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Leggo sul Sole 24 Ore che verranno chiusi, a breve, altri 1500 sportelli bancari. Così, il meltdown dei bancari persone sembra procedere inarrestabile.

Molti godranno, considerando le banche la causa di ogni male terreno, poco importa chi ci lavora dentro. Io non sono fra questi, ma penso che le banche abbiano due anime: un’anima robot e un’anima umana, fatta della gente che ci lavora.

Leggo ogni giorno come gli imprenditori non ottengano più credito, le famiglie mutui, gli artigiani prestiti: non è colpa dei bancari, è colpa della banca robot.

La banca robot ragiona sui numeri, e solo su quelli. Non fa distinzione fra una azienda in difficoltà (chi non lo è) ma che ha le risorse per farcela, basta un aiuto, e quella decotta che non ce la farà mai.

Il robot fa i conti e ordina al bancario responsabile, una volta si chiamava direttore, di negare l’aiuto della svolta. Perché i numeri non ci sono, mancasse anche lo 000,01.

Ecco, la banca robot è quella che toglie la capacità di giudizio e di equità a quelli che dovrebbero essere i suoi uomini più fidati e la affida al pallottoliere.

La banca robot non investe nel futuro, conosce solo il presente. E non guarda al suo o al tuo passato. Conta e basta.

Così i direttori, l’anima umana della banca, che fino a ieri erano quelli che consentivano, conoscendola e giudicandola, la prosecuzione dell’economia di una famiglia, di una azienda grande o piccola che sia, oggi possono trovarsi con le mani legate da un robot. E così via, fino allo sportellista, che domani sarà una macchina con cui il dialogo risulterà magari comodo e online, h 24, ma alla quale non potrai mai spiegare i tuoi bisogni, le tue urgenze, i tuoi piani per il futuro.

Io non sono contro il profitto, la banca non è un ente di beneficenza, deve avere i suoi profitti, ma se la disumanizziamo, se la robotizziamo, tutto si fermerà nell’economia.

Togliere persone e mettere robot non farà bene, perché questi robot non conoscono la Prima Legge della Robotica:
Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.

Togliere potere di giudizio agli uomini, ai direttori, ai funzionari è come trasformare l’ufficio delle risorse umane in un ufficio contabile, dove quello che conta è solo quanto costi. Non importa il tuo valore, conta solo quanto pesi sul bilancio, non importa quanta ricchezza hai prodotto o produrrai.

In questa politica non vedo futuro, ne per noi ne per le banche.

Per fortuna, questo processo non è irreversibile e conosco persone e istituti che credono ancora nei loro dirigenti e funzionari, e che cercano di limitare la robotica a un uso intelligente e utile (troppi sportelli non servono certo ) ma lasciano il boccino e il giudizio ai loro uomini di fiducia, nonostante le regole del credito si facciano sempre più strette.

Queste banche sopravviveranno e torneranno/diventeranno grandi, le altre diventeranno degli sportelli muti.

Spero che prevalga l’uomo sul robot

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