Ospito volentieri la collega e amica Francesca Succi (www.francescasucci.it) che ha qualcosa da dirci sugli uomini da evitare. Il mio parere lo trovate dopo ogni proflilo
Quando Alessandro mi invitato a scrivere un post con questo tema specifico ho subito capito cosa potevo scrivere. Perché alla soglia dei fatidici 30 ho capito che noi donne non dobbiamo scendere a compromessi: se un uomo ci sta bene così com’è lo possiamo far entrare nel nostro mondo con tutti i convenevoli del caso, altrimenti è da tagliare fuori. Senza pietà. Senza “se” e senza “ma”. Senza pensare di poterlo plasmare, perché non si plasma nessuno, e il tempo che investiremo per farlo sarà perso.
Io sono arrivata a questa conclusione e punto d’inizio perché mi voglio bene: prima io – prima di ogni altra cosa nell’universo – e poi il mondo (maschile).
Perché alla mia età, ma possibilmente anche prima, non possiamo e dobbiamo perdere tempo dietro ad atteggiamenti stupidi di uomini indecisi o incapaci di amare. Non è corteggiamento, questo, o il gioco magico delle parti: tutto ciò rientra in una sfera problematica e in una scia autolesionistica altamente pericolosa.
Allontanatevi assolutamente da questa tipologia di uomini, perché il rischio di perdere tempo e starci male è molto alto.
1. Dall’infantile: cadono le ovaie sotto il tacco dodici quando assume atteggiamenti quotidiani, e persino nella più intima complicità, da tredicenne in piena tempesta ormonale con qualche accenno di barba. Un uomo è un uomo, punto. Un bambino è altro. E “l’uomo-bambino”, se ancora non è cresciuto adeguatamente, deve essere riportato alla fabbrica: cioè dalla sua mamma per continuare una evoluzione caratteriale al fine di vivere serenamente accanto ad una donna; magari quella della vita.
Nota bene: in linea di massima l’età dell’adolescenza per un uomo finisce verso i 40 anni.
Il parere di Alessandro: cadono le ovaie, e per di più sotto il tacco 12, lo trovo formidabile ed evocativo quanto la temuta tafazzata sui gioielli. Attenzione: l’età dell’adolescenza finisce a 40 anni ma ha un enorme revival a 50. L’uomo cinquantenne ha una riesplosione ormonale, aggravata dalla paura di invecchiare. E spesso cerca “mamme” sui 25 anni.
2. Dall’amicone (di tutte le donne): forse è il caso peggiore. Chi è amico di tutte le donne ti farà soffrire, è un dato di fatto. Dovrai mandare giù il rospo del suo essere gentile e premuroso con le sue amiche, perché lui è così e si sente bene solo se indossa i panni del crocerossino; solo con l’universo femminile. Sembra che sia il suo scopo nella vita: gli abbracci, lo struscio, gli sguardi complici e le continue lusinghe. Con le amiche, naturalmente. Ah, quanta ipocrisia!
Pertanto dopo averlo analizzato ho pensato che il bisogno di circondarsi di donne, con la scusa dell’amicizia, serve solo a colmare una mancanza affettiva pregressa e sessuale attuale. Cioè una incapacità assoluta di distinguere le emozioni e classificarle con il giusto nome: amore nel cassettino del cuore e l’amicizia nel cassettino mentale dell’amicizia. Anche qui: si vanta tanto delle prestazioni sessuali ma poi, l’amicone, tende a rimanere single fino ai 50 ed essere inconcludente a letto. E a lui piace così!
Il parere di Alessandro: gli inconcludenti a letto sono i peggiori, perché spesso accusano la propria partner di esserne la causa. Ma se la donna non è un sacco di patate a letto la colpa è spesso nostra. Esiste però anche un amicone tutt’altro che inattivo sessualmente. Tromba scopo amicizia. Ecco perché ha più amiche possibili.
3. Dal Cupido selvaggio: consapevolmente o inconsapevolmente spara le frecce rubate a Cupido per hobby, mirando senza senso logico ma, così nel mucchio. Se ci cadi, concedetemelo, sei fottuta. Perché lo fa solo per il suo tornaconto, per sentirsi uomo e cacciatore, senza considerare il valore strutturale del nostro cuore. Perché il cuore quando soffre per amore si logora fisicamente. Lo sapevate, uomini?
L’intento del Cupido selvaggio non è innamorarsi, ma solo sentirsi capace di conquistare più donne possibili. Anche brutte!
Come l’amicone, il Cupido selvaggio, rimarrà single a vita e a letto è un pessimo amante.
Il parere di Alessandro: questo assomiglia molto al mio sportivo (leggi qui). Tu però hai scritto una cosa importante: il vostro cuore si logora fisicamente. E’ verissimo, ma una delle caratteristiche di questi maschi da evitare è proprio l’egoismo, e quindi la noncuranza del danno che vi fanno. Piangete? E’ normale, siete donne, le donne piangono. Non importa quanto la ferita sia profonda. Aggiungo che alcuni di questi maschi sono anche dei vigliacchi, quindi vi logorano fino al punto che sarete voi a decidere e lasciarli, in modo che loro non abbiano “colpe”. Dei veri cavalieri.
4. Dall’invidioso: della vostra vita, indipendenza, intelligenza ed essenza femminile. Purtroppo esiste anche questo nell’era in cui la donna è riuscita ad emanciparsi, a raggiungere livelli più elevati rispetto ad alcuni uomini. L’invidioso tenderà ad entrare in competizione con le vostre ambizioni cercando di tagliarvi le gambe, oppure, con l’uso di un sentimento ancor più vile – il senso di colpa – a declassarvi. Guai se vi lasciate influenzare da un uomo così! Non ne vale la pena. Siamo donne, santo cielo, valiamo più di un uomo che non riesce ad ammettere che la nostra bellezza è data anche da quel mix di abilità nel lavoro, nella famiglia e nelle passioni. Perché il suo problema è che non potrà mai arrivare a noi e a lui rode. Eccome se gli rode!
Il parere di Alessandro: purtroppo Francesca questo uomo è molto diffuso. Ho visto anche dei partner affettuosi e dei buoni mariti far fatica a gioire dei successi delle rispettive. Certi stereotipi sono duri a morire. Diventa inaccettabile quando la non capacità di esultare per voi diventa invidia. Ho visto mettersi i bastoni fra le ruote sul lavoro in diverse coppie. Ho visto anche donne furiose per i successi del marito. Trovo tutto ciò non tanto ingiusto quanto demenziale: se sei una famiglia successo e denaro sono plus per tutti, non per uno solo. Altra forma di egoismo dal quale scappare comunque, concordo.
5. Dall’inappetente sessuale: non c’è cosa peggiore di non sentirsi desiderate da un uomo, soprattutto se alla base esiste un rapporto d’amore più o meno consolidato. L’inappetente sessuale può esserlo per problemi psicologici oppure perché vi fa le corna. Quindi, se state con un uomo ma non tende a baciarvi fondendo le lingue, che per me è la più alta manifestazione dell’atto sessuale, o cercarvi per consumare con passione, affrontate il problema. Una volta fatto se non ci sono rimedi tagliate di brutto. La relazione, s’intende.
Il parere di Alessandro: lo sai perché mi segui, penso che il sesso sia un pilastro della relazione e rappresenti una polizza assicurativa che copre l’80% degli infortuni coniugali. I casi sono due: o lui non è mai stato un tipo caldo, e quindi la routine di coppia lo ha spento ancora di più (datevi da fare) oppure, come scrivi giustamente tu (e nella maggioranza dei casi), ha un’altra: fategli subito il mio test (leggi qui).
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