Rebecca a Venezia
Rebecca a Venezia

I genitori sono fondamentali anche nella crescita sentimentale dei propri figli.
Pensate che, dopo due figli maschi, a 50 anni mi sono ritrovato con una figlia femmina, che ora ne ha sei. Io la amo e la riempio di complimenti. Ammiro la sua bellezza e intelligenza.

Ho scoperto ben presto che tutte le leggende che si narrano nei rapporti padre e figlia sono vere, vere al di là delle previsioni più assurde: dai favoritismi alle spese per i vestiti.

Il primo anno Rebecca non mi chiamava papà, mi chiamava amore. Quando ha iniziato a parlarmi di fidanzatini dell’asilo io sembravo il Moro di Venezia dalla gelosia, tanto che sono stato redarguito pesantemente da moglie e amiche che mi hanno intimato di reprimere la mia gelosia perché non era educativa, e quindi adesso faccio finta di essere contento che mia figlia parli di maschi (non garantisco quando ne parlerà seriamente).

Una volta ho chiesto a una mia amica: esagero con i complimenti e le attenzioni con Rebecca? Mi ha risposto: un po’, come tutti i papà, ma fai bene a farla sentire una regina, perché quando cercherà il suo uomo lo cercherà come te, cioè un re che la tratti da regina.

Amiche, scegliete solo uomini che vi trattino da regine!

Ps: una volta le ho detto… Sì però Rebecca se mi porti un fidanzato che almeno sia ricco! E lei mi ha risposto: ma cosa me ne faccio se poi mi tratta male?

Conosco la metà di voi solo a metà e nutro per meno della metà di voi metà dell’affetto che meritate.

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6Commenti

  • alessandro pellizzari, 3 Gennaio 2016 @ 09:12

    Grazie per la tua bella testimonianza. Per quanto riguarda gli uomini su Facebook appartengono a diverse categorie. Ne farò un post

  • Patrizia Garelli, 3 Gennaio 2016 @ 09:09

    Sì, Alessandro, a me è accaduto! Non nel senso che mio padre mi ricoprisse di regali, no… Non ne aveva la possibilità. Era allegro, giocoso, altruista e affettuoso. Ciò che io ho apprezzato di più del nostro rapporto, soprattutto col passare degli anni, è stata la grande fiducia che ha nutrito in me anche quando io stessa ne avevo poca. Mi ha dato tanta forza… E mi è servita nel corso di una vita costellata da eventi duri. Non so dirti se negli uomini che ho incontrato io abbia cercato o no Amedeo, mio padre. So che ho cercato quella giocosità, ma anche quell’autorevolezza che mi facevano sentire che un rapporto era completo, veramente appagante. Credo di aver fatto centro una sola volta. Per i resto tutti uomini a metà, corpo o anima. Ma può darsi che io sia sfortunata… Non c’entra nulla, ma approfitto per sottoporti un argomento che a mio parere è sempre più attuale. Gli uomini di una certa età surrogano la mancata ‘potenza fisica’ con i social, facebook e quant’altro che permette loro, senza farsi vedere, contatti virtuali. Ne diventano schiavi al limite dell’ossessione. Ma perché non cercare altre vie per sentirsi vivi? Perché non scegliere la via dell’autorevolezza e avere relazioni concrete, fondate sull’affetto, la tenerezza e il rispetto? Credo che le donne, come, di una certa età non cerchino altro che questo. Grazie per l’attenzione… Buon proseguimento dell’anno appena iniziato e, ad maiora! Patrizia Garelli

  • Giusi, 16 Dicembre 2015 @ 13:32

    dobbiamo passargli anche su con i tacchi?

  • salseresedute, 16 Dicembre 2015 @ 10:43

    Possibile in effetti.. è che sono assolutamente impreparata sull’argomento 🙂

  • alessandro pellizzari, 15 Dicembre 2015 @ 18:23

    No un uomo che ti adora non è succube

  • salseresedute, 15 Dicembre 2015 @ 18:12

    E se cercassimo uomini che ci trattino da donne? La regina e l’adorante non sono sullo stesso piano; due persone che si amano si. Anche se ad amarsi sono un padre ed una figlia.

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