Questa è la storia dell’uomo che diventa il tuo amante ma poi scappa e poi torna: l’uomo ombra.
Non sempre le coppie di amanti seguono l’evoluzione canonica che chi non ha provato il cosiddetto “tradimento” o scappatella si raffigura.
Nella maggior parte dei casi chi diventa amante di una persona già impegnata, maschio o femmina che sia, lo fa perché è libera di mente o vuole divertirsi senza impegnarsi: cosa voglio? Un uomo o una donna con cui stare bene, divertirsi senza i pesi e gli obblighi di un contratto che pretende dalla fedeltà assoluta all’infinità del rapporto.
Finito il gioco ognuno a casa sua. Un gioco fra adulti consenzienti, che ha dei vantaggi (libertà, passione, colma certi vuoti matrimoniali) e dei limiti (di tempo e di disponibilità di solito, tipo le vacanze insieme).
Queste le premesse classiche. Poi gli sbocchi possibili sono diversi; eccoli in ordine di diffusione:
1. Per uno o tutti e due gli amanti scatta l’innamoramento ma, di solito per colpa dell’uomo che non se la sente di lasciare moglie figli vita precedente, anche dopo anni, gli amanti si lasciano. È la fine più diffusa e classica.
2. Gli amanti trovano un equilibrio, rimangono amanti o diventano trombamici e vanno avanti così per anni.
3. Gli amanti si trasformano in amici, e di solito sono gli amici migliori
4. Gli amanti diventano una nuova coppia ufficiale.
Esiste poi una quinta situazione, molto più diffusa di quello che si pensi, che è quella, tipicamente maschile dell’amante non amante. È l’uomo ombra.
Si tratta di un personaggio già impegnato, sposato o convivente da anni, che però ha incontrato una donna che è diventata la sua amante.
Tutto va bene all’inizio: si divertono, si confidano, sono complici, giocano. Nessuno fa promesse d’amore, nessuno le pretende, a questa coppia basta vedersi ogni tanto e sentirsi abbastanza spesso. Trovano il modo di fare anche weekend e vacanze insieme qualche volta. Insomma, la classica prima fase degli amanti felici.
Poi però l’uomo, questo tipo di uomo, si accorge che la storia parallela sta diventando parte integrante della sua vita, si spaventa e tenta di fuggire. Si fa prendere dai sensi di colpa e inizia a prendere le distanze dal l’amica, come un fulmine a ciel sereno.
A casa non è successo nulla, c’è la solita routine, la moglie non si è accorta di nulla, è proprio lui che si sta spaventando dell’importanza che sta guadagnando l’altra.
È così inizia a rimandare appuntamenti con delle scuse, diventa più freddo, evita gli incontri che si diradano.
La donna amante, che non è stupida (conosco pochissime donne stupide) a un certo punto mangia la foglia e si preoccupa: ci ha beccato tua moglie? No. Hai problemi di lavoro o di salute di cui non mi hai parlato? No. E allora perché non ci vediamo come prima?
È qui iniziano discorsi confusi senza capo né coda che vertono soprattutto sul fatto che questa storia non si può chiamare amore, che lui non è mai stato innamorato, che questo rapporto ha dei limiti intrinseci, che a lui va bene stare con la moglie.
L’amante risponde: nessuno ti ha mai chiesto niente, non parli della tua famiglia se non lo vuoi fare tu, noi ci vediamo per stare insieme e divertirci, non possiamo goderci quello che abbiamo quando è possibile e vogliamo?
Ma sì, però, i problemi, mia moglie, i figli, e poi io non sono innamorato, si è vero ci sono stati dei momenti nei quali ho parlato di amore però io non ci credo nell’amore, io sono diverso…
E lei: mi stai dicendo che chiudiamo qui? E lui. Sì, no, non so, sono confuso, prendiamoci del tempo.
A questo punto per la donna la delusione è forte. Intanto perché comunque e per quanto questo rapporto sia libero e fondato sul vivi e lascia vivere un legame si è creato, e non poche persone covano la speranza nascosta nell’anima che possa evolversi. Il legame che c’è, prodottosi naturalmente fra due persone che stanno bene insieme, è probabilmente anche ciò che ha spaventato lui.
La donna però sa reagire, e di solito reagisce con rabbia: ma questo è un cretino. Ma questo cosa vuole? Questo non vuole viversi una cosa bella per motivi che non esistono. Che non esistevano fino a ieri. Nulla è cambiato: la moglie non l’ha sgamato… A meno che non abbia paura di innamorarsi. Sai che ti dico? Se vorrai ti farai vivo e allora se vorrò ci starò.
Se l’uomo in questione non fosse davvero non dico innamorato ma neanche legato all’amante, qui finirebbe la storia.
Lui non si farebbe vivo più, neanche per iscritto, e vi sostituirebbe con un’altra. Di solito ciò succede per motivi di sesso: la scopata con l’amante è diventata un deja vu, ci vuole carne fresca, perdonate la franchezza.
E se invece si fa vivo? E se invece iniziano ad arrivare i Ti penso o i Mi manchi? Voi,dopo un’iniziale riluttanza, risponderete, perché per voi un legame c’è, e la speranza è l’ultima a morire.
È così piano piano si tornerà ai messaggini e persino alle telefonate quotidiane, fino a rivedervi. Sesso ok, complicità ok e voi cogliete l’occasione per rispiegargli che non volete sposarlo o interferire con l’altra vita, volete solo avere e dare quello che come coppia di amici amanti potete darvi.
Ma dietro quest’uomo ormai c’è l’ombra della paura. Noi non siamo amanti. È vero facciamo sesso ma non lo facciamo poi così spesso. È come se lui dovesse giustificare il tutto a se stesso per superare i suoi sensi di colpa, è come se lui si immaginasse di dover spiegare alla moglie, per la prima volta, che c’è stato un incidente di percorso.
Voi siete quell’incidente di percorso, colpevole certo, ma che non si ripeterà mai più.
E così, uscito dal vostro letto faticosamente riconquistato, riprenderà a essere un uomo ombra. I messaggi si diraderanno, gli appuntamenti salteranno e avanti così fino al prossimo pentimento e voglia di rivedervi.
Non dovete dannarvi per questo: avete avuto la sfiga di aver scelto uno dei tanti uomini ombra che affollano il mercato dei non liberi ma in caccia.
Uomini ai quali quello che hanno non basta mai, né con la moglie né con voi. Sono immaturi cronici, molto egoisti, spesso egoisti fino alla crudeltà quando negano anche i minimi sentimenti provati per voi. Però vi vorrebbero tenere. A patto che siate delle schiave sentimentali, zitte e disposte a sopportare non tanto il matrimonio del soggetto, di cui ve ne frega fino a un certo punto, ma i suoi perenni nuovi sbalzi d’umore.
Insomma, l’uomo ombra, dopo un po’, si trasforma appunto nell’ombra dell’amante simpatico e prestante che avete conosciuto e di cui vi siete forse innamorate, sicuramente legate.
Il mio consiglio? Gli telefonate e gli dite: ok per me è finita qui. Non farti più vivo. Non fatevi tirare dentro in un dibattito inutile. Liquidatelo al telefono, siete troppo deboli per vederlo.
E poi Cancellatelo. Imponetevi, almeno per due mesi (uno è troppo poco) a diventare ombra voi. Via dagli amici di Facebook, mai rispondere ai messaggi neanche con un vaffa, blocco del numero, silenzio totale.
I casi sono tre: lui sparisce e avevo ragione io, voleva la geisha, è un egoista immaturo e crudele.
Lui torna alla grande e lascerà la moglie ma con argomenti e atteggiamenti inequivocabili e senza tentennamenti: starà a voi decidere (vi troverà, non lasciate canali aperti, non deve telefonare o scrivere, deve presentarsi in ginocchio, tipo ufficiale e gentiluomo chiaro?).
Infine, e non ve lo auguro, voi non resistete, accettate i suoi ritmi e gli rispondete, lo vedete, fate quello che vuole lui. Ma è dura raccogliere il cotone lungo il Mississippi.
Sincerely yours
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