L’infedeltà trascende ogni controllo, come dice Valmont? E ha ragione il mitico Tognazzi che, nella Stanza del Vescovo, scoperto dal suo migliore amico a letto con la di lui fidanzata, scuotendo la testa esclama un impagabile “come siamo deboli…”?
Sono tentato di rispondere sì, siamo tutti infedeli. Di fatto, di pensiero e forse di diritto, in certi casi.
Se dovessi lasciare libera la mia doppia natura pescina non avrei dubbi: l’uomo non è fatto per una sola donna. Però non possiamo ragionare solo per segni o per deja vu darwiniani della serie la natura è fatta per la moltiplicazione della specie, occorre ragionare.
Se l’infedeltà è uno stato della mente, una predisposizione intellettiva, tutti gli uomini sono infedeli. Nessuno di noi non ha mai desiderato, per quanto impegnati, una donna, fosse d’altri o no. Nessuno.
La prova? Facebook. Nato da una mente geniale all’inizio solo per cuccare le ragazze dei college limitrofi, rimane un modo nuovo e principale per cuccare, tastare il terreno, conoscere nuove prede. E lo fanno in molti, chi più esplicitamente, chi più velatamente. Anche irreprensibili intellettuali maritati ammiccano alla bellona di turno: se in chat questa aprisse la sua disponibilità, anche il più timido e sposato di noi esonderebbe. Diciamoci la verità. Basta parlare con le amiche di fb per avere un’idea di quante vengono tacchinate così. E quanti incontri reali nascono dal virtuale.
L’infedele teorico però, se il destino non gli riserva una chance travolgente, rimane teorico. Anzi, direi normale. Per un uomo è normale, tanto che nessuno crede all’altrui fedeltà anche se dichiarata ufficialmente.
Infatti non c’è, perché siamo tutti potenzialmente infedeli. Il nostro emisfero maschile destro lo è, basta guardare per un attimo una bella donna per capirlo. Ce lo dicono gli ormoni che siamo infedeli costituzionali. Organici.
Però, fra il dire e il fare, c’è di mezzo, più che Facebook, il mare. Perché un uomo, per passare dall’infedeltà teorica a quella fisica ha bisogno di un lasciapassare, che non è dato tanto dall’offerta del mercato, digitale e non, ma dalla sua felicità.
Non parlatemi di principi. Non credo alla fedeltà giurata alla firma del contratto o decisa come principio di vita. Credo a un’infedeltà sotto controllo, imbrigliata dalla felicità e dall’appagamento sessuale.
Chi riesce a rinunciare a un’altra donna, anche se ogni lasciata è persa, anche se una trombata spensierata non fa male a nessuno (a patto che non ti becchino) è perché è felice con la sua donna e il sesso va bene, è ottimo e abbondante con la sua donna.
Nel momento in cui nella coppia il sesso, e quindi l’appagamento e la felicità fisica crollano, l’infedeltà da teorica si farà realtà.
Certo, ci sono anche gli infedeli irrecuperabili, ma io parlo degli infedeli normali, potenziali, cioè della grande maggioranza degli uomini.
Per una volta voglio difenderli questi uomini: se si guardano in giro e prima non lo facevano è spesso colpa della compagna. Che si è trasformata da amante in moglie routinaria, o da compagna di giochi e spensieratezze in madre. È un concorso di colpa? Certo, ma sul sesso è spesso la donna che lascia spazio ad altre.
Già le altre. L’uomo infedele non irretisce altre donne, a meno che non menta. Sì lo so, c’è il classico sposato che dice di essere in crisi e giustifica così con voi la scappatella. Ma molti sono davvero in crisi, perché in casa il sesso dorme.
E poi bisogna essere in due per essere infedeli. Per passare dalla teoria alla pratica, ci deve essere dall’altra parte della chat una donna che ci sta.
Già le donne… Quanto sono infedeli? Quanto sono uomini, cioè infedelmente costituite e pronte a passare dalle parole ai fatti? Se dovessi giudicare dal tipo di foto postate come profilo su Facebook direi che molte sono in caccia, senza contare quelle che scrivono “coppia aperta” sullo status, niente di male, ma come maschio la cosa mi intriga di più e significa semaforo verde. O no?
Quindi ogni dottor Jeckyll uomo, sballottato fra ragione e passione, fra coscienza e voglia carnale, spesso trova il suo Hide in gonnella e, se è quella giusta, non ci sarà neanche bisogno della pozione per trasformarsi.
Ma quella pozione siete voi. Senza non si fa nulla. Noi siamo solo molto deboli. E il sesso trascende ogni nostro controllo.
Solo una cosa spegne la brace che cova sotto la cenere: la felicità di coppia.
E L’occasione fa l’uomo ladro, ma solo se non ci sono i soldi in banca. Eccezioni a parte, certo
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