Ti presento un’amica
Quante volte vi siete sentiti chiedere (o avete chiesto) mi presenti un’amica/o? 
Ecco, allora sapete che nel momento in cui avete esclamato qualsiasi cosa che non fosse “non ne ho di libere/i” vi siete messe in un ginepraio dal quale è difficile uscire senza scontentare nessuno o fare brutte figure.
Ma facciamo conto, povere amiche volenterose (questa volta mi rivolgo alle femminucce), che vi siate prese questa incombenza pesantissima. Una volta individuata la persona possibile, vi sarà chiesto di descriverla, a meno che non facciate come fanno tanti, che se la cavano dicendo: si chiama così, vai a vedertela su Facebook.
Ma non tutti sono su Facebook. O mettono foto chiare e al di sopra di ogni dubbio. O danno informazioni strategiche per un uomo in cerca di partner. Quindi i quesiti rimangono e voi, care procacciatrici di fidanzate alle prime armi dovrete rispondere a domande (anche insistenti: dipende dalla fame dell’amico) con risposte che verranno interpretate in modo anche profondamente diverso da quello che è il vostro intento. 
Ciò succede in maniera imprevedibile soprattutto se il vostro interlocutore è un uomo. Nell’uomo infatti la cosa è più semplice (ma anche più spiazzante) perché vive di stereotipi che sono ancora duri a morire. 
Allora, Divertiamoci un po’ e quindi iniziamo con lei che deve trovare un’amica per lui.
Lui domanda: è carina?

Lei risponde: un bel tipo.

Risultato: lui penserà che è un cesso, al massimo con dei pezzi di corpo interessanti (ricordate che l’uomo ha una visione del corpo della donna tipo macelleria, tette, culo, gambe, viso). O al massimo passabile. Lui voleva sentire “molto bella”. 
Di solito piace: ok, pensa lui, meglio che un tipo o “ha dei bellissimi occhi”, ma sai quanti morti di figa si scopano cessi inenarrabili pur di sfogarsi. Allarme giallo 
Se gli dite “è molto intelligente” lui avrà tre sicurezze: è brutta, se è bella è rompicoglioni e comunque farà domande, troppe domande. 
Lui domanda: è scopabile?

Lei: è molto simpatica.

Lui capisce: è un cesso che non riesce a piazzare di quelle che ridono in continuazione, brutta ma ciarliera.
Lui domanda: ha avuto molti uomini?

Lei: ha fatto le sue esperienze

Lui capisce: si vabbé ne avrà avuto due o tre ed è affamata. Di sicuro fame non vuol dire che sia una porca, magari è un sacco di patate. Oppure è una nave scuola… Vi richiederà se è veramente figa, cioè vorrà più garanzie fisiche del carina e basta. 
Lui domanda: ma è libera?

Qui dalla risposta dipende la reazione.

È appena stata lasciata: lui capisce… oddio un pacco lagnoso in cerca di qualcuno che di faccia due coglioni così a raccogliere le sue lacrime e a parlargli male dell’ex. 

Ha appena lasciato il suo ex dopo tanto tempo: oddio, pensa lui, o è in caccia di cXXI o è in quella terribile fase femminile di stand by della libido post storia lunga che impedirà ogni scopata decente in tempi brevi. 

È sposata/ accoppiata ma vuole divertirsi: fuochi d’artificio ma ritorna alla casella “è carina”? 
Lui domanda: ha figli? Se la risposta è si partirà una smorfia. Avere figli significa avere poco tempo per il partner o addirittura propinarteli. Meglio di no. 
Lui domanda: che lavoro fa?

Qui i giudizi sono in base a stereotipi classici del maschio medio. Eccone alcuni. Non me ne vogliano le amiche che fanno questi mestieri ma il campione di uomini da me interpellato, dategli l’attendibilità che volete, ha risposto così.  

Infermiera: maiala da sogno 

Parrucchiera: porca da sogno 

Estetista: vedi sopra se poi è anche massaggiatrice…

Avvocato: guai in vista 

Maestra: o fa i giochini sado o rompe 

Casalinga: noiosa o vogliosa

Manager: mistress o insopportabile comandante 

Artista: si fanno i numeri o ti uccide di parole 

Impiegata: vogliosa o noiosa 

Cuoca: Se adora mangiare oltre che cucinare esperta nel sesso 

Pubblicitaria, marketing: o sveglia o gatta morta 

Mamma a tempo pieno: sacco di patate o bomba del sesso repressa 

Cameriera o simile: ottima categoria ma dagli orari impossibili e spesso le fanno male i piedi 

Poliziotta: sveglia ma vedi avvocato 

Intellettuale giornalista ECC: potenzialmente interessante a letto, faticosa da espugnare, a rischio mal di testa 

Imprenditrice: interessante ma potrebbe intimidire, se lui ha la sindrome della donna che non deve guadagnare più dell’uomo. 

Ecco, scherzandoci un po’ queste sono le idee che passano per la testa di un uomo (o meglio, del “campione” che ho interpellato) quando gli proponete un’amica. 
Tenetene conto, per non esporre la vostra beniamina a una serata pesante e noiosa o deludente, per poi sentirvi dire anche “ma chi mi hai portato”! 
Noi uomini non siamo molto riconoscenti dei vostri sforzi di amiche e voi dovete stare attente, quando “vendete” le vostre amiche, a non incorrere nel diffuso errore di dare un punteggio troppo alto alla candidata. Siate parche, circospette e dirette, se proprio volete far combinare l’incontro, senza farvi prendere dalla smania di riuscire a piazzare l’amica “disperata ma trova solo uomini che fanno schifo” a tutti i costi! 
La risposta migliore? Vattela a vedere su Facebook. 

Ps: attente anche all’amico che vi chiede di presentarvi un’amica: il pacco potrebbe essere lui. Non presentate scopatori incalliti a sognatrici in cerca del principe azzurro perché, voi più evolute, pensate: magari se si fa finalmente una bella scopata si diverte e si sveglia. No, siete troppo evolute, lasciate cenerentola a sognare, niente lupo cattivo: quello è per capuccetto rosso. 

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