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Il suo asso di cuori: ti devo parlare

La maggioranza delle storie fra amanti finiscono fra il secondo e il terzo anno di frequentazione.

La motivazione più frequente è che lui non lascia la moglie: non importa se e quante volte lo ha promesso, non la lascia. Ne parla male, ci vive male, nella migliore delle ipotesi sono come fratello e sorella o due inquilini sotto lo stesso tetto da decenni, non hanno rapporti sessuali da tempo immemorabile (così dice lui) ma non la lascia. Perché non vi ama abbastanza punto, tutto il resto sono scuse, compresi i figli che c’erano già dall’inizio o sue debolezze. Il risultato finale non cambia.

E in genere finiscono dopo tre o più Codici del silenzio (o no contact periodici, o pause di riflessione, chiamateli come volete) fatti periodicamente perché voi non ne potete più di rimandi, balle, scuse e dammi tempo.

Così li lasciate, o meglio loro fanno in modo che li lasciate.

Bene, l’inutile tortura è finita. Siete ancora innamorate certo, ma siete anche deluse, arrabbiate e consce che il vostro uomo perfetto dei primi tempi si sia ormai trasformato (ne ha dato prova ormai tante volte e voi gli avete dato tutte le chance possibili e oltre) in Mister Hyde, Uomo senza palle, bugiardo cronico o uno dei tanti profili che descrivo in queste pagine. Siete sofferenti ma per voi è davvero finita.

Per lui invece no. La stragrande maggioranza di questi uomini, prima o poi, tenta di riallacciare.

Una lettrice della folta community che qui commenta ogni giorno racconta bene la manovra di riavvicinamento, che è sempre annunciata con un TI DEVO PARLARE

Il terreno di solito viene preparato da tentativi di messaggi, che vanno dal come stai al mi manchi, dal ti amo a non può finire tutto così.

Se si infrangono contro il vostro silenzio o blocco, si passa alle mail sdolcinate, ai tentativi di chiamata anche da numeri sconosciuti.

Questa fase di pastura, che serve a lui per saggiare il terreno dopo che avete ufficialmente chiuso, inizia di solito intorno o dopo i primi 20 giorni di silenzio e si può protrarre anche per diversi mesi. Ha momenti di pausa anche lunghi (i weekend e le vacanze con la moglie) ma poi riprende.

Se lui vede che non funziona il love bombing più o meno banale e marcato, che gli serve per provocare una reazione e risposta e capire così se siete ancora prese da lui o siete troppo incazzate, deluse o peggio, avete finalmente iniziato a farvi i caxxi vostri passa al secondo livello.

Quindi Se tutto ciò non funziona e il tempo passa inesorabile, soprattutto finite le vacanze con la moglie o se lui ha del tempo libero in cui è solo e ha voglia di scopate userà l’ultima carta, gelosamente conservata per l’emergenza, il suo asso di cuori: TI DEVO PARLARE

Lui sa che, nonostante vi abbia deluse profondamente, siete ancora sufficientemente innamorate di lui e soprattutto di quello che lui vi ha fatto provare nei momenti più belli, e che covate ancora una minima speranza che lui sia davvero innamorato di voi e che possa succedere ancora il miracolo della sua separazione.

Lui lo sa e infatti usa il misterioso e inquietante e promettente TI DEVO PARLARE.

Badate bene: TI DEVO PARLARE e non LA NOTIZIA VERA. E qui di solito fra voi e lui inizia un dialogo che spesso ha del demenziale.

Di solito funziona così

Lei: mi devi parlare ma cosa mi devi dire

Lui: voglio dirtelo a voce e guardandoci negli occhi

Lei: ma ci sono novità?

Lui: ci sono delle cose importanti che ti devo dire

Lei: ma le hai finalmente parlato, la lasci, vi separate?

Lui: vediamoci a casa tua (e se voi resistete perché il terreno è pericoloso in un luogo pubblico).

Se voi vedete e accettate l’incontro non ci sarà nessuna notizia sulla separazione se non fumosa tipo fra poco le parlo.

Il copione prevede due scene: la prima con i ti amo tanto, sto malissimo, mi manchi da morire e l’altra vorrei tornassimo ad essere almeno amici.

Parole tante fatti zero o solo ulteriori promesse.

L’incontro a lui serve per:

  1. Capire se è quanto siete ancora cotte
  2. Se c’è qualcuno che ronza intorno, ma non è amore è possesso e controllo del territorio
  3. Farvi venire nostalgia voglia di baciarlo abbracciarlo riprendere
  4. Se va male butta lì la fandonia dell’amicizia, per riprendere le trasmissioni in modo da farvi capitolare presto
  5. Magari ci scappa una scopata nostalgica

Capite bene che accettare l’incontro a voi invece servirà solo:

  1. Tornare indietro con la nostalgia è ravvivare una inutile speranza
  2. Eliminare in buona parte la disintossicazione che avevate guadagnato in codice del silenzio, azzerandola se ci tornare a letto
  3. Farvi venire ulteriori dubbi e domande su di lui
  4. Dare un colpo basso alla vostra autostima: ecco ci sono ricaduta e di nuovo tante parole e zero fatti
  5. Ricominciare daccapo il difficile e faticoso cammino di allontanamento da lui
  6. Rischiare di stare peggio, molto peggio: occhio alla depressione e a un nuovo ritiro sociale, magari buttando via il prezioso momento delle prime vacanze per voi

Insomma TI DEVO PARLARE significa non ho niente da dire ma ti voglio intortare di nuovo.

TI VOGLIO PARLARE non esiste: tu torni separato libero e fuori di casa, poi si parla e si vede se è tutto vero e solido, occhio agli uomini boomerang che poi tornano a casa pentiti.

Non ci riesci da sola? Ci hai già provato e lui ti ripiglia sempre? Ora basta: hai bisogno di un aiuto concreto. Contattami.



                
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8Commenti

  • sunflower, 30 Giugno 2022 @ 17:02

    grazie Ale, probabilmente hai ragione, ne abbiamo anche parlato non potremo mai diventare amici, forse quella parte di me che ancora fa fatica ogni tanto si fa sentire, è vero amici mai….e penso proprio che mi ritroverei trombamica oltre che psicologa, problem solving ecc. ecc. come lo è stato negli anni.
    Cossora, apprezzo la tua schiettezza, purtroppo non sono per nulla cazzuta…. e il termine tra l’altro non mi piace, preferisco semplicemente donna e non bambina piagnucolosa, la decisione l’ho presa dopo aver ingoiato una serie di rospi e non torno indietro sicuramente.
    Sono portata per il quieto vivere e odio le scenate, quindi non lo mando a….. ma qualunque cosa possa dire o fare la mia decisione non cambia.

  • cossora, 30 Giugno 2022 @ 16:02

    @sunflower sai che io non racconto balle: ti vedo estremamente compiaciuta.
    Non sarete mai amici, lo sai benissimo.
    Ma continuiamo pure a far finta che tu sia cazzuta, alle lettrici piace tanto questa fase..

    Sai quando sarai oltre? Quando sarai indifferente al giudizio che senti qui dentro.
    Fai quello che ti pare che non sei una vittima.
    Tu scegli di stargli dietro o di ascoltarlo o di mollarlo. TU SOLA.

  • alessandro pellizzari, 30 Giugno 2022 @ 14:41

    Brava, sul diventare amici un giorno la vostra storia dice no per le sue caratteristiche. Lui vuole come quasi tutti una trombamica. Ti diventerà indifferente

  • sunflower, 30 Giugno 2022 @ 11:03

    Dopo ormai 6 mesi che l’ho lasciato e l’assedio continua in varie declinazioni, dal disperato all’incazzato, dallo speranzoso al paranoico, dallo sdolcinato al depresso… insomma ho visto tutte le parti del copione, il ti devo parlare è all’ordine del giorno, mentre leggevo il tuo interessante articolo Alessandro mi arriva il “dobbiamo vederci, anche 1 minuto da soli, ti devo parlare è importante” come tutte le precedenti declinerò l’invito.
    Adesso che l’ho lasciato sembra aver capito quanto mi ama e che non può vivere senza di me e che basterebbe un mio cenno e sarebbe fuori di casa….ma intanto in casa ci sta eccome!!!
    Io ogni tanto sono vittima dei bei ricordi, anche perchè lui mi seppellisce di foto insieme di ricordi legati a esperienze che abbiamo fatto insieme e non è semplice restare indifferente, quello che mi da la forza di non ricaderci è sapere che lui è fatto così, che non cambierà e che l’ho pesato in tutte le sue balle che mi ha raccontato e non mi fiderei più di lui è sta diventando sempre più un ricordo.
    Non escludo a fronte anche dell’amore che c’è stato (almeno da parte mia) che un giorno potremo anche uscire ed essere semplicemente amici ma sicuramente non ora.

  • alessandro pellizzari, 20 Giugno 2022 @ 21:06

    Grazie a te per il tuo contributo prezioso

  • UnaStellasullaLuna, 20 Giugno 2022 @ 20:15

    Io credo fermamente nel momento fisiologico in cui scatta qualcosa. Nel mio caso è successo dopo anni (troppi) di amore platonico e poi reale mai completamente corrisposto. E quando quel momento arriva va colto al volo, non va respinto, perché è una vera e propria occasione. Grazie al counseling (un grazie non sarà mai abbastanza) si fanno i passaggi successivi, si trova consapevolezza, si torna a VIVERE. E possono arrivare i “ti devo parlare”, anche più di una volta. Ma ci si rende conto di essere in grado di affrontarli tutti con una lucidità impensabile prima, si realizza di non provare più nulla. Accade davvero, non è impossibile. Grazie @Ale e un abbraccio a tutte

  • alessandro pellizzari, 20 Giugno 2022 @ 14:17

    Un abbraccio sono contento

  • Titti, 20 Giugno 2022 @ 13:27

    Carissimo Ale, innanzitutto vorrei ringraziarti: grazie ai tuoi consigli sono finalmente riuscita ad uscire e lasciare alle spalle una relazione extra, durata due anni, che non solo non mi portava niente di buono, ma mi faceva anche stare male. Grazie davvero!
    Detto questo, ho lasciato definitivamente il mio extra (un uomo inglese di 24 anni più vecchio di me) un anno e mezzo fa; dopo aver applicato il codice del silenzio quanto più potevo (facciamo parte di un gruppo di amicizie), sono riuscita a rivederlo in compagnia di altre persone senza provare più nulla per lui (se non un leggero fastidio). Lui non ha mai cercato di recuperare il rapporto con messaggi, ma ogni volta che l’ho visto cercava un innocente contatto fisico e aveva una faccia bastonata perché non riceveva più attenzioni da me. Sono in attesa di un suo “ti devo parlare”, ma so già come replicare e non sarà una bella riposta per lui. 😀
    Un saluto da una Veneta che ti segue dall’estero. 🙂

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