San Valentino, festa degli innamorati. Che sono gli unici che la festeggiano volentieri, a parte gli irriducibili che da immemore tempo la snobbano come “rito commerciale” (irriducibili se sono in due, perché se lei ci crede lui, se la ama, fa buon viso a cattivo gioco).
In questo momento esiste però un day after, una specie di San valentino postumo, un deep web dell’amore che, nascosto al web ufficiale coniugale, scorre sotterraneo per festeggiare, sempre in ritardo, le ricorrenze ufficiali dell’amore.
È il day after, il momento delle coppie clandestine (brrr che sentore di peccato!)
Ma è proprio in queste ricorrenze universalmente ed espressamente dedicate all’Amore che vengono a galla tutti i difetti della freccia di Mister Cupido, una freccia che è intrisa del farmaco dell’innamoramento, una molecola che ha una efficacia limitata nel tempo, un tempo che gli esperti hanno calcolato con una durata variabile fra i 18 e i 36 mesi in media.
Il periodo dell’innamoramento ha una caratteristica principale e unica, perché è il solo parametro in cui troviamo uomo e donna che si comportano allo stesso modo nelle relazioni di coppia: principalmente con la fedeltà.
Uomo e donna innamorati non vedono gli altri, per quanto belli e disponibili siano, e quindi sono naturalmente felicemente sinceramente fedeli.
E poi? Di San Valentino in San Valentino l’innamoramento e la passione si trasformano in molte coppie (non tutte per fortuna) in una scena diversa da quella degli inizi, dove lui e lei sono al ristorante che si sbaciucchiano e non vedono l’ora di tornare a casa a letto. Nel tempo, li vedrai al tavolo col telefonino, qualche scambio di parola sui figli, telefonino e conto. Una cena come un’altra.
Ora un pensiero agli amanti, con lui preoccupato perché la moglie sta postando i piatti della cena fuori e si immagina già l’amante che li vede da rabbonire in un San Valentino postumo, the day after appunto (tutte le feste comandate sono postume per gli amanti). E lei che piange dicendo; sarà anche vero che fra loro non c’è più nulla ma i fiori e la cenetta?
San Valentino può essere anche molto doloroso cari amanti.
Comunque, stasera o domani, cioè nel vostro day after, avrete anche modo di confrontarvi su quello che avete visto su Facebook o Instagram del suo Valentino ufficiale.
E lui dovrà spiegarvi perché, dopo avervi dipinto un regime coniugale fatto di silenzi e gelidi letti voi avete visto selfie sorridenti, fiori, regali, cene stellate.
Tutta scena per tutelare l’immagine della famiglia felice, dice lui. Forse è credibile, soprattutto se a postare giubilo è la moglie, che sa e non sa che tu ci sei ma sospetta. E allora che fa? Marca il territorio, provoca, si difende come può, e io la capisco.
Nell’Età dell’innocenza, meraviglioso film sul triangolo amoroso, una apparente ingenua moglie Winona Ryder fa finta di non sapere che suo marito Daniel Day Lewis sta pensando di lasciarla per Michel Pfiffer e che fa? Gli dice che aspetta un bimbo da lui: non è vero ma lo mette in ginocchio e lui rinuncia al suo vero amore, tragedia che lo accompagnerà fino alla fine.
Certo, postare le foto del San Valentino ufficiale non allontanerà forse l’amante, ma può rovinare quello del day after.
O meglio, se ci pensate bene care amanti questa è una bella occasione per chiarirsi e chiarirvi le idee: il vostro amantato a che punto è? Riuscite ancora a reggere queste situazioni? Da quanto lo fate? Lui mente? Ancora?
Per esempio, per chiudere la serata lui e lei, la coppia ufficiale, hanno consumato? Lui dice di no, ma non lo saprete veramente mai. E comunque, il primo ufficiale vero San Valentino si è compiuto.
Però se lei ha postato i piatti e poi sono stati al telefono tutta la sera darà fastidio, ma è probabile che una volta a casa abbiano dormito.
Con buona pace della gelosia degli amanti, la più tollerante ma anche la più faticosa.
Buon San Valentino a chi ci crede. Buon day after “a tutti gli altri”…
Sincerely yours
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