L’ultimo gossip corre sul web: a quanto pare Elisa Isoardi avrebbe confessato pubblicamente di controllare il cellulare di Matteo Salvini per gelosia.
Dunque anche i personaggi pubblici sono esseri umani e, come tantissimi, Elisa non ha resistito alla tentazione di controllare il telefono del fidanzato.
Tantissimi lo fanno, lo hanno fatto: basta leggere i commenti su questo blog, o il minisondaggio che ho fatto sulla pagina facebook dedicata alessandropellizzari.com.
Quasi tutti gli amanti che mi raccontano le loro storie sono stati beccati perché hanno lasciato incustodito il telefono, è apparso un messaggio inequivocabile al momento sbagliato o addirittura, i più “tecnologici” e con forte propensione a fare il detective, si sono impossessati della scatola “nera” inserendo localizzatori e sistemi di lettura dei messaggi da remoto.
Non è compito di questo blog approfondire gli aspetti legali di un fenomeno che, per quanto di massa e diffuso, può in certi casi configurare anche un illecito.
Detto questo torniamo al rapporto di coppia con verifica sul cellulare: molti lo hanno fatto, ma quanti lo farebbero?
Una buona quota di voi lettrici dice che non lo farebbe mai e che se ci sono dei sospetti va affrontata la persona chiedendogli spiegazioni e guardandola direttamente negli occhi, una risposta nobile, corretta, che condivido ma… alla prova dei fatti molte di voi non hanno resistito a guardare nel telefonino perché avevano visto una frequenza anomala dell’uso del cellulare, orari strani di chat e cancellazioni furtive e immediate se per caso apparivate dietro di lui in modo inaspettato.
Mi si potrebbe contestare che affrontare un uomo che desta sospetti e che ha qualcosa da nascondere sul telefono (e chi non ha segreti…) significa solo sentirsi dire un sacco di balle (mio padre, vecchia scuola maschilista, diceva: negare, negare sempre, negare anche di fronte l’evidenza) e metterlo in guardia con la conseguenza della sparizione di tutte le prove e la moltiplicazione non dei pani e dei pesci ma delle nuove password (che poi è una risposta eloquente già di per se stessa no?).
Non posso darvi torto: gli uomini che colgono la palla al balzo per dire la verità e ufficializzare una crisi di coppia sono pochi. La maggior parte nega a meno che le prove non siano schiaccianti: allora la maggior parte si genuflette di fronte alla moglie e defenestra in pochi minuti amantati che durano da anni, dove i ti amo si sprecavano come il coraggio di affrontare il coniuge sull’argomento.
Il problema è che la gelosia è uno dei motori dell’amore, e vive in equilibrio con la fiducia. Come ho già scritto, la gelosia è un termometro dell’amore. Parlo di gelosia normale, non patologica e fine a se stessa. Si può essere gelosi del proprio uomo senza fare scenate inutili o spiare: la fiducia è quella che spegne la gelosia quando lui esce con gli amici e fra voi va tutto bene.
Il problema è se non va tutto bene, se si fa meno sesso, se lui è più distante, se i momenti in comune stanno diventando routine. Allora certi comportamenti possono fare venire dei dubbi e allora è difficile resistere alla tentazione di aprire la scatola dei segreti, lo capisco.
Una tentazione fortissima, una sorta di prova del nove sulla sua fedeltà.
Il problema è che questa dimostrazione di mancanza di fiducia, soprattutto se fatta “a freddo”, cogliendo l’occasione quando non ci sono fondati sospetti che qualcosa non vada fra di voi, denuncia un’anomalia nella coppia che può portare molto lontani.
Molte di voi, nel sondaggio che ho fatto, affermano di aver spiato il cellulare del partner solo una volta, perché avevano dei dubbi. La maggior parte, purtroppo, ha avuto una conferma di questi dubbi, e la coppia si è rotta.
Ma altri, e non pochi, non hanno trovato nulla. O, peggio, hanno trovato messaggi a interpretazione aperta. Cosa vuol dire? Quante di voi ricevono messaggi da uomini che vi corteggiano più o meno apertamente? Tante. E non trovo che sia un delitto rispondere in modo cortese, ma anche compiaciuto: una corte garbata fa piacere a tutte, ma rispondere senza mandare a quel paese non significa accettare la corte o iniziare un tradimento, non esageriamo. E, meno di voi, anche noi uomini veniamo corteggiati. E se la cosa può fare piacere a voi figuriamoci come può sentirsi un uomo oggetto dei complimenti di una bella donna! Ma non è detto, soprattutto se siamo felici e innamorati, che questo significhi automaticamente provarci.
Dunque il rischio di trovare delle chat che non sono la pistola fumante ma lasciano a libera interpretazione è pericoloso e potenzialmente fuorviante. Ma anche non trovare nulla può esserlo.
La gelosia, se diventa cieca o schiaccia sotto il suo tallone la fiducia, ci fa vedere in una chat quello che altri non vedrebbero. Così frasi innocue o da corteggiamento light e fine a se stesso diventano prove di tradimento o voglia di tradire. E “non ho trovato nulla” diventa “impossibile non aver trovato nulla, lui ha cancellato tutto quindi qualcosa da nascondere c’era”.
In questi casi spiare il telefonino non è più da L’occasione fa la donna investigatore ma può diventare una vera e propria dipendenza. Si inizia una volta e non si finisce più.
Con conseguenze anche gravi nella vita di coppia, soprattutto se il tradimento non c’era. Mettetevi nei panni dell’altro, totalmente innocente o reo al massimo di aver risposto gentilmente a un complimento di una bella donna: scoprire che viene violata la sua privacy, che esiste un dubbio e una mancanza di fiducia può offendere profondamente e mettere il partner che ha violato il telefono non solo dalla parte del torto, ma in una luce negativa mai successa prima. Dubbi, fiducia, domande verranno allora a chi è stato sospettato. E queste vicende non si risolvono sempre con un “vabbè capisco sei stata gelosa”, possono portare anche a rotture o all’inizio di una crisi di coppia.
Spiare il telefono significa anche vivere male, soprattutto se l’investigazione non porta a nulla. Solo una minoranza si mette il cuore in pace e non ci riprova, e ancora meno usano questo momento di debolezza per affrontare il partner e dirgli: ho fatto una stupidaggine, ti ho guardato il telefono e ti chiedo perdono. Ma L’ho fatto perché ho visto questo, ho colto questo, trasformiamo il mio errore in un confronto che spazzi via tutte le nubi.
Commenta sul sondaggio un lettore:
Se senti il bisogno di spiare il telefonino vuol dire che c’è già qualcosa che non va. Non potrei mai stare con una persona che non mi ispira assoluta fiducia. La persona che sta al mio fianco deve farmi sentire sereno.
Commenta una lettrice:
Mai fatto…..nemmeno quando (scoperto poi dopo che era un dubbio giustificato) ho avuto dubbi. Ho preferito puntare sul cercare di capire perché le cose non andavano più bene tra noi. Se le cose non vanno nella coppia la “colpa” è di entrambi.
Anch’io la penso così ma sono indulgente con chi cade in tentazione: il dubbio è un tarlo che lavora anche nelle menti più equilibrate.
Dunque Parlarne subito è fondamentale. Soprattutto se si è caduti nella tentazione dello spionaggio.
Non è con il controllo che una coppia si spiega e supera i problemi, è con la trasparenza. E poi voi donne avete quel sesto senso che in un confronto con lui è meglio della lampada sugli occhi di un interrogatorio da vecchio film. Fidatevi di voi e di quello che sentite, non di quello che leggete.
E poi Essere sempre dalla parte della dignità e della ragione è un vantaggio inestimabile. Spiare vi fa passare dalla parte del torto, e l’unico modo per rimediare è confessarlo subito. Se lo scoprisse prima lui sarebbe grave. Se lui, dopo che ha scoperto la violazione del suo telefono lo blindasse, avrebbe solo ragione: siete state voi a violarlo. Convincetelo che non è necessario. Se ci credete, ovvio.
Sincerely yours
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