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Sai, col tempo e la conoscenza nella coppia è normale che il sesso diventi un po’ routinario, si faccia meno frequente, meno passionale. È normale.

Sai, con l’età l’uomo, ma soprattutto la donna, sentono meno stimoli, gli ormoni non sono più quelli di una volta, quindi è normale che il sesso non sia più quello di una volta.

Sai, negli anni la coppia definisce un rapporto sessuale che è la sublimazione delle preferenze dei due e quindi è normale che si faccia ripetitivo, confortante ma prevedibile e ripetitivo.

Sai, avere figli sottrae risorse alla coppia e quindi è normale che si sia troppo stanchi per fare l’amore bene. Il sesso diventa quindi occasionale, perché le risorse che rimangono è meglio destinarle al sonno di recupero.

Sai, è normale che la donna, col tempo, abbia sempre meno iniziativa sessuale. È nella sua natura, e la tendenza viene aggravata dai suoi impegni, spesso di madre e lavoratrice insieme.

Sai, quando una coppia nasce e si consolida il sesso è l’asse portante del rapporto, almeno al 70%, ma poi è normale che le proporzioni si invertano: affetto 70%, il resto forse sesso.

Questa normalità, che sento spesso descritta nelle coppie di lungo corso, rappresenta l’ingresso tombale della coppia.

Ma chi l’ha detto che il tempo, la conoscenza, la stanchezza, i figli, la routine debbano ammazzare e ridimensionare il sesso?

E chi ha detto che il sesso non sia importante, o meno importante nella coppia col passare del tempo?

Il sesso deve rimanere il pilastro portante della coppia, e lo dico a costo di sembrarvi un maniaco sessuale. Perché è una grossa, pericolosissima balla che non lo sia.

Cito sempre, in questo caso, la famosa cena di amici che parlano di infedeltà, e viene fuori che l’unico che è rimasto fedele alla moglie è quello che ha la moglie che è rimasta amante nel tempo come i primi tempi, mentre le altre sono diventate madri, amiche, sorelle, socie di una holding famigliare.

Il sesso è un pilastro perché è il linguaggio di coppia che non mente mai, anche quando la coppia è in crisi. Litighi sempre ma il sesso funziona? Il rapporto è sicuramente recuperabile, la coppia ha ancora il mastice principale che funziona.

Dormire sugli allori del “è normale che” spesso porta al tradimento, al cinquantenne che molla tutto per la trentenne passionale, perché ha bisogno di un refresh emotivo e fisico. E lo stesso può capitare alla donna: sono tantissime quelle che si fanno l’avventura extraconiugale perché il marito non c’è più da quel punto di vista.

Il non sesso apre un bisogno che, alla lunga, fa aprire gli occhi sul mondo delle altre donne e degli altri uomini, che prima non vedevi.

Dunque, essere sposati non è essere morti.

E non è normale che il sesso non sia appagante, che il sesso sia normale. Il sesso deve essere travolgente. Devi avere sete sempre, non bere per la diuresi. Anche dopo vent’anni.

Ps: una raccomandazione agli uomini. Non è sempre colpa della donna se a letto non funziona o non ha voglia. Complimenti, gentilezza, fantasia, attenzioni, rinnovato interesse, audacia, curiosità sono la benzina per noi, ma anche per loro. Non usiamo una loro presunta meno disponibilità a farlo come alibi. Il sesso non è maschio o femmina, il sesso è democratico. E letale, se non funziona.

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75Commenti

  • Anna, 29 Marzo 2020 @ 20:56

    Brava Ariel questo e bel.ragionamento di una vera donna i miei complimenti la.penso come te!!

  • Ariel, 25 Novembre 2019 @ 15:30

    Si sono d’accordissimo Caro Alessandro
    Non so fino a che punto ci sia verità sentita pure negli studi professionali di psicologi credo che a volte si finga con se stessi e pure con lo psicologo senza contare che sta risaputo proprio dalle testimonianze di studi scientifici che ad esempio pure quei pochi diagnosticati con disturbo comportamento Borderline uesti in terapia ci vanno esiste da più di 20 anni la terapia specifica scuola Americana Linean Marcha
    Il problemaanche per gli Psicologi e apsichiatri è che cadono pure loro nella manipolazione incredibile capacità che mettono in campo questi disturbi del comportamento

    Ê un vero problema
    Riporto testimonianze che ho letto in varia articoli e pure testimonianze di Psicologi che conosco personalmente

    Ergo tutte queste belle convinzioni considerazioni di dichiararsi così felici in pace nella coppia aperta insomma perlomeno lasciano più di un ragionevole dubbio sulla realtà se non altro a lungo termine

    Come sempre mi pare così logico inproblemi di coppia si risolvono ciascuno individualmente guardandosi dentro a se stessi e poi allora si che si può ritrovare il vero equilibrio di coppia.

    Come sempre ormai da tempo tutto si brucia e consuma in un attimo e nulla più si ha il tempo di riparare dentro ,ma sempre questo andare a cercare FUORI DA SE STESSI la soluzione che sta invece in noi stessi.
    Una Immaturità e ignoranza di massa spaventosa.
    Così la sento e penso,

  • Ariel, 5 Febbraio 2019 @ 16:46

    @Alessandro,
    Stracondivido tutto ciò che hai espresso benissimo qui nel tuo articolo

    Come sai ho avuto un matrimonio lunghissimo iniziato da giovani entrambi e ti assicuro che l’asse portante del legame tra mio Caro Marito e me è stata il Sesso
    E tu hai proprio ragione perché il contatto fisico è la Vera Comunicazione scambio umana questo già dalla nostra nascita
    La importanza del toccare determina le caratteristiche di ciascuno di noi e cioè a seconda di come siamo stati toccati dai genitori toccheremo da adulti

    La coppia nasce e si forma proprio per via del Sesso e attrazione Sessuale
    Poi su quella base si sviluppa tutto il resto
    Se viene a mancare questo equilibrio
    La coppia Crolla è matematica esperienza che sempre emerge alla base di qualunque problema

    E quanto sta vero che la vera percezione di qualunque stato di emozione problema esce fuori semplicemente toccandosi e facendo Sesso,

    Sono convinta che in effetti per condizionamenti educativi e nella società le Donne non riescano sempre a dare il giusto valore al Sesso di coppia

    Donne che la società vede come spose madri ,si progresso negli anni,lavoratrici,ma per il Sesso in coppia no

    Le Donne da troppo poco tempo gli viene riconosciuto il semplice diritto di godere nel Sesso di potersi Liberamente esprimere senza per questo sentirsi ” troie” nel senso dispregiativo

    Questi condizionamenti sono duri a morire e ci vogliono anni per riuscire a cambiare dentro

    Io credo di avere ricevuto un dono inestimabile da entrambi i miei genitori
    Padre che mi ha informata scientificamente su come siano fatti maschi e femmine e pure proprio analizzando sul suo libro di Fisiologia le figure uomo e donna e pure spiegandomi come si gode
    In maniera diversa tra maschio e femmina e cosa ama in genere il maschio e il perché fisiologico
    Stessa cosa per la femmina

    Mia madre si è occupata soltanto di una unica raccomandazione
    Che un uomo doveva piacermi sessualmente che potevo accorgermene istintivamente e facendo caso al suo odore
    O già da un bacino
    E lei stessa mi dceva che aveva scelto mio Padre per via del bacio.

    E qui mi fermo aggiungendo che credo quindi che molta responsabilità ce la abbiano anche i genitori che hanno il dovere amorevole di Informare ed Educare al Amore per Il Fare Sesso.

  • Eccomi, 5 Dicembre 2018 @ 11:28

    Se non fosse perché è un sito dove intervengo, anche se nell’assoluto anonimato, lo girerei a chi conosco io.. che non fa sesso da almeno un anno ed ogni volta la scusa che mi da non è che è in crisi, anzi il suo matrimonio non lo è, ma è normale che con la routine la voglia di farlo passa o si riduce ai minimi termini.. per poi mmette che la moglie non è mai stato un vulcano neanche venti anni fa.. quindi figuriamoci ora! ma è normale.. come è normale provare fortissima attrazione sessuale per un’altra ma poi con la moglie no perché dopo anni la routine appiattisce tutto ma si vede lontano un chilometro che gli manca la vita sessuale!
    Ti giuro che non ci capisco più niente.

  • alessandro pellizzari, 24 Giugno 2018 @ 11:57

    Che vuole divertirsi e basta

  • Elvy, 24 Giugno 2018 @ 10:59

    Quando ti si avvicina un “pretendente” sposato affermando appunto..”si sono sposato, ma essere sposati non è essere morti”? come giustificazione alle sue avances, quale è il significato allora da attribuirgli?

  • Lei, 2 Agosto 2016 @ 07:33

    ma non è la stessa cosa…..

  • alessandro pellizzari, 1 Agosto 2016 @ 10:53

    Molte donne raggiungono l’orgasmo con la masturbazione

  • Lei, 1 Agosto 2016 @ 10:40

    A me è capitata una cosa strana. Inizialmente grande intesa sessuale con quello che sarebbe diventato mio marito, anche se io ho sempre avuto difficoltà a raggiungere l’orgasmo. Col passare degli anni ho avuto un calo di attrazione sessuale nei suoi confronti, soprattutto perché mi sembra che sia cambiato l’odore della sua pelle, che prima adoravo. I rapporti sessuali tra di noi sono frequenti, ma io più che altro li subisco, e mi concedo per gratitudine ed affetto. Mi ha suggerito una terapia di coppia, ma a me sembrava che il sesso non facesse più parte della mia vita, e in fondo mi stava bene così. Ogni tanto compensavo con la masturbazione.
    Insieme viviamo bene, siamo complici nella quotidianità, ma a letto no.
    Da un po’ di mesi ho un amante, fisicamente mi attrae molto, anche se i rapporti sessuali con lui durano un’infinità (anche un’ora, sembra quasi una sessione in palestra con posizioni complicate) e comunque l’orgasmo per me è difficilmente raggiungibile con la penetrazione. Questo mi ha allontanato ulteriormente da mio marito.
    Con l’amante dal sesso siamo passati all’innamoramento, ci cerchiamo continuamente e ci incontriamo anche solo mezz’ora pur di guardarci negli occhi.
    Insomma, tutto un gran casino. Non riesco ad immaginare gli scenari futuri, chi mi dà dei suggerimenti???

  • alessandro pellizzari, 20 Aprile 2015 @ 19:54

    Lucia, grazie per la tua testimonianza forte e bellissima. Non posso aggiungere una parola di più . Viva l’amore che sconfigge anche il nemico più temibile. Un abbraccio

  • lucia, 20 Aprile 2015 @ 19:44

    Nel commento di maggio 2014 non l’avevo scritto per “pudore” adesso ti incollo qua sotto una cosa che ho scritto a proposito di sesso dopo una malattia qualche anno fa, se ti va leggi, un abbraccio. (Adesso di anni ne ho 58!)

    Perché parlare di sesso dopo aver vissuto l’esperienza del cancro?

    C’è chi decanta la mia FORTUNA di essere capace di vivere le situazioni senza subirle, ma affrontandole cercando di oppormi a ciò che vuole soggiogarmi.
    -Tu sei fortunata, sei tornata alla vita di sempre, in tutto e per tutto – dicono gli altri!! (“Quasi tutto” dico io).
    E cosa c’entra con questo l’amore, quello fisico, non quello mentale, platonico?
    -Non riesco neppure a pensarci – dice qualcuna, anzi ormai sono tante le donne che mi hanno portato la loro esperienza di abbandono totale della passionalità, è per questo che ho deciso di parlarne.
    Lascio la riservatezza, la discrezione, il pudore in un cantuccio e cerco con molta serenità di riportare il mio percorso dopo la ferita che il mostro mi ha inferto quando mi ha aggredita.
    Io sono profondamente innamorata di Lorenzo (uso il suo nome perché mi piace e perché dire “mio marito” attribuisce una connotazione di possesso che non mi appartiene), lo sono sempre stata e questo quindi, non lo devo certo alla malattia!
    Chi pensa al piacere fisico nel dolore e nella sofferenza?
    Nessuno credo, ma c’è un tempo per raccogliere, rastrellare le energie, un tempo per concentrare l’attenzione sulla volontà, la voglia di farcela e un tempo per riprendersi tutto ciò che sembrava perduto per sempre.
    Quando la chemioterapia è finita ed ho iniziato a stare meglio, tutto il mio corpo ne ha tratto beneficio e il desiderio di amore che si era assopito è riemerso dal profondo oceano nel quale sembrava essersi perso, con una forza inaspettatamente dirompente.
    La mente tornava a dare le spinte e gli stimoli giusti verso i desideri innati e istintivi, ma il fisico era (è) mutilato, ferito nella sua parte più femminile, una ferita esteriore che diventava ferita dell’anima .
    Questo frenava, anzi bloccava i miei impulsi e il desiderio lasciava spazio alla vergogna.
    In realtà oggi penso che dovrei vergognarmi d’aver avuto quei pensieri perché io, Lucia, sono molto più di un seno “difettoso” e dovrei vergognarmi d’aver pensato che Lorenzo si sarebbe potuto sentire a disagio a causa di ciò.
    Il sesso non è e non può essere l’unico elemento che tiene insieme una coppia, sicuramente però è una delle tante tessere che compongono il mosaico dell’amore, è un tassello senza il quale il disegno è incompleto, la composizione cade.
    Io amo l’odore della pelle di Lorenzo, mi sento intimamente appagata quando il calore della sua accarezza la mia, quando le sue mani indagano il mio corpo cercando e donando piacere, ma quel seno terribile che io continuavo a sentire deforme, aveva creato inizialmente una barriera che mi impediva di liberare il mio corpo.
    Lorenzo anche in questa occasione è stato fantastico, ha avuto pazienza, mi ha fatta sentire ai suoi occhi sempre bellissima e desiderabile.
    Perché io sono sempre io, con o senza un seno, perché l’amore sa andare oltre ogni esteriorità, perché il nostro desiderio di amore continua ad essere vivo e forse più intenso di prima, di quando eravamo più giovani ed io avevo un bellissimo seno.
    Lui rispetta il mio desiderio di non accarezzare quella parte di corpo che appartiene ad un momento doloroso, ma la cosa più bella è che oggi ci capita anche di sorridere e ridere di questo mio “pudore”, segno che forse, sto superando anche questo ostacolo.
    Siamo di nuovo una coppia che sa amarsi con tanta dolcezza e tenerezza, ma altrettanta passione.
    Ho raccontato questo perché se posso, io a 53 anni, recuperare una vita normale sotto tutti i punti di vista, possono farlo tutte le donne più o meno giovani che purtroppo sono state colpite da questo mostro.

    Un sorriso Lucia

  • alessandro pellizzari, 31 Ottobre 2014 @ 19:13

    Questione di sopravvivenza legata anche al tuo personale bisogno di sesso

  • itacchiaspillo, 31 Ottobre 2014 @ 16:59

    Concordo in pieno su questo post. Alla fine ci si stanca di cercarsi e non trovarsi. E si guarda altrove, trovando altro, perfortuna aggiungo.

  • alessandro pellizzari, 23 Maggio 2014 @ 18:30

    Che bello, siete fortunati. Il sesso che si spegne e la routine sono i due più diffusi sfascia coppie

  • lucia, 23 Maggio 2014 @ 18:28

    Sono passati 33 anni dalla prima volta con il mio amor e la passione non è calata, entrambi ci cerchiamo ancora come allora e non sentiamo i miei 57 e i suoi 60 anni, è cambiata la frequenza, ma non la qualità.

  • » Una nuova intesa #sessuale nella #coppia di lungo corso: missione impossibile? Alessandro Nicolò Pellizzari, 26 Aprile 2014 @ 08:04

    […] mio post sono sposato ma non sono morto ha suscitato molti commenti e ne sono […]

  • alessandro pellizzari, 25 Aprile 2014 @ 17:46

    Un che dove?

  • Barbara Pivetta, 25 Aprile 2014 @ 17:44

    manca un “che” oppure non ho capito la risposta oracolare? 🙂

  • elena, 25 Aprile 2014 @ 11:33

    Per ora vado avanti. Credo nella tenacia dell’anima. E credo nel riscatto già in vita, non solo dopo la morte. Forse, questa è la mia fortuna. 🙂

  • Grazia, 25 Aprile 2014 @ 11:32

    Che la rinascita sia interiore è necessario…. basilare!!

    Non demordere… mai!!!

  • elena, 25 Aprile 2014 @ 11:28

    Per ora, la rinascita è lenta e interiore. Non posso fare altro, salvo che arrivi qualcuno a darmi delle possibilità economiche. Ma non gratuite, tipo quelle che mi ha prospettato un mio ex, partito nuovamente in quarta con me. No, no, io non sono in vendita. Non è mia abitudine prostituirmi, in nessun caso. Spero solo che la salute mi assista, visto che soffro di allergie che aumentano e nessuno fa nulla. Mi batto per questo: per me e per chi, come me, ne soffre senza avare un aiuto. Forse, la mia vita serve a questo: a conoscere la difficoltà di chi non ha nessuno che parli per lui/lei.

  • Grazia, 25 Aprile 2014 @ 11:25

    Se dovessi dare un voto alla tua risposta in base a quanto mi piace, Elena, direi 10 pieno!!
    Non perdere mai di vista il tuo obiettivo: realizzarti!!
    Se la scrittura non mente, nelle tue parole io vedo rinascita e autostima… e non sono una strega!! >;)

    Un grossissimo in bocca al lupo anche da parte mia!!

  • elena, 25 Aprile 2014 @ 11:16

    Io ho già deciso. Ma non posso andare da nessuna parte. Rispondo anche a Grazia: ho 41 anni. In questi anni ho provato emozioni solo con un paio di uomini, ma non sono una persona che va ad insidiare uomini già impegnati, nemmeno se mostrano interesse nei miei confronti. Non l’ho mai fatto né mai lo farò. Non sono facilmente conquistabile e le storie di letto non mi interessano, se sono fine a se stesse. Non voglio usare la tecnica del “chiodo scaccia chiodo”: non serve e crea solo confusione. So di poter avere altri uomini, ma nessuno ha qualcosa che mi colpisce e, soprattutto, ora voglio la mia realizzazione. Non voglio farla passare attraverso un uomo: è quello che i miei hanno voluto per me e che continuano a volere, ma io voglio fare qualcosa per me stessa. Il problema è che non trovo, per un motivo o per l’altro. Forse è proprio questa cosa a demotivarmi. Non tanto gli uomini, quanto il lavoro.

  • alessandro pellizzari, 25 Aprile 2014 @ 11:02

    Comunque Elena occhio perché gli uomini non decidono mai (se non rarissimamente) e hanno la rara capacità, o meglio difetto, di resistere in situazioni paradossali anche all’infinito. Quindi dovrai, prima o poi, decidere tu. In bocca al lupo!

  • alessandro pellizzari, 25 Aprile 2014 @ 10:34

    Ormai sei parte integrante del mio blog Grazia!
    Io però se fossi Elena e trovassi, fra questi pretendenti, qualcuno che mi suscita emozione inizierei molto gradualmente a frequentarlo. Che non significa andarci a letto. Intendo una cosa come quella di viaggiare. Provare quello che prova chi non è mai andato all’estero e, la prima volta che vede una capitale straniera, gli si apre la mente. E per far questo non occorre andarci a vivere o prendere la cittadinanza. A volte bastano due chiacchiere e un caffè per sentirsi vivi

  • Grazia, 25 Aprile 2014 @ 10:27

    Hai una capacità comunque molto forte comunque: già il dire “di quelli che ci provano non me ne faccio nulla” non è virtù di tutte. Significa che i tuoi piedi sono ben ferrati a terra, non ti lasci “sballottare” da possibili false favole….

    Tieni sempre presente il tuo esserci, che adesso è stretto dagli eventi e condizionato da certi fermi obbligati, ma non demordere… Posso chiederti quanti anni hai Elena?

    (Pellizzari quando vuoi, sfrattami!!)

  • alessandro pellizzari, 25 Aprile 2014 @ 10:14

    Sono d’accordo con grazia

  • alessandro pellizzari, 25 Aprile 2014 @ 10:14

    Sei una donna coraggiosa ma non credo tu possa andare avanti così per sempre.

  • elena, 25 Aprile 2014 @ 10:11

    In realtà… non sono così calma come sembra. Ho vissuto la rabbia, il fallimento, la desolazione nel vedere che tutto dipende solo da me e che dall’altra parte non c’è una risposta. Ho somatizzato anche di più di quanto già succedesse prima. Ho sofferto di attacchi di panico così forti da causarmi paralisi. Ho perso le amicizie, perché mi sono chiusa. Ho smesso di fidarmi. Non sono così in pace, ma non posso fare nulla per cambiare le cose. Posso solo cercare di trovare in me le risorse per sopravvivere e lottare. Il lavoro… non si trova, per me. Il fatto di essere sposata è un deterrente ed è una cosa assurda. Odiare i miei… non serve. Posso solo cercare di andare avanti e sperare in un miracolo. So che, quando meno uno se l’aspetta, le cose arrivano. E, comunque, continuare a vivere male la situazione non serve a nulla. Certo, avrei voluto più amici veri. Invece ho solo persone interessate o uomini che ci provano. E non me ne faccio nulla.

  • Grazia, 25 Aprile 2014 @ 09:49

    Comprendo appieno Elena la situazione e capisco dal tuo tono che non sto parlando con una persona frivola, priva di valori morali… naturalmente lungi da me giudicare e purtroppo difficile dare consigli (poi chissà quanti te ne hanno dati e te ne daranno).
    Mi piace l’idea di percepire comunque in te la calma dell’attesa razionale, attesa che la situazione ti dia la possibilità di riprenderti la tua vita… e non posso che augurarti che questo succeda il prima possibile!!

  • elena, 25 Aprile 2014 @ 09:43

    Sì, mi hanno detto di andarmene e anche di trovarmi l’amante. Ma trovare un amante non è una soluzione e crea solo ulteriore confusione. Meglio mantenere quel po’ di lucidità che rimane. Non ho tutti contro: non sono appoggiata da chi dovrebbe essermi accanto. Non odio mio marito e avevo scaricato la richiesta di patrocinio gratuito per la separazione, proprio in dicembre. Ma lui è rimasto all’improvviso senza lavoro. Mi è sembrato meschino mollarlo in quel momento. So che cosa significhi non trovare nulla e non sono una persona menefreghista. Gli voglio bene, non lo odio affatto, quindi mi sono fermata. So che non servirà a nulla. In effetti, lui non usa questo tempo per noi due. Io sono sempre più in difficoltà, ora. I suoi lo riprenderebbero, ma lui non vuole tornare da loro. Io vorrei tornare dai miei, ma non mi vogliono.

  • Grazia, 25 Aprile 2014 @ 09:31

    Proprio questo intendevo Elena, facendo la distinzione tra obbligo e scelta…
    E chissà quanti ti avranno detto che dovresti metterti le gambe in spalla e combattere per andartene… ma so dalle tante donne che mi raccontano la loro esperienza che la realtà dell’agire richiede a volte una forza che è difficile da trovare… soprattutto se ti senti tutti contro

  • elena, 25 Aprile 2014 @ 09:26

    Abbiamo convissuto per un anno e mezzo, soprattutto per necessità mia. Avrei voluto tornare a Milano (mi ero trasferita in provincia di Como), ma i miei hanno detto: no. Così sono rimasta incastrata.

  • Grazia, 25 Aprile 2014 @ 09:24

    Scusate se mi intrometto, ma in effetti la condizione di Elena è molto diffusa Alessandro… diventa un obbligo, non una scelta. Motivo per il quale sono sempre più convinta che prima di sposarsi con una persona è necessario “il periodo di prova”: io consiglio sempre, laddove sia possibile chiaramente, una convivenza “alla pari” che possa servire per conoscersi realmente e capire se ci sono i presupposti per un vita di coppia serena e positiva…

  • elena, 25 Aprile 2014 @ 09:09

    Parlato più volte e chiesto più volte di separarmi. Il problema è che io non ho un’indipendenza economica e i miei genitori non mi riprenderebbero mai a casa. Me l’hanno già detto. Quindi sono bloccata qui. Abbiamo fatto anche una piccola terapia di coppia che non è servita. Se fosse per me, me ne andrei anche domani, ma non ho un posto dove andare.

  • alessandro pellizzari, 25 Aprile 2014 @ 08:53

    Elena ma che cos’è un matrimonio bianco? Io parlavo di coppia in crisi e di rinnovamento soprattutto attraverso il sesso ma la tua situazione almeno come la descrivi sembra di una non coppia, una coppia mai partita e mai nata. Ma hai affrontato l’argomento con tuo marito? Penso di sì in otto anni. Allora hai deciso che ti va bene così. Quindi fammi capire tutti questi che ci provano ci riescono o no? Perché allora tu sei fra le coppie in cui un elemento ha deciso di tenersi l’altro ma di divertirsi fuori. Il famoso cornino terapeutico. Non giudico ma forse siamo fuori dai canoni della coppia felice

  • elena, 25 Aprile 2014 @ 01:05

    A me capita il contrario: in 8 anni di convivenza, mio marito non ci ha mai “provato” con me. Ci provano tutti gli altri, tranne lui.

  • alessandro pellizzari, 22 Aprile 2014 @ 15:52

    Dovrò intervistare sia te che Grazia. Prima Grazia ah ah ah

  • Daniele Aiolfi, 22 Aprile 2014 @ 15:48

    assolutamente non in crisi, te lo dico perchè lo so

  • alessandro pellizzari, 22 Aprile 2014 @ 15:35

    Quindi in realtà gli scambisti non sono coppie in crisi mentre gli altri con modalità di sessualità chiamiamola tradizionale sì? Punto di vista originale. Che rispetto. Sono sicuro che non superiamo il tre per cento, così a occhio. Ma la matematica non è un’opinione

  • Daniele Aiolfi, 22 Aprile 2014 @ 15:29

    non ci siamo, scusami ma non ci siamo, Io non so quanti lo facciano, di certo anni fa lessi che le coppie sessualmente molto attive sono circa il 10%, quello che devi cancellarti dalla mente è che lo scambio SIA UNA TERAPIA DI COPPIA!! UNA COPPIA IN CRISI, CON LO SCAMBIO, SI DIVIDE E NON SI VEDRANNO MAI PIU’ Per fare bene lo scambio, occorre ESSERE BEN UNITI, è esattamente il contrario di ciò che pensi. Come terapia, ammesso che lo sia e qualche volta lo è, va meglio il classic
    o corno a distanza e senza che l’altro/a sappiano

  • alessandro pellizzari, 22 Aprile 2014 @ 15:27

    Vero devo farlo

  • rita, 22 Aprile 2014 @ 15:26

    direi che hai materiale per un post tutto nuovo e un pubblico molto attento ( anche molto esperto, oserei dire)

  • alessandro pellizzari, 22 Aprile 2014 @ 15:19

    Ripeto, ammetto la mia ignoranza. Parliamo allora di epidemiologia, pardon, di dati, colpa della mia frequentazione con la medicina. Secondo te, secondo voi su 100 coppie di lungo corso italiane quante arrivano fisicamente allo scambio come terapia di coppia e di rilancio della loro sessualità?
    Fatte 100 coppi così quante passano da questo tipo di fantasia ai fatti?

  • Daniele Aiolfi, 22 Aprile 2014 @ 15:11

    è un mondo che non conosci, quindi non dire ciò. Nei club, fanno entrare, a caro prezzo, un singolo ogni 5 coppie e di queste coppie o di coppie che amano farlo in tre, con due donne, in genere tra loro due o due uomini, ne conosco molte. anche perchè….. 😉

  • alessandro pellizzari, 22 Aprile 2014 @ 15:06

    Daniele certo, sono cifre impressionanti. Ma è vecchia come il mondo la fantasia di lei e lui che fantasticano a letto pensando alle tresche più estreme e numeri da circo.

    Ma tra dire e il fare c’è di mezzo il mare. Magari di quei centomila iscritti sui siti solo 50 sono veri “praticanti” e il resto sogna e basta, e si eccita online

    E vorrei vedere quante coppie “vere” frequentano i prive e quanti sono invece i single in cerca di avventure facili e i curiosi.

    Io questo esercito di scambisti non lo vedo. Se non nelle fantasie di molti.

    Ma ammetto, non ho visto. Ho solo sentito dire da chi ci è andato e letto delle inchieste di colleghi che ci sono andati in incognito per poi raccontare.

    Credo che abbiano molto più successo i siti di tradimenti fra sposati, il cosiddetto cornino terapeutico col boost del digitale

  • Daniele Aiolfi, 22 Aprile 2014 @ 14:53

    minoranze?? io vivo a Conegliano, Treviso, 36.000 abitanti, ci sono 5 club privè in città!! Vicenza la città più bigotta d’Italia, ne ha 13 digita la parola cuckold o scambio coppia,su google, vedrai centiania di siti alcuni con 100.000 iscritti.. è diffusisimo e ripeto, non è un escamotage per rinverdire una coppia, ma un gioco erotico fatto da coppie solide. Solo una coppia solida accetterebbe di scambiarsi il coniuge o formare un triangolo, magari con due uomini e una moglie …..

  • alessandro pellizzari, 22 Aprile 2014 @ 14:46

    Ammetto la mia ignoranza e il mio conservatorismo sui massimi sistemi, ma non sono un bigotto e quindi ti ascolterò volentieri con interesse, curiosità e… Il tipico scetticismo che fa parte del mio mestiere di giornalista

  • Grazia, 22 Aprile 2014 @ 14:43

    E perché no, Pellizzari? Urge che io ti faccia un bel discorso sulle coppie che praticano scambismo (coppie reali intendo)… come me rimarrai a bocca aperta ma non potrai non comprendere che l’amore che provano l’uno per l’altro è molto meno egoistico dell’amore nell’accezione “normale” del termine che tutti noi osanniamo!!

  • alessandro pellizzari, 22 Aprile 2014 @ 14:42

    Vero tu hai un osservatorio privilegiato e immagino testimonianze concrete. E pensi che queste coppie siano felici? Mah, forse più felici di quelle che cornificano alle spalle… Mi sembrano situazioni non da coppia.

  • Grazia, 22 Aprile 2014 @ 14:38

    Eddai Pellizzari… concedimelo!! Questo è il mio campo!! Tu non hai un’idea di quante coppie abbiano trovato il loro equilibrio in dinamiche diverse da quelle che noi consideriamo normali…. e sai che ti dico? Che se anche sono un numero minore, hanno comunque un legame di base più forte delle migliaia di coppie che “sopravvivono” litigando ogni giorno e non si separano per quelle mille futili motivazioni che vanno raccontando, ma che in realtà altro non sono che la giustificazione che si danno per il timore di affrontare il cambiamento!!

  • alessandro pellizzari, 22 Aprile 2014 @ 14:37

    Quindi consideri lo scambismo, naturalmente consenziente, una soluzione valida per la salute sessuale della coppia e il corno terapeutico, quindi non seriale, da demonizzare? Tesimazzardata. Secondo me non funziona nessuno dei due, sono solo segnali che quella coppia è finita. Uno estremo, l’altro classico

  • alessandro pellizzari, 22 Aprile 2014 @ 14:32

    Secondo me state parlando di un numero irrilevante di coppie, dell’eccezione che conferma la regola

  • Grazia, 22 Aprile 2014 @ 14:31

    Vero… ma semplicemente perché all’interno delle coppie non c’è, per condizionamento sociale, l’accettazione di certe dinamiche! Mentre quelle del cornino, come le definisci tu, sono socialmente accettate e perpetuate da centenni….

  • Grazia, 22 Aprile 2014 @ 14:29

    …sono d’accordo con te Daniele… non per mia esperienza ma per testimonianze dirette che sul momento mettevano dubbi pure a me, poi ho compreso perfettamente che si tratta di rapporti molto saldi e molto intensi…

  • alessandro pellizzari, 22 Aprile 2014 @ 14:29

    Grazia lungi da me il giudicare va benissimo. Ma statisticamente credo siano una minoranza quelli che trovano nello scambismo o pratiche simili una risposta alla crisi del sesso nella coppia.

    È sicuramente più diffuso il cosiddetto cornino terapeutico. O no!

  • Daniele Aiolfi, 22 Aprile 2014 @ 14:27

    lo scambio di coppia, il trianagolo, non sono corna ma un gioco erotico condiviso che fanno le coppie salde come ulteriore stimolo. Tanti pensano che si frequentino i club privè per compensare una vita erotica noiosa, è il contrario. Solo se si è una coppia salda si possono affrontare certe prove

  • Grazia, 22 Aprile 2014 @ 14:25

    Senza estremizzare Alessandro… ci sono coppie, e io ne conosco di perfettamente sintonizzate, che trovano il loro equilibrio in dinamiche diverse… questo non è un segnale negativo, semplicemente vivono una sessualità diversa da quella “normale” (e vorrei usare delle virgolette grandissime perché lungi da me definire anormali certi comportamenti!!) o meglio… dalla nostra idea di sesso di coppia….

  • alessandro pellizzari, 22 Aprile 2014 @ 14:19

    Daniele, sono uno che crede che il sesso non debba avere regole, ma non credo che una coppia “normale”, e per normale intendo il tipo di coppia standard italiana più diffusa, veda come via d’uscita da una crisi o dal sesso che langue lo scambismo o simili.

    Si tratta di pratiche magari giocate da molti a livello di fantasia, ma fra il dire e il fare… E qui parliamo di soluzioni estreme, che istituzionalizzerebbero il tradimento consienziente.

    Allora tanto vale diventare una coppia aperta, e ognuno si fa i cavoli suoi.

    Ma quella aperta non è più una coppia, è una joint venture con licenza di scopare in giro.

    A tutti piacerebbe avere un harem, ma la cosa fa a cazzotti con i canoni base della coppia normale, che sono l’esclusività e la fedeltà.

    Quindi se il sesso non funziona la coppia deve trovare le risorse all’interno della stessa, se vuole funzionare. Altrimenti si aprono tutte le strade che vuoi, condivise o no.

    D’altronde, non a caso, la maggior parte dei divorzi avviene a causa delle corna, una cosa che alla coppia non piace. Figuriamoci trarne giovamento…

  • Grazia, 22 Aprile 2014 @ 11:32

    La tua teoria Daniele mi piace molto… è esaustiva e applicabile in larga scala…e credo risponda a tutti i nostri quesiti….

  • Daniele Aiolfi, 22 Aprile 2014 @ 09:49

    l’ammirazione, giustissimo ciò che affermi, è compresa nel rispetto e nel progetto di vita comune, il tutto si traduce in una parola: complicità. Diciamo che al tavolo potremmo aggiungere una quinta gambetta molto utile. La fantasia. Inventarsi qualcosa per tenere sempre vivo l’interesse. Anche qualcosa di…forte, sempre che sia condiviso. Non a caso proliferano i club privè o i siti di scambio coppie.

  • alessandro pellizzari, 22 Aprile 2014 @ 08:35

    Bella e giusta la tua teoria e grazie per il tuo intervento. Io il tuo tavolo lo vedo con una gamba diversa. Sentimento, rispetto o se vuoi ammirazione (pochi uomini ammirano la propria donna per esempio come lavoratrice, molti ne soffrono i successi) , più progetti di vita in comune e autonomia della coppia da qualsiasi terzo, sia esso figlio, suocera, amica, parente. Ho visto troppe volte naufragare matrimoni per l’invasività di altri.

    Queste sono le gambe. Il sesso è il collante che tiene insieme tutto il tavolo. Può bastarne poco e di qualità, come dici tu, o ce ne vuole tanto.

    Di sicuro, il collante viene dato quando si costruisce il tavolo. E non può invecchiare o diminuire nel tempo. Altrimenti arrivano i tarli. E il tavolo si spezzerà

  • Daniele Aiolfi, 22 Aprile 2014 @ 08:09

    posso intervenire? Dall’alto dei miei 38 anni di esperienza matrimoniale. Ho sviluppato una teoria, osservando le, ahimè poche, coppie che resistono con un rapporto di qualità e quelle che invece crollano. E il perchè ciò accade. E’ la teoria del tavolo a 4 gambe, notoriamente il tipo di tavolo più solido. Affinchè una coppia possa durare negli anni, e durare bene, non cristiana sopportazione. occorrono 4 cose.
    1) Un sentimento. Potrà apparire banale ma conosco molte coppie che si son sposate senza essere innamorate
    2) Il rispetto, sempre e totale. Anche rispettare le scelte professionali o di vita dell’altro/a
    3) Un progetto di vita comune e condiviso, tipo sull’educazione dei figli.
    4) una buona intesa erotica. Che non vuol dire fare sesso tutte le notti, ma pensarla, sul sesso, alla stessa maniera, se a tutti e due basta una sveltina al mese, quella è intesa.

    Ecco perchè condivido ciò che dice Grazia. Se una coppia litiga spesso, certo, si può fare l’amore e per un poco tutto passa ma se ci si ricade spesso, non basterà più risolvere con il sesso le divergenze che portano a litigi frequenti. Il sesso è il cemento della coppia, ma occorrono anche i mattoni.

  • alessandro pellizzari, 21 Aprile 2014 @ 15:49

    Il sesso è una marcia in più quando la comunicazione toppa. Non voglio dire che sostituisce la comunicazione ci mancherebbe, ma quando si blocca, e i motivi possono essere mille, il sesso è l’olio che rimette in pista. Poi, più sereni, si ricomincia a parlare, forti anche del fatto che il linguaggio più profondo, quello che ha unito due estranei all’inizio della storia, funziona.

    Come vedi sono fra quelli che non pensa che il sesso non vuole pensieri. Anzi, li toglie

  • Grazia, 21 Aprile 2014 @ 15:45

    Non sono d’accordo su questo Alessandro, proprio per nulla: io non ho mai trovato soluzione ad un litigio in un rapporto sessuale, anche perché così rimane irrisolto il confronto sul motivo che ha dato origine al litigio.
    Per me il sesso è la parte gioiosa, appagante, giocosa, piacevole del rapporto di coppia…
    Anche io sono molto istintiva ma non ovvio mai la comunicazione per mancanza di tempo o “problemi logistici”!! Per me la comprensione con il mio compagno è la cosa primaria: tutto il resto può aspettare!!! Se c’è bisogno di confrontarsi, tutto il resto passa in secondo piano!!

  • alessandro pellizzari, 21 Aprile 2014 @ 15:32

    Verissimo. Ma la,comunicazione deve fare i conti con troppe cose a volte. Il tempo, i pensieri, la,stanchezza, le vicissitudini.

    Il sesso, se è forte ed è vero, in una coppia, oltrepassa anche queste difficoltà, anzi le bypassa e risolve.

    Quanti litigi finiscono in sesso, si sublimano nel sesso, e risolvono senza tante parole, o,quando le parole non bastano?

    Credo negli istinti primordiali, soprattutto nella coppia. Sono un cerebrale, un comunicatore,a doro parlare e confrontarmi ma… Quando si parla troppo e il linguaggio diventa meno comprensibile bisogna semplificare.

    E usare l’esperanto di tutti i linguaggi

  • Grazia, 21 Aprile 2014 @ 15:26

    In questo io sono anomala Pellizzari… le parole le cerco e le ricerco fino a che non ho la certezza di aver trovato il giusto modo per comunicare… il bacio alla fine, quando la comprensione è raggiunta e certa.

    Mi piace l’idea che l’amore e il sesso siano dialogo, ma possono esserlo solo quando la comunicazione del sé, che sta alla base del rapporto di coppia, è efficace… altrimenti sarebbe come parlare con un’estraneo, no?! Può anche essere piacevole e stimolante ma senza dubbio meno nutriente ed appagante.

  • alessandro pellizzari, 21 Aprile 2014 @ 15:17

    Supportare troppo a lungo diventa sopportare dear

  • alessandro pellizzari, 21 Aprile 2014 @ 15:16

    Certo che ci sono le diversità, è il sale del piacere di essere uomini e donne, cioè diversi per integrarsi, scoprirsi, conoscersi.

    Ma l’amore è come un lungo dialogo. Quando, per qualsiasi motivo, il dialogo si fa oscuro e meno capibile, occorre semplificare per arrivare al nocciolo della questione.

    E io trovo che il sesso sia un traduttore universale e istintivo, la sua forza sta proprio nella sua spontaneità.

    Quante volte non hai trovato le parole adatte e lo hai detto con il corpo, con un bacio anche solamente?

  • Grazia, 21 Aprile 2014 @ 15:12

    …devo bacchettarti su una cosa però: io ho scritto che il compagno dovrebbe SUPPORTARE non SOPPORTARE… ringrazia che Freud è fuori per la gita del lunedì pasquale!! ahahhah

  • Grazia, 21 Aprile 2014 @ 15:08

    Be’ Alessandro… ho parlato di tempi fisiologici in effetti, non di anni… Se il problema persiste per anni, è chiaro che il problema non è proprio della sfera sessuale e credo che sia il meno, quello… le domande da porsi sono altre, no?!

    Ancor di più se la comunicazione non è efficace: tu sai benissimo che la comunicazione è efficace solo quando è biunivoca. A volte le distorsioni o i vizi comunicativi sono un difetto del canale di comunicazione (ergo: ci si trova su due canali diversi, non necessariamente c’è la mala intenzione da parte dell’altro). E per comunicazione non possiamo intendere: io dico, l’altro non capisce o fa finta di non capire; semplicemente è necessario cercare una nuova via comunicativa, forse fatta di compromessi, ma che dia la possibilità di confrontarsi.

    Difficile parlarne in questi termini, una situazione del genere merita sicuramente un’analisi molto più profonda… le proporzioni possono essere anche diverse da una persona all’altra o da una coppia all’altra, no?!

    La mia non è una critica a quanto scrivi, ci mancherebbe, è proprio il desiderio di fornire il punto di vista femminile e ancor di più integrare la questione con le variabili che inevitabilmente condizionano la vita di coppia: le diversità, le difficoltà comunicative e anche i cambiamenti… che, ci piaccia o no, ci sono!

  • alessandro pellizzari, 21 Aprile 2014 @ 14:49

    Grazia, quello che dice è condivisibile, ma tu non metti in conto due fattori.

    Il primo è il tempo. Tu dici: il tuo compagno deve comprenderti e sopportarti affinché si superi il disagio e riprenda la spinta sessuale. Sono d’accordo.
    E se lo fa? E se lo fa per anni? Quanto deve aspettare perché il partner riprenda la spinta sessuale? Quanto il suo organismo, perché parliamo di gente sana giovane e attiva, dovrà aspettare?

    E se la comunicazione è a senso unico? Se tu comunichi, l’altro crede o fa finta di capire e non collabora? Quanto aspettare?

    Il sesso rimane una cartina di tornasole. È un linguaggio primordiale che non mente. Da lì parte tutto, lì spesso finisce tutto.

    Sesso, comunicazione, complicità, comprensione reciproca: certo, la coppia è fatta di tutto questo, in proporzione. Il sesso è la fetta più grande.

    Il sesso è il Dna della coppia

  • Grazia, 21 Aprile 2014 @ 14:39

    Mi hai fatto molto riflettere… Da un post come questo si evince chiaramente la differenza che esiste nella “consistenza” della concezione del sesso tra un uomo e una donna.
    Io sono una donna, per molti versi con una mentalità tendente a quella maschile, ma in un post come questo mi sorge una tristezza interna incredibile, quasi uno schiaffo emozionale. Sono d’accordo sul fatto che la sessualità nella coppia sia fondamentale. Sono d’accordo sul fatto che l’assenza sessuale da parte di uno dei due partner possa essere lo stimolo all’infedelta’. Non sono d’accordo sul fatto che se una coppia litiga sempre ma comunque fa sesso, sia preservata la possibilità di “ricostruire”. Lo schiaffo emozionale mi arriva proprio da questo: io credo che se la coppia è diventata tale, debba avere risorse costruttive equamente divise in tutte le sfaccettature emotive, non solo quella sessuale. E credo che rispetto, condivisione e comprensione siano molto più efficaci nel mantenere vivo un legame così profondo.
    Mi viene immediato considerare il discorso sull’infedeltà molto superficiale. Chiaro, è un’interpretazione femminile la mia! Quella di una donna che pensa che se allento la mia presenza sessuale per un periodo (più o meno lungo a seconda della motivazione) il mio compagno anziché comprendere e supportarmi affinché il mio stato di disagio trovi sollievo e riprenda anche in me la spinta sessuale “di un tempo”, si senta autorizzato a tradirmi per esigenza sessuale, mi risulta non difficile da comprendere ma decisamente estraneo al mio modo di intendere una coppia.
    Tu sai che non sono né bigotta, né tradizionalista!
    Quello che penso è che, quando una donna si trova fisiologicamente in un momento di calo del desiderio sessuale (motivi fisici o psicologici che siano) diventa controproducente “farle notare” troppo spesso questa sua “mancanza” e i comportamenti che possono aiutare una ripresa del desiderio sono ben altri, tutti però riconducibili ad una situazione necessaria (sine qua non): la comunicazione interna alla coppia. Io so che per un uomo è quasi impossibile capire le dinamiche mentali di una donna, almeno quanto per una donna è difficile spiegare ad un uomo cosa succede e perché, quando cala il desiderio. Ma la comunicazione è l’unico collante che mantiene stabili le basi per ricostruire un rapporto Pellizzari, non il sesso…
    Il sesso ha importanza basilare e fondamentale, sai come la penso e lo affermo con sicurezza, ma che sia la base su cui ricostruire un rapporto….. parliamone…. preferisco pensare che si possa ripartire in un rapporto che alla base tiene per altri motivi, e che poi si riaccenda il desiderio!!!

  • alessandro pellizzari, 21 Aprile 2014 @ 11:36

    Do ut des pigiama party. Le coppia non reagisce, non si crea occasioni rischia grosso.

  • Barbara Pivetta, 21 Aprile 2014 @ 11:31

    sono d’accordo al 110% con te! e penso che se le occasioni di intimita’ non ci sono, puo’ diventare divertente inventarle! noi abbiamo scoperto le gioie dei pigiama party: una volta inviti e soffri per una sera la bolgia, poi per contraccambio i tuoi pargoli partiranno per altri pigiama party! ehehehehhehe 😉

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