
Chi è l’amante di transizione? Esiste nella realtà dei matrimoni oggi?
Per amante di transizione intendo l’amante che traghetta un matrimonio in pericolo in “salvo” (almeno per un po’). Prima lo raccoglie quando ormai sembra compromesso, lo fa sopravvivere al meglio dando un grande sfogo al marito deluso e spesso arrabbiato, ma quando l’amante si propone di sostituire ciò che ha puntellato e salvato viene inesorabilmente buttata giù dalla torre.
Credo che essere un’amante di transizione sia lo spauracchio più grande di ogni amante: non a caso in counseling con me molte di voi, pur essendo affrante per essere state liquidate (non importa se da lui o costringendovi a prendere voi la decisione finale) e per averlo perduto, continuano sui seguenti tormentoni: ma lui adesso la riama? Ma io ho fatto in modo che loro si ritrovassero? Ho riparato io, e quindi salvato, il loro matrimonio? Dovevo continuare a fare la brava amante senza avanzare pretese e ce l’avrei fatta ad averlo tutto per me?
Prima di rispondere, una precisazione: l’amante di transizione è diversa dall’amante stampella, o meglio, ne è la versione estrema. L’amante stampella può durare in eterno o, perlomeno, molti anni, l’amante di transizione difficilmente dura più di uno-due anni. La differenza fondamentale è che l’amante stampella è una necessità dell’uomo che, senza di essa, deve fare ricorso a una nuova amante per vivere bene il suo pacchetto-puzzle famiglia-divertimento/emozioni/sesso/sogno, mentre l’amante di transizione è un ponte, un traghettatore della coppia sposata da una condizione di infelicità a una nuova condizione di autosufficienza, almeno per un po’.
L’amante di transizione è a breve-medio termine, l’amante stampella a medio-lungo.
L’amante di transizione è la tipica amante del primo tradimento maschile. Dopo anni di matrimonio, ormai soffocato dalla routine ma non conflittuale, l’uomo ha l’occasione di incontrare un’altra donna e, per la prima volta, trova il coraggio di materializzare un sogno ormai ricorrente: la scappatella.
Già perché tutto inizia all’insegna dell’amantato ludico, quello che si scopa senza un domani e si coglie l’attimo, solo il bello senza programmi (a meno che lui non sia un cialtrone entusiasta che promette un futuro radioso già dai primi mesi di frequentazione): il problema che non solo non dura, non solo voi vi innamorate complici i suoi occhi a cuore e i voli pindarici su un futuro da sogno, ma il baco strutturale c’è: la moglie è invincibile, il pacchetto famiglia indistruttibile.
E la moglie è invincibile perché chi sceglie un’amante di transizione (e non un’amante stampella, ripeto) è in crisi ma non abbastanza da non volerle bene, è in crisi e fa poco sesso ma lo fa e in fondo funziona, è in crisi ma non litiga tutti i giorni ed eccessivamente, è in crisi ma i due suono bravi genitori e hanno ancora tanti progetti in comune.
L’uomo di questo tipo si lamenta della moglie ma non eccessivamente: parla di troppi anni, di ruggine, di sesso noioso e rarefatto, non di arpie urlanti e guerra dei Roses. L’uomo di questo tipo è stanco ma non è stufo del suo matrimonio, ci sono ancora carte da giocare. Te ne accorgi sia da come ne parla (o non ne parla, altro indizio importante e significativo) sia dal fatto che non è mai il momento giusto per parlare di crisi a sua moglie, ma proprio perché vera crisi non c’è. È il tipico “separato in casa” all’insaputa del coniuge, è quello che rientra a casa e la bacia ancora, e la chiama ancora amore, ma a te non lo dice. È l’uomo sognatore che si fa un viaggio nell’amore futuro. A tue spese però.
Questo tipo di uomo trasforma quindi l’amante in un traghettatore che lo fa respirare, gli ridona gioia e orgasmi, comprensione e risate ma… Si tratta di un pieno di benzina, dura il tempo del viaggio che, come dicevo, non è mai più lungo di un anno, massimo due, ma sono eccezioni.
Ci sono state tantissime amanti di transizione che si sono rivelate tali durante il primo lockdown. Persone che erano per lui “indispensabili” solo il giorno prima della chiusura totale in casa e che sono state “sostituite” in pochi giorni dalla moglie. In fondo non erano più alla portata di mano per sfoghi sessuali, e scrivere troppi messaggi e fare telefonate frequenti esponevano il nostro uomo a rischi troppo alti. Ecco quindi sparizioni, liquidazioni, silenzi assordanti.
E qui torno alle vostre domande di counseling: ma lui adesso la riama? Ma io ho fatto in modo che loro si ritrovassero? Ho riparato io, e quindi salvato, il loro matrimonio? Dovevo continuare a fare la brava amante senza avanzare pretese e ce l’avrei fatta ad averlo tutto per me?
Nonostante la funzione dell’amante di transizione descritta la risposta a ognuna di queste domande è NO.
Perché solo il 10-20% di questi uomini, dopo l’amante di transizione, rifondano veramente la coppia originaria sull’amore vero e ritrovato. Gli altri diventano quasi tutti seriali, passando dalla prima amante di transizione a più amanti stampella. Perché il tradimento è una cosa così profonda nella coppia che non solo indica la lesione grave fra coniugi, ma è spesso non rimarginabile. Una strada senza ritorno 8 volte su 10. Tenendo conto che lui molte volte non è che liquida l’amante e torna scientemente dalla mogliettina, ma viene scoperto: e lì è difficile, a parte che per me, capire se rimane perché ha avuto un elettroshock dal quale si risveglia tutto amorevole o si tratta di fifa di perdere i beni in comune (e non parlo dei figli, quelli non si perdono mai, non lo dice la legge a tutela dei padri, lo dice la vita), quindi una scelta di convenienza mista a paura.
Ma che resti con la moglie convinto o meno, che faccia lo zerbino o meno, il suo matrimonio, salvo poche eccezioni, non viene salvato dall’amante di transizione, ma solo rianimato. Quasi tutti questi matrimoni, liquidata l’amante di transizione, prima o poi arrivano alla separazione o continuano a rimanere in piedi con la versione extra-large dell’amante di transizione, l’amante stampella.
La serialità è spesso il destino di chi rimane in una coppia finita che non riesce a ricostruire per motivi che non siano strumentali: pensate che moltissimi matrimoni stanno in piedi non per i figli, non per i soldi ma per quello che “dirà la gente”, i parenti, gli amici, l’entourage sociale che magari, già alle loro spalle, parlano di corna. Per certi versi siamo ancora un paese molto arretrato.
Dunque, occhio agli indizi che costruiscono, nella mente di un uomo, il profilo dell’amante di transizione, per non farsi inutili illusioni :
- Precisa che non lascerà mai la moglie, non importa perché o se è la solita roba dei figli e simili
- Non parla della moglie o poco, e quando ne parla dice che ci sono sì problemi ma in fondo va tutto bene
- Nonostante la vostra frequentazione e le meravigliose parole che ti dice i suoi progetti interni continuano nell’espansione: casa nuova, cane nuovo, vacanze nuove, persino figli nuovi (questi sono i peggiori: sono in fase di tradimento e pianificano un figlio… povero figlio)
- Sparisce nei weekend e feste comandate (telefonate e messaggi non valgono, vale il reale, non il virtuale)
- Non rischia niente o quasi per te: appuntamenti solo in fascia lavoro, niente notti o weekend fuori (quando è solo non città non vale; se grazie al lavoro fa una vita da single non vale; una notte una tantum non vale)
- Ti parla spesso dei progetti di famiglia e molto dei figli, manco fossero tuoi
- Se gli chiedi di parlare di crisi alla moglie non è mai il momento giusto
Se uno o più di questi indizi fanno già parte della vostra relazione frena quando lui sogna ad occhi aperti per non farti illusioni sul futuro e iniziare a pensare se non sia il caso che tu metta in atto una exit strategy da questo amantato, tenendo conto che più andrai avanti più ti innamorerai, e più sarà difficile mettere la parola fine a un prezzo in dolore accettabile.
Anche perché il lieto fine per l’amante di transizione non c’è, a meno che non sia lei a deciderlo unilateralmente, come scritto sopra.
Infatti queste storie di transizione finiscono in tre modi:
- Lui viene scoperto e ti abbandona perché, come ti aveva detto, la famiglia non l’avrebbe lasciata mai
- Tu a un certo punto gli chiederai di scegliere, perché avanti così non si può più andare, e lui non sceglierà. O meglio, sceglierà di stare in casa.
3. La tua funzione di amante di transizione ha un termine temporale. può finire per un Natale, perché ci sono le ennesime ferie, o anche perché la moglie ha drizzato le antenne e lui se la fa addosso
Fare l’amante di transizione funziona per l’amante stessa solo se è una vera scelta, consapevole dei limiti della storia, e il prezzo emotivo del non futuro non ha un costo ampiamente maggiore rispetto ai benefit che dà l’amantato, sempre se rimane principalmente ludico. Ma bisogna essere sincere con se stesse e si deve essere pronte, anche domani, a girarsi dall’altra parte. Senza troppi rimpianti.
Sincerely yours
Se vuoi sapere se sei un’amante di transizione contattami: anpellizzari@icloud.com
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