
L’incubo di ogni uomo sposato: che l’amante faccia outing. Stufa di aspettare lui, esausta dalle tante promesse, sta pensando: adesso con la moglie ci parlo io!
Intendiamoci: ti capisco, amica. Ma vorrei che tu riflettessi su delle cose che avrai già visto succedere, in questi casi. Non esistono regole generali, ogni storia è una storia a se stante, certo,ma alcune esperienze insegnano. E, soprattutto, chiediti: il tuo obiettivo qual è?
Informi la moglie per spingerlo a scegliere te
Attenta. Se sei arrivata a questo punto vuol dire che lui sta facendo il tira e molla da troppo tempo (anni? Succede, eccome!), e non è neanche arrivato a dire alla moglie, in tutto questo periodo, che ha un’altra. Peró ti ha sempre detto: domani glielo dico. E sai perché rimanda? Perché perderebbe la moglie. E perché tu non sei ancora (o forse non lo sarai mai) abbastanza importante da scalzarla. Quindi, se tu lanci la bomba, i casi sono tre: la moglie lo perdona (per amore, per soldi, per i figli, per paura della solitudine?) e gli impone di lasciarti. La moglie divorzia e lui ti odia perché l’hai messo nei casini. Infine lui viene con te, ma forse perché non ha più nessuno, visto che fino a oggi non ha neanche avuto il coraggio di parlare alla moglie. E tu sei sicura di volere un uomo così? E quante volte ancora dovrai decidere per lui? Ricorda che ci sono uomini sposati che raccontano di essere in crisi con la moglie e di vivere come estranei in casa, magari per i figli. Magari la crisi c’è, ma è segreta, cioè lui se la tiene per se, ovvero sei tu l’espressione della sua crisi. E a casa silenzio: è possibile che scopi addirittura ancora con la moglie, poco ma lo fa. In emergenza lo fa.
Informi la moglie per vendetta
Beh, in effetti la soddisfazione contingente può esserci. È come se avessi lanciato un missile in casa sua e stai assistendo tronfia al crollo della casa. Tutti morti. Moglie antagonista, lui, anche i figli (ricordatelo). E, dopo la breve soddisfazione della distruzione, morirai anche tu. Perché rimarrai sola e ti daranno anche della rovina-famiglie. E perché, come dice Platone, solo i morti hanno visto la fine delle guerre. O, se preferisci, muoia Sansone con tutti i filistei? Assomiglia a un suicidio.
Informi la moglie perché non sai più cosa fare
La disperazione può portare anche a questo. Ma se hai la forza di fare una mossa del genere, fai davvero l’unica cosa che potrebbe servire: lascialo. Sul serio. Convocalo, un’ultima cena. Congedalo con un bacio, niente sesso. E poi black out totale. Niente messaggi, telefonate. Sparisci. Se ti ama prenderà la sua decisione, ma basta con le parole, solo fatti. Arriverà in ritardo e tu avrai trovato un altro? Deve essere conscio di questo rischio che deve spronarlo a recuperare in un lampo tutto il tempo perduto. Non lo fa? Non lo avrebbe mai fatto, perché non ti ama abbastanza. E tutto questo dolore che provi adesso ti avrà preservato da un dolore più grande, quello del calvario dell’attesa di qualcosa che non avverrà mai. Ricorda però: la cosa funziona solo se il blackout è assoluto. A un uomo basta una telefonata per capire che sei lì che, nonostante tutto, lo stai ancora aspettando e non hai nessuno. Invece deve impazzire a pensare dove e con chi potresti essere. O non impazzire, ma allora è la prova che avevi ragione a lasciarlo.
Questi i miei modesti punti di vista, nati dalle mie riflessioni sul vissuto, letto, veduto e testimoniato. Ma andiamo su una vera testimonianza, che conta sicuramente più della mia umile opinione.
Io non l’ho fatto e ho vinto: la testimonianza di una ex-amante
Sono sta l’amante di un uomo per due anni. In tutto quel tempo non ho mai avuto la tentazione di chiamare l’altra. Mi sono sempre immaginata un incontro casuale con il mio lui e lei e mi sono chiesta come avrei reagito, ma non ho mai pensato di lanciare la bomba, neanche quando ho rischiato di rimanere incinta: avrei abortito, non si costringe un uomo a vivere con te dando alla luce un innocente potenzialmente infelice. Ma perché io non l’avrei mai chiamata? Perché lei non c’entrava nulla. Il responsabile era lui, solo lui. È come se, incontrandoli insieme, avessi preso a sberle lei: perché? Era lui, solo lui. Così, dopo due anni di attesa, l’ho lasciato. Ma per davvero. Lo amavo ancora in quel momento? Sì, ma una molla era scattata. Lo amavo ma ero delusa, consumata. E quindi avevo iniziato davvero a cambiare strada, a uscire e vedere gente, ad accorgermi degli uomini che mi guardavano, cosa che non avevo mai fatto prima quando lui mi lasciava temporaneamente per una “pausa di riflessione”. Io lo aspettavo a casa. Ci sentivamo, non uscivo, non avevo nessuno, e lui lo capiva in un istante, perché anche se non lo vedevo ci telefonavamo. L’ultima volta, invece, ero decisa. E alla fine l’ho lasciato davvero. Sono sparita. Irreperibile. Ha fatto il diavolo a quattro per un mese per sapere, per trovarmi, per cercare di recuperarmi. Non ho ceduto. Ha ceduto lui. E ora siamo sposati.
Chi ha ragione dunque? Questa amica che ha giocato una carta molto coraggiosa? E voi, ex amanti, che cosa avete fatto? E voi, confidenti delle amanti, che cosa fareste o avete consigliato di fare? Raccontateci.
Io credo che in amore, se è amore vero, vince chi fugge, non vince chi fa del male
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