
Un dubbio che assilla soprattutto LE amanti di lungo corso in perenne attesa della lui decisione è: forse se io mi separo per prima dando il buon esempio lui finalmente troverà la spinta per fare altrettanto, finalmente romperà gli indugi, finiranno tutti i tira e molla sul lasciare la moglie in questi anni di promesse tante ma passi avanti pochi o zero, e si separerà anche lui
Su questo argomento faccio con voi delle considerazioni che si basano come sempre sui dati delle vostre numerose testimonianze in questi anni, quella che chiamo la mia Epidemiologia di coppia. Questo è quello che dicono i dati, la realtà, e la mia esperienza di counseling dei sentimenti
Prima considerazione: ci si separa per se stessi, non per gli altri
Se hai un amante vuol dire che il tuo matrimonio è arrivato alla frutta. Il tradimento è infatti il termometro che misura la febbre di una malattia cronica coniugale, non la determina. Il 90% delle donne che tradiscono arriva al tradimento dopo anni di tentativi falliti per far ripartire la coppia. Falliti o perché la storia è finita consunta dal tempo e dalla routine (40% dei casi), o perché è nata sbagliata (il 20% delle persone che si sposano lo fanno decidendolo a tavolino per vari motivi pratici e comunque senza essere innamorati) o perché l’altro coniuge si è trasformato nel tempo, diventando una persona completamente diversa da quella che avevamo sposato (40% dei casi); per fare un esempio lui è diventato un uomo pantofolato distaccato zero empatico e tutto lavoro, lei è diventata madre si interessa solo ai figli e il sesso diventa un dovere coniugale. Detto questo, una volta che il tradimento/i o gli anni passati nell’inedia/limbo coniugale sono diventati un po’, occorrerebbe constatare il decesso avvenuto tempo prima, spesso molto tempo prima, di fronte al giudice. Per noi, per essere liberi di fare finalmente la nostra vita, e anche per i nostri figli, che dagli uomini sono sempre portati come causa di impedimento della separazione ma che spesso si rivelano poi i primi a dire “mamma, finalmente hai preso una decisione, noi sapevamo tutto da tempo”. Quindi ci si deve separare per noi, indipendentemente dall’amante o meno e da quello che fa o farà.
Seconda considerazione: un vero uomo deve dimostrare di saper decidere del suo futuro
Un uomo che dice alla sua amante “ma anche tu resti nel tuo matrimonio, perché non ti separi prima tu e poi io ti seguo” non è un uomo che si assume le responsabilità del suo futuro, quindi non è un partner raccomandabile adesso e per il futuro. Assomiglia molto a quello che dice “io spero che sia mia moglie a prendere la decisione, aspetto questo”, che è un’altra affermazione senzapallismo che delega ad altri una decisione così importante come l’amore e il futuro della coppia, pensateci quando vi dice che vi ama. Sono uomini che rischiate di ritrovarvi fra capo e collo come scarti della moglie se quest’ultima dovesse stufarsi veramente e veramente prendere la decisione lei. Uno scarto di un’altra che si presenta da voi non per libera e convinta scelta, ma per non rimanere solo e atterrare col culo al morbido. Attente poi a quelli che vengono cacciati di casa e dicono che sono loro ad aver deciso: prudenza, precauzioni e verifiche serie. In ogni caso, un uomo che vi dice “vai avanti tu” o vi rinfaccia di non prendere voi la decisone che dovrebbe prendere lui” è già uno da lasciare per ipoteca troppo onerosa come possibile partner futuro.
Terza considerazione: non esistono strategie per farlo muovere
In amore, e soprattutto fra amanti, non esistono strategie che portino un uomo a fare il passo se non lo vuole fare. La questione quindi non è “lui è un debole e quindi ha bisogno della spintarella per decidere”, e quindi se mi separo io alla fine decide anche lui; la questione è “mi ama al punto da scegliermi e fare la rivoluzione”? Non possiamo giustificare tutto con “ma lui è un debole, va accompagnato alla meta”, “ma lui è fatto così”: no care amica, se lui è fatto così è fatto male, non vi ama abbastanza. Un debole e ha bisogno di un vostro primo passo rischiate che sia anche un senza palle, e poi lui non faccia un bel nulla o, peggio, lo faccia poco convinto e poi torni dalla moglie dopo un po’ alla uomo boomerang (leggi qui). Se solo il 30% delle coppie di amanti diventa ufficiale entro i 3 anni di frequentazione la percentuale di chi lo fa “solo se si separa lei” sarà drammaticamente inferiore. Ma, ancora una volta, il difetto sta nel SOLO SE LO FA LEI. L’amore non si basa su accordi, ma su azioni spontanee e credibili e durature.
Quarta considerazione: il suo percorso con te
La volontà di un uomo di separarsi non si valuta in un singolo atto di forza, ma in un trend nel tempo, esattamente come l’anno scolastico: non si valutano solo gli ultimi voti, ma l’andamento nei quadrimestri e soprattutto il voto in condotta. L’uomo per il quale siete pronte a separarvi per dargli il buon esempio è uno che ha resistito a diversi Codici del silenzio no contact senza fare un passo avanti, ma limitandosi solo a nuove promesse e pianti di disperazione? Butta malissimo. Magari è stato già scoperto dalla moglie e se ne è rimasto a casa buonino? La sua grande occasione di separarsi e di chiarire definitivamente le cose l’ha avuta e l’ha butta nel cesso… con te, sai quanto gliene frega che ti separi. È quello che in questi tre anni e passa di amantato non è mai andato da un vero avvocato (l’amico gratis non conta) almeno a informarsi sul quanto costerebbe eccetera? Non ha mai cercato casa? Il vostro tempo insieme è fatto di poche sveltine, niente serate e weekend e milioni di telefonate e messaggi? I suoi figli hanno sempre bisogno del papà che gli metta il ciuccio in bocca anche a 16 anni? Non ha mai accettato di fare quella che io chiamo Road Map (leggi qui) o l’ha sempre tradita nel percorso verso la separazione? Una volta separate vi troverete da sole, il rischio rimane davvero alto.
Quinta considerazione: la gelosia non è sufficiente
Molte di voi mi dicono: ma se io poi sono libera lui farà il grande passo per paura che io lo sostituisca con un altro. Siamo di nuovo d’accapo: ma lui vi sceglie perché vi ama o perché non andiate a letto con un altro? Vi sceglie perché siete veramente la nuova donna della sua vita o vi vede come un qualcosa di sua proprietà, ma in condominio con la moglie? La moglie è l’auto di famiglia e voi siete la moto per fare le scorribande? E poi parliamoci chiaro: lo avete già provato quando lui è tornato e voi vi siete arrese dopo uno o più Codici del silenzio – allontanamenti – pause di riflessione; lui sa benissimo che siete innamorate di lui e che gli altri uomini non li vedete neanche. Tutte quelle chiamate e orbiting fatto mentre lo avevate messo in castigo o era tornato dalla moglie per riflettere sul da farsi (altra garanzia di non separazione) sono servite solo a prenotarsi il posto del ritorno e a controllare quanto foste ancora cotte di lui, ma per favore non chiamiamolo amore, è gelosia di possesso, marcatura del territorio.
Sesta considerazione: il finto altruista e la paura
Molti dei vostri uomini vi hanno fatto un certo discorsetto su vostro marito e sulla famiglia, quando vi hanno visto “troppo” innamorate e il vostro matrimonio vacillare più del solito. Così vi siete sentite dire “attenta, non facciamo colpi di testa, pensa ai tuoi figli”; oppure “tuo marito è un brav’uomo, cerca di essere serena, cerca di andarci d’accordo anche se non lo ami più”; oppure “io rispetto la tua famiglia, è una bella famiglia, diamo tempo al tempo”. Per questi finti altruisti il marito, ma anche il compagno convivente o il fidanzato storico sono delle polizze assicurative viventi che sapete a cosa servono? A essere sicuri che voi non vi separiate. Perché lui non vuole separarsi, voi siete la classica amante stampella.
Conclusioni
Separarsi per indurlo a fare il grande salto anche lui è una megacazzata che vi espone poi non tanto alla separazione in se stessa, che viste le vostre condizioni matrimoniali potrebbe anche essere matura, ma a farla per una persona che non se lo merita. Immaginatevi il the day after allo scoppio della bomba atomica in casa vostra. Lui che tentenna, si dilegua, più preoccupato di voi… La vostra autostima, il toccare con mano e nel peggiore dei modi che tutte le vostre speranze erano in mano a un ominicchio (ok arrivarci prima o poi, ma c’è modo e modo), i sensi di colpa, il senso di solitudine… Guardate, separarsi per indurre un uomo “titubante” a farlo anche lui è come sposarsi per sistemare la crisi di una coppia o fare un figlio per lo stesso motivo. Sarà un disastro. Sta a lui proporvi la separazione all’unisono se proprio volete, e comunque se è tanto infelice con la moglie, siete insieme da anni, siete il suo decantato amore, non è neanche la prima volta che tradisce… dovrebbe essere già fuori di casa per se stesso da un po’. Come mai non lo è? Per favore, non rispondetemi “poverino, lo fa per i figli”…
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