amante

Ci voleva un viaggio in crociera per avere la prova provata che avere un’amante è possibile, ma devi sapere che c’è la matematica certezza che ti beccheranno con lei/lui. Ora ho le prove scientifiche.

Perché ci sono delle cose incomprensibili nella vita reale che però, statisticamente, portano con certezza allo stesso risultato. Qualche esempio? Lavare l’auto provoca piogge più o meno intense, ma comunque sufficienti a distruggere il lavoro dell’autolavaggio. Essere in autostrada e dire “ci è andata bene, non c’è traffico” assicura almeno un’ora di coda al casello. Una donna che ti chiede se sei pronto per uscire dà la matematica certezza che tu sei pronto, apri la porta, ma la richiuderai per almeno altri 16 minuti (sì 16, li ho contati, questa è scienza, non fantascienza) in attesa che Lei sia pronta. Lasci il telefono sulla scrivania e ti allontani? Squillerà alla massima distanza: se lo porti in tasca nessuno chiamerà.

Avere l’amante rientra in questa casistica insondabile: non importa dove andrete, non importa quanto lontano, in che ora, in che posto nascosto… Prima o poi incontrerete qualcuno che conoscete, che conosce il vostro partner ufficiale e che potrà… parlare! Credetemi, è solo questione di tempo, e non prendetevela con me toccando il ferro del mondo, è la scienza della statistica che lo dice.

La prova definitiva l’ho avuta, come dicevo, in crociera, nelle recenti vacanze. Immaginatevi una nave città di undici piani, che trasporta 3000 persone. Immaginatevi i cinque ristoranti, le centinaia di tavoli. Ecco: ci sediamo al tavolo assegnato per cena, tavolo da 9. Noi 5, altri 4 estranei. Si chiacchiera per cortesia e perché l’etichetta vacanza lo vuole. Bene: lei, quella signora bionda seduta accanto a te, scopri che è l’infermiera dello zio di tua moglie che vive in Val di Susa.

E chi se e frega direte voi, l’infermiera mica è la tua amante o quella dello zio! Non siate superficiali… Il fatto che una infermiera mai vista curi uno zio visto una volta in vita tua perché sperduto nelle valli della Tav è la prova che non importa tu sia in mezzo al mare e su una città galleggiante, perché qualcuno che conosci ti troverà. E lì bisogna vedere con chi sei…

La verità è che gli amanti attirano come calamite parenti e conoscenti e collaterali: anche sulla Luna. Anche in un campo di battaglia. Come lavare l’auto attira la pioggia. O la partita in tv attira le domande della tua partner, quelle che può farti anche due ore dopo.

Certo, uno che va in crociera con l’amante rischia: per quanto grande, la nave è un piccolo paese. Ok, vero. Allora ecco la prova numero due: calcoli nella tua testa le città e i luoghi a rischio parenti/conoscenti. Individui la città ideale. Parti con l’amante e giri per la città sconosciuta. Giri l’angolo ed ecco la migliore amica di tua madre, lì, nel centro di Mantova. Noooooo. Sì invece. Avrebbe potuto essere ovunque, invece è lì. Perché essendo un collaterale, era attratta come una calamita dalla presenza della tua amica.

Non siete convinti? Fate la prova ristorante, luogo di perdizione classico. Ne avete scelto uno fuori mano per i milanesi. Avete scelto una serata negazione del ristorante, il lunedì. Avete scelto un orario balordo, le 22,30, quando entrando potete vedere tutti ormai al loro posto e fare un veloce dietro front o, siccome siete in provincia, siete gli ultimi ad arrivare. Vi siete appena seduti, calmati, state per allungare le mani sotto il tavolo verso di lei quando alle spalle una voce: ciao, cosa ci fai qui? Un amica, una zia, il cugino, scegliete voi: è lì, appena arrivato, non con l’amante, ma con un codazzo di parenti vari o colleghi del cena tardi.

Qualcuno dirà: non mi hanno mai beccato. Siete l’eccezione che conferma la regola e, toccatevi pure, mai dire mai. Perché la scienza dell’amantato prevede almeno una flagranza di reato (o fragranza, se preferite le brioches) e quindi il mio consiglio è:

1. siate fedeli sempre
2. fatevi un’amante sepolcrale: è quella che accetta di vivere la vostra storia chiusi in un appartamento con pizza da asporto e tende tirate (non si sa mai, un amico potrebbe aver comprato l’appartamento di fronte)
3. uscite ma con un alibi perfetto: lui lei collega capo lavoro trovate qualcosa già pronto, mai improvvisare
4. praticate la castità
5. praticate l’onanismo
6. sperate che il conoscente sia anche lui lì con l’amante, perché varrà il codice del silenzio

Non ridete, è un dramma lavare l’auto e correre a metterla nel box per sapere che comunque, quella nuvola, vi aspetta al varco

Sincerely yours

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7Commenti

  • Lei, 1 Settembre 2016 @ 10:40 Rispondi

    Dal nord ci siamo spostati a Roma 2 giorni (lui ha detto di essere a un corso di formazione io a un convegno, che di fatto c’era per cui conoscevo un sacco di partecipanti), mangiato in giro, visitato tutto, sempre abbracciati, mano nella mano…zero conoscenti…
    A fine settembre faremo 2 giorni al mare, in una località vicinissima ad un’altra dove ci sono miei conoscenti (sempre per trovarmi l’alibi), speriamo in bene!!!!!
    A novembre andremo a un concerto in una città vicina, lì forse qualche rischio lo corriamo….vedremo….
    Una volta al mese andiamo in una casa tutta per noi..
    Prima si passa a prendere le pizze, io resto in macchina….ceniamo in giardino e poi andiamo dentro…
    Lì siamo tranquilli che non ci conosce nessuno…

    Concerti cinema cene, se non si sta abbracciati e non ci si bacia si può passare per semplici amici, che male c’è????

  • Stefano, 8 Settembre 2014 @ 11:12 Rispondi

    Posso garantire la veridicità di quanto scrivi: 1986 (era pre internet e diavolerie varie), mi trovo ad Hong Kong (allora ci andava 1 su un milione), mi trovo a cena con ragazza conosciuta localmente (all’epoca non ero sposato) quando una ragazza si alza da un tavolo e mi dice: ma tu non sei Stefano? Io ero la migliore amica di tua sorella! Ti ho visto che avevi 10 anni!! Ora lavor qui per una banca…
    giorno ho capito che ovunque tu ti possa nascondere, sarai beccato.

    • alessandro pellizzari, 8 Settembre 2014 @ 11:25 Rispondi

      Ah ah ah fino a Hong Kong !

  • Serena, 8 Settembre 2014 @ 10:55 Rispondi

    Quanta fatica comporta…. se solo fossimo più aperti ci divertiremmo tutti di più! Capiscccc’a mme 😉

    • alessandro pellizzari, 8 Settembre 2014 @ 10:58 Rispondi

      Tu inneggia la coppia aperta giusto? Leggiti anche il mio posto sulla zoccola etica. Ma la stragrande maggioranza preferisce sotterfugi e bugia

  • Gianna, 3 Settembre 2014 @ 20:16 Rispondi

    il luogo dove becchi al 100% gli amanti è l’aeroporto. Ho incontrato al gate amici o amiche imbarazzati con l’amante, ma per evitare problemi ho chiesto se alle cene con i partner ufficiali potevo di dire che ci eravamo incontrati o era meglio evitare.
    Avere l’amante è un secondo lavoro, stuzzicante, ma molto stressante.
    AI miei tempi era tutto più facile, “la coppia aperta” consentiva più fidanzati, tutti pari, a volte amici. Una specie di harem moderno dove spesso era la donna a scegliere. Ora alcune ragazzine invece che difendere la libertà conquistata dalle loro mamme o addirittura nonne, perdono il tempo a precisare che non sono femministe.

    • Ariel, 6 Luglio 2019 @ 22:33 Rispondi

      Insomma, Caro Alessandro
      Non se sono io che stasera sto ridanciana ,ma no non sono io sei tu che più ti leggo e più mi piace leggerti e rido quanto ho riso anche qui ,morta

      Non ho avuto nessuna esperienza in merito,però è verissimo il principio base che si estende giusto a diverse situazioni come lavaggio macchina ,bellissimo il tuo esempio partita di calcio in tv e le domande di lei ah ah ah

      O comunque pure il cellulare verissimo!!! Ah ah
      Se te lo dimentichi a casa quanto torni ti ha chiamato il mondo
      Se ce lo hai appresso nessuno

      Ma tutti i tuoi esempi potrebbero in effetti rappresentare la legge di Murphy.

      Grazie perché ti rileggo subito
      Sei divertente nella tua verità così ben scritta e descritta!

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