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Anche le coppie più durature e felici vanno messe al riparo dalla ruggine. La ruggine, capace di distruggere il metallo più saldo dell’amore più solido, è costituita da quelle piccole-grandi incomprensioni, quei cali di sensibilità nei confronti dell’altro che, nel tempo ripetuti e mai risolti, spezzano il cuore.

Parliamo di coppie solide e di lungo corso, che sembrano non avere punti deboli ma ne hanno uno grossissimo: la presunzione dell’intangibilità.

Perché la routine di lungo corso regala sicurezze che, se da un lato producono serenità, dall’altro possono produrre cecità e sordità pericolose.

Certo, vivere insieme anni o decenni comporta un innumerevole quantità di scazzi, è normale… Ma quando questi diventano ruggine?

Quando l’incomprensione, per quanto piccola ma che produce delusione e rancore, viene seppellita dal silenzio di una smorfia, e non viene invece sviscerata, discussa, esorcizzata anche da una litigata.

La perdita di sensibilità nei confronti dell’altro, poi, è anche peggio dell’incomprensione dettata dalla distrazione o dalla superficialità della routine.

Diventare meno sensibili ai bisogni, anche piccoli, dell’altro, corrode ancora di più. Perché chi subisce queste insensibilità fa subito il paragone con il passato, quando bastava uno sguardo di lei per capirla e soccorrerla, rimediare, grattare via la ruggine.

E invece la grande sicurezza di certe coppie fa cadere nella trappola del silenzio. Invece di fermarsi su quel dettaglio negativo e sviscerarlo confrontandosi, si preferisce glissare per la “pace familiare” o, semplicemente, perché in quel momento non si ha voglia di rotture di balle.

E così la ruggine attecchisce e, incomprensione dopo incomprensione, arriva al cuore del metallo, disgregandolo in un colpo solo. E la coppia, il legame, si spezzano con un rumore secco.

Ciò può accadere anche unilateralmente. Uno dei due partner ha mantenuto lo stesso livello d’empatia per l’altro, che invece ne ha perso almeno una parte. Figli, carriera, problemi, routine, stanchezza possono aver creato, anche solo in uno dei due, quella fessura nel metallo nella quale si nasconderà, crescendo, la ruggine.

Il sesso, ancora una volta, può essere la spia della corrosione. I silenzi sofferti di chi subisce incomprensioni e mancanza di sensibilità si traducono spesso in tristezza o sordo rancore, che tutto fanno tranne che lubrificare stanze accoglienti o erigere solidi palazzi. Ed ecco che si scopa di meno, molto di meno. Perdendo così il linguaggio più istintuale ed efficace per la coppia, quello che riesce a ricucire quando le parole non bastano.

Che fare? Imporsi di parlare, fermarsi ad affrontare anche il più piccolo screzio per scioglierlo subito, anche a costo di litigare.

Chi ha figli sa che uno dei segreti della loro educazione in serenità è quello di cogliere e affrontare, discutendone, ogni microvarazione nella densità dell’aria, ogni fremito nella Forza. È un compito pesante ma, anche se non ne abbiamo voglia, dobbiamo farlo. E così funziona nella coppia, non importa quanto datata e solida sia.

Altrimenti il silenzio reiterato, non il litigio, si trasforma da rancore in menefreghismo. E così, uno dei due, o tutti e due, iniziano a togliere spazio all’altro, perché “tanto non capisce”. E quello spazio, spesso, produce segreti. Segreti non condivisi. Segreti pericolosi.

Il silenzio, nella coppia, non è d’oro, è ruggine.

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4Commenti

  • Ariel, 21 Novembre 2020 @ 14:17

    Si confermo
    @CaroAlessandro
    Leggerti è sempre un piacere ritrovarmi tra queste tue pagine
    Mi sento come incastrata nella tela Di Chagall
    Stare anche un poco nel tuo quadro ,il tuo scrivere che ripeto quando la penna sti scorre così nell tuo lasciarti andare spontaneo nelle tue emozioni

    Rileggerti qui oggi a distanza di tempo mi accorgo di quanto riesca ad apprezzare questo tuo moto spontaneo di scrittura

    Perché qui traspare la tua cara emotività prevalente ecco che arrivi dentro e sfondi qualunque porta segreta che il lettore possa avere in sé semplicemente come per ogni essere umano possiede i propri muri sofferti

    Così confermo anche il mio commento di allora e sicuro sono e resto così fedele a me stessa al cercare di essere libera sempre meglio e di più

    E quanto sta vero che se si tiene a una persona occorre comunicare senza paura dei propri limiti perché le vere sensazioni non conoscono muri
    E se espresse riportano quella pace che scioglie qualunque ruggine

    Il non aspettare mai domani per potersi esprimere chiarire dire sentire che sono solo tutti motivi della propria difficoltà di evoluzione di un preciso momento e che insieme invece si possono fare così scoprire delle luci nascoste così incantevoli da spostare le rocce nel proprio acquario

    E nuotare insieme a-mare aperto!

  • Ariel, 26 Febbraio 2019 @ 00:27

    Verissimo Alessandro.
    Credo proprio che il mio matrimonio avesse acquisito nel tempo l’equilibrio proprio dato dal numero impressionante di litigi e discussioni che avevamo entrambi

    Difficile è stato almeno per noi non essere troppo menosi quello che tu hai chiamato la rottura di balle col discutere su tante cose pure nel quotidiano ,
    Però questa costanza ha sempre riportato l’asse in equilibrio
    In tanti anni mai abbiamo spento la luce prima di dormire
    In un conflitto tra noi,magari si facevano le 4 di notte pure a discutere,ma poi pace nel Sesso abbracciarsi e sentirci uniti
    Magari stremati ,ma uniti sempre.

    Credo che la impulsività mia abbia contribuito a indirizzare mio Caro Marito verso al concreto ” eh no questo non funziona così mo ne parliamo ,e no dopo,adesso”
    Grande rompicoglioni sono stata ,eppure lui capiva ci si ritrovava
    Sicuro con me non mi ha mai trovato col non detto o rancore o recriminare ,non è degli impulsivi che una volta che si è chiarito
    È come se non sia successo mai ,pagina bianca nuova ed è questo che lui apprezzava moltissimo di me e che gli riusciva ,povero,
    Ad accettare le mie menate discutere precisare ecc.
    Ormai capiva che era meglio farlo subito .

    Come sai almeno da qui per scrittura sto selvaggia ribelle e tendo a scappare ecco questa cosa pure ha sempre tenuto all’erta mio Caro Marito,il fatto che non avevo questa paura ,nessuno poteva costringermi farmi stare stretta prigioniera,
    Non temevo io di perderlo mai ,lui si ,temeva di perdermi
    Un equilibrio perfetto nella dinamica maschio cacciatore femmina preda ,ma con le palle lei , che sceglie lei di aprirsi al suo Uomo.

    Bello ,bellissimo viaggio il matrimonio,una incognita sempre ogni giorno ritrovarsi per dirsi ,anche oggi ti sposo,domani chissà …

    Leggerti sempre un vero piacere Alessandro ,
    Grazie!

  • alessandro pellizzari, 2 Agosto 2015 @ 07:10

    Grazie Marco

  • Marco, 2 Agosto 2015 @ 07:09

    La corrosione è sicuramente un elemento da non sottovalutare in una coppia per il wellbeing. Ottimo articolo.

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