
Quanto sesso bisogna fare per essere felici? È la domanda che si sono posti alcuni ricercatori, rilanciata poi su Facebook dal sessuologo Marco Rossi.
La risposta? L’ideale è farlo una volta alla settimana, tenendo conto che la stragrande maggioranza delle coppie, per il resto dei giorni, è stracotta alla sera causa figli, lavoro, pensieri. Insomma, dovremmo essere tutti americani, che notoriamente lo fanno nel weekend, o almeno così pare.
Il dottor Rossi però propenderebbe per due volte: fa bene al sistema immunitario, afferma il sessuologo; l’esercizio sviluppa l’organo, direbbe mio padre.
Sempre rimanendo sulle coppie di una certa durata, cioè consolidate, una alla settimana mi sembra troppo poco, due sufficienti, tre direi numero perfetto. Il maschio ha così il tempo, soprattutto dopo una certa età, di mettere il suo “telefonino” (Plus o meno che sia) in ricarica.
Ma questa is my personal opinion, che lo farei ogni giorno e magari, se il contesto lo permette e la signora ha un effetto Viagra, più volte al giorno.
Non ridete: è possibile anche dopo i 50, anzi, a dispetto della crisi dei cinquant’anni molti uomini si ritrovano a gestire a quest’età nuove tenzoni con donne più giovani che cercano un compagno “maturo”, e in quelle occasioni scoprono felicemente di essere all’altezza (se non superiori per certe prestazioni e fantasie) ai più giovani.
A proposito: mi viene in mente la storia dei due tori in cima alla collina, uno giovane e uno “anziano”. Vedono che a valle c’è una mandria di mucche e il giovane esclama: eccole, corriamo e facciamocene 4 o 5! E il toro anziano risponde: no, andiamo giù con calma e ce le facciamo tutte.
Quindi, scienza a parte, tutto dipende dai propri ormoni, dalla propria voglia e propensione al sesso e dagli stimoli che la coppia si trasmette.
E i single, separati e compagnia bella? Dalla mia personale statistica di storie raccontate da varie ma numerose fonti, le giovani donne non sono così legate a una frequenza alta, tranne i casi di amazzoni cacciatrici che fanno sesso spesso e volentieri con più partner. In media assomigliano alla coppia ideale per gli scienziati, con una-due volte alla settimana.
Però si dividono in due categorie: quelle felici di questo e quelle che lo farebbero di più, ma stanno con un bello addormentato. Sono queste le donne che poi vanno a cercare una compensazione al di fuori della coppia, che poi spesso trovano. Le più giovani allora si tengono il “fidanzato enciclopedia”, bello da mostrare e base sicura da tenere (leggi qui) ma scopano in giro più spesso, mentre le over 40 sono in genere le più esigenti in materia di sesso, e hanno frequenze che si collocano sopra la media del due a settimana.
E le over 50? Tutte a gridare aiuto aiuto la menopausa tomba del sesso? Non direi. Dipende dal carattere. Ci sono quelle che si “ingrigiscono” all’idea della fine di un’era non accorgendosi che, biologicamente ed esteticamente, molte donne che si sanno tenere in forma sono in realtà delle splendide quarantenni e che, in questi casi, bisogna togliere 10 anni non solo all’età anagrafica ma anche al look e alla voglia di fare sesso (leggi qui cosa ho scritto sulle over40). E quindi hanno spesso un’ottima vita sociale, molti amanti e sono molto ricercate anche dai più giovani. Sono le over 40-50 che lo fanno di più e meglio.
Dopo aver fatto questo escursus su quanto si fa per essere felici la domanda è: ma quella volta che lo fai, buona la prima o è meglio abundare quam deficere, cioè farne due (la famosa doppietta di una volta descritta nel tariffario della foto, che oggi, nell’era you porn, ha assunto un nuovo significato più hard – della serie due amici in una volta) o più?
Alla domanda sulla mia pagina di Facebook e soprattutto in chat privata (come al solito, è quello il vero confessionale dei miei followers e amici) si è levato un solo grido: una ma fatta bene!
E qui, spesso, casca l’asino. Fatta bene… sono le donne a sottolinearlo. E sapete perché? Perché a loro piace duro e che duri, come si diceva ai miei tempi (un mio caro amico parmense dice: puoi anche avercelo normale di dimensioni, l’importante che sia “faticatore”). Perché il problema numero uno è proprio la durata di lui. Pochi minuti, se va bene, si lamentano in tante.
O addirittura non avviene l’alzabandiera, e qualcuno ha anche il coraggio di dire “perché sei troppo bella”, qualche eiaculatore formula uno addirittura è arrivato ad accusare lei di non essere capace. Quelli che danno la colpa alle donne delle proprie defaillances li disprezzo: ma andate dal medico e prendetevi una pillola piuttosto!
Il problema è che molte donne tollerano a malincuore il buona la prima ma troppo veloce e o tirano avanti così dispensando troppi orgasmi finti (mentre uno, anche se simulato – ma bene! – può essere anche un bel regalo e darci grande soddisfazione, vai a leggere clikkando qui). Male: date la sveglia al vostro uomo. Non poche invece preferiscono trovarne di più durevoli e appaganti, e non mi sento di criticare, soprattutto se l’uomo che ha provocato la situazione dorme e la donne ha uno spirito giovane e sano sessualmente.
La maggiornaza di voi mi ha poi risposto che un ideale rapporto sessuale dura circa un’ora, con una buona dose di preliminari e un rapporto che si prolunga per almeno 20-30 minuti in varie posizioni, con più orgasmi per lei (grazie anche ai preliminari) e un gran finale per lui.
Personalmente credo che l’unica cosa che conta nella qualità del rapporto sessuale felice sia il piacere di lei. Un uomo deve essere in grado di aspettare che lei abbia il suo piacere, più volte. E questo è raggiungibile anche perché non solo l’orgasmo di lei è ripetibile, ma anche quello di lui, e non è vero che l’età fa la differenza, l’eccitazione e la forma fisica (pancia e alcol non aiutano mai la virilità) fanno la differenza.
Ma che si faccia una, due o tre di seguito quello che conta non è neanche la durata della scopata in se stessa, ma quanto gode e ha goduto lei. E’ l’orgasmo femminile che deve comandare, E’ l’orgasmo femminile che dà il metro della felicità di coppia.
Buona serata a tutte… e ai rispettivi.
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