Ognuno di noi ha i suoi orizzonti: io vorrei veder crescere felici i miei figli. Ma ho imparato in questi giorni che gli orizzonti possono essere grandi anche se piccoli e a breve termine.
Un uomo di 56 anni, un atleta, spera di entrare finalmente in unità spinale dopo mesi di intensiva, per poter forse recuperare piccoli grandi movimenti.
Un’anziana zia guarda suo figlio handicappato e spera che l’operazione le permetta forse di trascorrere un ultimo Natale insieme.
Un nonna stanca guarda con serenità i suoi tre nipoti consapevole che sono gli ultimi sguardi, ma in fondo il Signore ha voluto così. È così sia.
Siamo fortunati noi che oggi possiamo lanciare degli sguardi lontani sull’orizzonte. Anche se avvolti dalle lacrime
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