Sbagli quando cerchi di spiegarti, secondo i tuoi canoni di correttezza e morale, i suoi comportamenti dopo che si è fatto lasciare o ti ha lasciato.

Voi siete sincere lui è un bugiardo: voi siete innamorate lui “non abbastanza”.

Dunque l’assunto “Io non lo farei mai” non vale applicato a lui. Inutile. Un ladro sa già che non si ruba, inutile spiegarglielo

Ne parlo in questa diretta: buona visione!

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33Commenti

  • Ariel, 6 Novembre 2020 @ 12:49 Rispondi

    Si ,certo non voglio dire che non eravamo innamorate al inizio e cioè prima che il tempo passato a subire le cialtronate evidenti comportamenti di vere prese in giro del fare promesse sobillline condite di castelli fiabeschi improvvisazioni del Mago Merlino Impostore del vero volto della minimo mediocrità dannosa da Cialtrone

    Ecco come autentico sentimento di Amore che si prova e che si continua a sentire NONOSTANTE i chiari abusi subiti ecco che è lì che si infila la dipendenza affettiva facendo continuare sentire un amore che però non è più dal momento che un essere equilibrio di propria autostima non si fa ferire nella propria Dignità di persona e Donna

    Ecco che quindi non va confusa la percezione del Amore che REGGE LA REALTÀ SOLO IN PRESENZA DI ARECIPROCO MINIMO RISPETTO!!!

    La violenza psicologica e abuso delle fragilità altrui non sta sempre nella patologia ma in altre concause date ad esempio dal cambiamento progressivo negativo nella popolazione dove la Asticella del essere aggressivi abusanti traditori di qualunque persona
    Non avere e dare più valore prioritario ad esempio al incontro nella realtà vera ma fare solo principale affidamento a ciò che resta comunicazione virtuale pur se già ci sta in effetti una relazione nel reale ,ma dopo a
    Primo problema ecco che vediamo che contano le Sole virtuali parole parole tutte solo che parole

    Ecco che quindi la dipendenza affettiva non è poi sempre così evidente proprio perché si associa erroneamente soltanto alla presenza di una patologia vuoi di entrambi

    Magari fosse solo circoscritta così

    Amare è reciprocità e sicuro pur in difficoltà di tempo che scorre prima di quagliare ciò che conta è non aver MAI SUBITO un solo torto un solo pianto solo perché lui stava in silenzio subito dopo aver fatto il Principe dal xxxzo azzurro!!!!!!!

    Ecco che infatti che contano sono i comportamenti durante il tempo in cui lei aspetta

    Quelli prima rendono davvero affidabile il proprio amore o non è forse più che dimostrata la dipendenza affettiva ????

    “Se mi tratti male e sto sana ti mando affan…”

    Se passa il tempo ma mai e sottolineo MAI ho versato lacrime perché sei stato limpido onesto mi hai rassicurata con fatti concreti
    Allora certo che è Amore ,ma Reciproco!!!!!

  • Ariel, 4 Novembre 2020 @ 02:01 Rispondi

    In ogni caso tutte
    Dipendenti affettive
    @Cossora
    Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia

    Non è che essere orgogliose è meglio che essere lamentose
    Il meglio è curarsi e
    Essere davvero libere!!!
    Da qualunque Cialtrone!!!

    • alessandro pellizzari, 4 Novembre 2020 @ 10:49 Rispondi

      Essere innamorati non significa essere malati, anche se l’altro non corrisponde o bara. Non ospedalizziamo l’amore se non nei casi di chiara dipendenza, e non è difficile acclararli.

  • Elisabetta, 15 Ottobre 2020 @ 07:32 Rispondi

    Ciao @Nina, grazie ♥️,
    sto bene, a parte l’ansia che è a livelli alti.
    Al momento sono ancora single e credo che lo sarò ancora a lungo.
    Ti leggo sempre, sei una gran bella persona, hai voluto condividere con noi cose davvero intime ed a volte imbarazzanti (i di lui fenomeni paranormali).
    Fai bene a farlo, buttare fuori serve a fare spazio.
    Un abbraccio @Nina bella, a presto.

  • Nina, 14 Ottobre 2020 @ 23:48 Rispondi

    @elisabetta bello che tu sia ricomparsa..come va???

  • Stella2, 14 Ottobre 2020 @ 22:27 Rispondi

    Penso che la proiezione di ideali su di lui (parlo in generale) sia dovuto dall’innamoramento (qualsiasi innamorato/a all’inizio di una relazione idealizza l’amato/a) e dal fatto che la nostra idealizzazione, il nostro film non venga mai “calato” nella realtà… ovvero, in quanto amanti facciamo fatica a vivere la quotidianità con loro (se non in alcuni casi, come durante weekend romantici, serate e nottate insieme, ecc. però si tratta sempre di momenti circoscritti nel tempo e quindi non li si può paragonare a momenti di quotidianità di una relazione normale). Quando si trasformano in Hyde allora abbiamo la rivelazione di tutti i difetti e li vediamo calati nella realtà più brutale che esista. Dico questo perché non ci dobbiamo colpevolizzare se li abbiamo idealizzati un po’ troppo, insomma c’erano tutti i presupposti per farlo. L’importante è aprire gli occhi. Io ho sempre visto i suoi limiti e difetti, mi aveva anche messo in guardia all’inizio… però li ho accolti e considerati parte integrante della sua persona. Non ho voluto vedere però il difetto più grande (mio enorme errore): la sua debolezza. Pensavo fosse un uomo alfa, ma è solo beta, gamma… omega.

  • Stella2, 14 Ottobre 2020 @ 22:17 Rispondi

    @Dispersa, mi sembra sia davvero un bambino viziato! Ma vuole fare quello che non ti calcola, perché non accogli a braccia aperte il suo provarci?? È stato forse esplicito negli ultimi tempi e tu l’hai rifiutato?

  • Crocus, 12 Ottobre 2020 @ 11:55 Rispondi

    @Outlier e meno male che alla fine abbiamo aperto gli occhi! E meno male che abbiamo un cervello pensante. Non si può mica vivere per sempre così, credendo allo schifo che ci raccontano. Ne usciremo vincitrici! ❤️

  • Outlier, 12 Ottobre 2020 @ 09:13 Rispondi

    @Crocus anche a me diceva che pensavo. Il fatto è che noi siamo sentimentali e quando non vediamo che dall’altra parte c’è un minimo di ritorno simile al nostro, iniziamo a pensare. E facciamo bene perché così sbattiamo la porta in faccia a noi stessi e iniziamo ad aprire gli occhi.
    Io mi dico se in tutto quel tempo vedevo un santo in paradiso anziché lui. Mah. Sicuro è che anche io mi facevo i film con un finale di merda però.

  • Crocus, 12 Ottobre 2020 @ 08:33 Rispondi

    @Dispersa, sai che anche a me diceva che penso troppo? Beh per forza, se ogni giorno vedo delle cose che non mi tornano, devo necessariamente tenere la sostanza grigia attiva per capire come diamine ragioni. Alla fine avevo ragione io, mi ha presa in giro. Stop. Se solo mi fossi fidata un po’ di più di tutti quei pensieri che facevo.

  • Crocus, 12 Ottobre 2020 @ 08:30 Rispondi

    @Elisabetta, che bella cosa che mi hai detto, grazie <3! No, io non me ne accorgo ma mi fa piacere che si percepisca un cambiamento (me lo dice anche lo psicologo ogni settimana). Ciò che scrivi è tanto tanto vero e credo che sia “l’errore” che molte di noi hanno commesso ossia idealizzarlo e pensare che come lui nessuno mai. Sai, nel mio caso spesso penso che se lo avessi conosciuto fuori da qualche parte forse non lo avrei minimamente considerato. Avendolo conosciuto in ufficio, dove ho avuto modo di vedere come si pone ecc (ma sempre lavorativamente parlando alla fine) ho probabilmente mischiato nella mia testa le cose e l’ho pensato come un uomo strepitoso. Poi gira rigira ho capito che sul lavoro era impeccabile ma al livello personale è totalmente un incapace e visto come ha gestito la nostra relazione, direi anche che sia un grandissimo stronzo bugiardo approfittatore.
    “Ovvero proiettavo su di lui meriti che non aveva e io me ne stavo lì a guardarmi il film che io stessa avevo prodotto e diretto, perché alla fine preferivo credere alla mia fantasia che alla realtà di essermi sbagliata.” Questo è il perfetto riassunto di tutto. Un abbraccio!

  • Elisabetta, 11 Ottobre 2020 @ 11:20 Rispondi

    @Agnese e @Crocus, (che da quando sei qui sbocci ogni giorno, e lo sai vero?),
    nel mio caso l’incapacità di ammettere razionalmente (perché inconsciamente già lo sapevo) che non eravamo sullo stesso livello, sentimentale, etico, quello che vuoi, era dovuta anche all’ automatismo di averlo “elevato” a priori e senza che se lo meritasse ad un uomo con dei valori, con un bagaglio di intelligenza emotiva, etc.
    Ovvero proiettavo su di lui meriti che non aveva e io me ne stavo lì a guardarmi il film che io stessa avevo prodotto e diretto, perché alla fine preferivo credere alla mia fantasia che alla realtà di essermi sbagliata.
    Credo che in questo modo compensassi ciò che non avevo. L’amore.

  • Dispersa, 11 Ottobre 2020 @ 10:31 Rispondi

    @Orsa sorrido… Quante volte mi sono sentita dire ‘tu pensi troppo’… Praticamente se fossi nata gonfiabile sarebbe stato meglio!!
    @Out basta pensare che fanno il bello e cattivo tempo a gg alterni e al chiedersi ‘ma perché’?
    Lui continua a farmi vivere ‘attacchi mirati’ passando per ‘ora ti faccio ingelosire’ arrivando al ‘non ti calcolo’… Tutto mixato assieme… Conclusione… È segno della sua grande maturità e dell’uomo Alfa che lui è!!

  • Crocus, 11 Ottobre 2020 @ 09:27 Rispondi

    @Elisabetta, ammettere di esserci sbagliate è una delle cose più difficili da fare. Si crea un meccanismo molto contorto. Tutte noi diciamo di aver notato delle cose che non ci convincevano durante la relazione però ci siamo passate sopra, quando in realtà avremmo dovuto dire stop alle prime avvisaglie. Quindi è chiaro che quando si arriva alla fine (che sia lui a lasciarci o a farsi lasciare) non riusciamo (o non vogliamo) ammettere subito che la responsabilità in primis è nostra poi però arriva il giorno in cui è necessario farlo, altrimenti non si va avanti. Dall’altra parte sono d’accordo con @Agnese quando dice che noi li abbiamo AMATI VERAMENTE, senza un secondo fine ed eravamo pronte a mollare tutto per loro quindi in questo caso nessun errore da parte nostra, ma solo il grande rammarico di aver dedicato anima e corpo a un essere spregevole e inutile.

  • agnese, 10 Ottobre 2020 @ 23:54 Rispondi

    @Elisabetta fa malissimo. Ma il nostro sentimento era puro, vero, reale. Su questo dovremmo concentrarci. Che NOI sappiamo amare. E ameremo ancora ma solo chi se lo merita!

  • Elisabetta, 10 Ottobre 2020 @ 13:14 Rispondi

    Quando applichiamo il “io non lo farei mai” ai comportamenti di lui, dentro di noi sappiamo bene che è inutile, lo facciamo perché non vogliamo ammettere che ci siamo innamorate di un cialtrone, nella speranza che ci siano spiegazioni razionali ai suoi comportamenti.
    È solo un tentativo di rimandare la consapevolezza che, sì, ci siamo sbagliate.
    Perché fa male.

  • Orsa, 10 Ottobre 2020 @ 09:18 Rispondi

    @ outlier
    non c’è cosa peggiore del rimuginare e rivivere col pensiero i momenti in cui si era insieme, andando ad analizzare la singola parola, il minimo dettaglio, alla ricerca di un indizio che possa darci una spiegazione o confermare o smentire le nostre ipotesi. Come in un loop, noi piccoli criceti dentro la ruota. E quando ci pare di aver trovato una piccola risposta restiamo appagate per pochissimo tempo ed ecco che ricomincia tutto di nuovo. Lui mi diceva che io pensavo troppo e aveva ragione. Certo, lui che non pensava mai o al massimo pensava a soddisfare i propri piccoli bisogni…il tempo passa ed e’ questa l’unica vera cura. Piano piano anche i dettagli su cui si sofferma la nostra mente esausta e speranzosa sbiadiscono ed è quasi difficile distinguere cosa è stato vero e cosa abbiamo prodotto noi a forza di pensare. Finché arriva il momento in cui ti dici “ma chi me lo fa fare? Cosa mi viene in tasca ad analizzare tutto, non ha senso!”. È fisiologico, credo che ce la faremo. Perché siamo vere e coraggiose.

  • Stella, 10 Ottobre 2020 @ 08:07 Rispondi

    Lei lei# perdonami se ti dico questo ma credo che lui abbia trovato la psicologa gratis…tesoro comincia a valutare l’ipotesi che purtroppo ciò che tu interpreti con il conoscerlo benissimo non è contraccambiato e quando lui ti liquiderà dirai ma lo conoscevo benissimo e come ha fatto a trattarmi così?!capisci che l’amore è reciprocità di dialogo ,di comprensione?la psicologa falla fare ai professionisti tu concentrati su cosa realmente vuoi da questa relazione e non su cosa lui pensa o gli passa per la testa nei suoi silenzi che a mio avviso sono un modo cialtronico per non esporsi mai.

  • MP, 9 Ottobre 2020 @ 21:27 Rispondi

    Io ho cercato di spiegare a lui le ragioni del mio “abbandono” ma niente, è come se ragionassero in un mondo tutto loro in cui noi siamo perfide ad averli abbandonati mentre loro ci hanno dato tutto l’amore e il migliore trattamento del mondo. Dopo pianti su pianti da parte sua!!! Alla fine ho perso la pazienza e lui non ha più risposto, e sono convinta che nella su testa io sono ancora la stron*** che l’ha abbandonato! E volete sapere una cosa? A me questa cosa forse fa più rabbia di tutto il resto! Non è giusto! Non solo mi tratti di merda, ma ti comporti pure come parte lesa? Io so, come molte di voi, che piuttosto che stare qua a lagnarmi del cialtrone devo fare un lavoro su di me e pensare solo e soltanto a me, ma questa cosa proprio non riesco a farmela scendere!

  • agnese, 9 Ottobre 2020 @ 19:55 Rispondi

    @leilei tu sei il sogno irraggiungibile di tutti nostri (ex o non ancora) cialtroni del blog!
    E non lo sto dicendo con cattiveria.

  • Crocus, 9 Ottobre 2020 @ 18:35 Rispondi

    @cossora, certo! Nel mio caso, purtroppo, ci sono rimasta nella prima per troppo tempo ma sono felice di averla superata e ora sono nella seconda che spero di superare pure quella. Come scrivevo sopra, voglio il “non me ne frega un cazzo”. Ma per questa ultima fase ci vuole ancora del tempo (spero non molto però).

  • Outlier, 9 Ottobre 2020 @ 18:17 Rispondi

    Io anche per un po’ mi sono spiegata i suoi atteggiamenti. Perché un giorno è così e il giorno dopo è cosa? Sereno-variabile come il meteo.
    Solo che una volta che lo schema si è ripetuto all’infinito ho capito il tipo e ho iniziato a vedere la realtà per quella che è, a staccarmi piano e poi fare il salto giusto per me.
    Solo che la fase “povera me” che analizza come un investigatore le prove è normale

  • leilei, 9 Ottobre 2020 @ 13:20 Rispondi

    Io ho cercato di spiegarmeli e ho capito molte cose, per questo sono cambiata anche nei suoi confronti. 4 anni di assidua frequentazione e di discorsi profondi fanno davvero conoscere una persona, se si sa andare anche oltre le parole.
    Oltre ai pregi si intravedono anche i difetti, i traumi e le paure nascoste. Forse io più che dalle sue parole ho imparato dai suoi silenzi, che sono la sua tipica modalità per sottrarsi a discorsi scomodi o dolorosi.
    A volte mi sembra di capirlo meglio di quanto lui capisca sè stesso, soprattutto perchè ha una terribile paura di guardarsi dentro, o forse semplicemente perchè non è abituato a farlo. I miei anni di psicoterapia e la mia inclinazione a comprendere certi meccanismi mi hanno permesso di conoscerlo davvero. Ma ho anche imparato a non forzare mai la mano, in fondo io non ho nessun diritto di fargli guardare in faccia una realtà che non vuol vedere. Mi basta che sia io ad aver ben chiaro il quadro che ho davanti.

  • Lia, 9 Ottobre 2020 @ 13:12 Rispondi

    @Cossora la seconda categoria non esisterebbe senza la prima

  • Crocus, 9 Ottobre 2020 @ 12:09 Rispondi

    @Orsa, esatto, anche io penso che non ce la farò mai… 🙁

  • Key, 9 Ottobre 2020 @ 11:38 Rispondi

    @Orsa, l’esempio a cui pensavo io era per l’amore incondizionato verso se stessi, anche a discapito di altri.
    Decisamente non ci sono riuscita, anche io penso che chi nasce tondo non muore quadrato a meno di eventi che ti “scalpellano” per bene. Non sono certa che questa esperienza mi lascerà indenne ed integra, tutt’altro. Sono qui insieme a voi a farmi ancora domande e cercare sollievo per il cuore e l’ego (si, anche quello) ferito.
    Quello che è certo è che se il nostro essere “umane”, comprensive, docili, rispettose è sbilanciato al punto da farci arrivare a questo grado di dolore…qualcosa da rivedere sicuramente c’è.

  • cossora, 9 Ottobre 2020 @ 11:02 Rispondi

    Ti serve il chiodo per ‘puntellarti’ @orsa!

  • cossora, 9 Ottobre 2020 @ 11:01 Rispondi

    No dai @crocus, si passa sempre per la prima ‘brodo di giuggiole-sofefrenza-povera me’ .. è preoccupante quando ci si rimane.
    Li c’è qualcosa che non è in bolla.

  • orsa, 9 Ottobre 2020 @ 09:55 Rispondi

    @ Crocus @ Cossora
    c’è una 4° categoria, quelle “che oscillano ancora da una categoria all’altra” . Eccomi

  • orsa, 9 Ottobre 2020 @ 09:42 Rispondi

    @ Key “Noi innamorate/i poi li sopravvalutiamo, rispondo a bisogni ed amano se stessi e per questo vanno dritti per la loro strana passando sopra a tutto. C’è da prendere esempio,credo.”
    Tu ci sei riuscita? Io ci sto lavorando. Ma se nasci tondo non muori quadro, penso che non ce la farò mail

  • Key, 9 Ottobre 2020 @ 08:57 Rispondi

    Però @Cossora, siam tutti d’accordo che è normale chiedersi che è successo e perchè? che sia perchè abbiamo avuto le bistecche di Chianina sugli occhi per mesi/anni o perchè quello è un cialtrone si ha bisogno di scoprirlo, prima magari di risolvere con un “doveva andare cosi”. In fondo quando trovano un cadavere non si fa la ricostruzione dei fatti per capire come è morto? Chi sia il caro estinto tra noi e loro ancora non ho ben capito…ma credo che si capisca quello che voglio dire. Poi hai ragione che le due categorie summenzionate ci fanno anche il plastico del luogo del delitto e ne so qualcosa!
    Io per esempio non mi faccio una ragione mai delle “sparizioni” improvvise, PUFF come direbbe@Maria, e rimugino rimugino sulle più recondite possibilità @Ale la fai la diretta sui David Copperfield?:)
    Noi innamorate/i poi li sopravvalutiamo, rispondo a bisogni ed amano se stessi e per questo vanno dritti per la loro strana passando sopra a tutto. C’è da prendere esempio,credo.

  • Crocus, 9 Ottobre 2020 @ 08:14 Rispondi

    @cossora, io credo di appartenere ad entrambe le categorie. Fino a poco fa decisamente alla prima, ora che mi sta tornando la lucidità mi guardo allo specchio e mi dico “ma davvero sei stata così cretina?”. Opto per raggiungere la 3 categoria e cioè “non me ne frega più un cazzo”.

  • cossora, 8 Ottobre 2020 @ 16:11 Rispondi

    Però @Ale secondo me in questo caso non è proprio tutto lineare come si vorrebbe far pensare.
    Ci sono donne con diversi atteggiamenti: quelle che cercano una spiegazione dando la colpa perchè soffrono (lamentose) e quelle che non si capacitano di esser state tanto cretine (orgogliose).
    Io appartengo alla seconda.

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