
La moglie sa che lui l’ha tradita, magari non è neanche la prima volta, eppure se lo tiene
Sarebbe facile liquidare la cosa sotto le voci convenienza, soldi e altri meri calcoli che nulla hanno a che fare con l’amore, ma le dinamiche sono spesso più complesse e lascio a voi il giudizio, spero sereno e non da guerra fra mogli e amanti, o miope come chi giudica troppo facilmente quello che non conosce e non ha mai vissuto (mai dire mai, occhio), della serie l’amante se l’è cercata e la moglie le corna se le vuole tenere. Occorre avere rispetto per le donne, sempre, soprattutto in questi casi di relazioni dolorose.
Ma vediamo i principali perché delle mogli e compagne che si tengono traditori conclamati (spesso scoperti, quasi mai reoconfessi) secondo i racconti di molte di voi, le storie che vedo e apprendo anche con il counseling.
Intanto ci sono i figli.
Io avrò un concetto di madre forse troppo romantico, ma credo fermamente che il rapporto fra la creatrice e la creatura creata dalla stessa, quei lunghi nove mesi di fabbricazione segmento per segmento di Dna che seguono e che sfociano nel miracolo della nascita (doloroso, siete voi Superman: che spettacolo, e che privilegio assistervi da uomo, da padre) e poi dal meraviglioso spettacolo dell’allattamento, creino un vincolo così profondo che un uomo, per quanto adori i suoi figli, non può sognarsi di avere. Dunque una madre spesso resta per garantire ai figli un padre. Ci sono traditori seriali che sono ottimi padri e genitori quanto sono pessimi compagni: credo che in questi casi una donna possa pensare seriamente di sacrificare la coppia e il vero amore alla genitorialità. Sbagliato? Credo di sì, ma comprensibile. Quindi, a differenza dell’uomo cialtrone medio che tira fuori dalla manica l’asso dei figli per dire no all’amante dopo averle promesso di sposarla (un giorno, di che secolo spesso non si sa), la donna dice no all’amante o rimane con il marito pluritraditore davvero per tutelare i figli, per proteggerli anche dal disastro psicologico di una separazione. E non importa se poi si scopre che la separazione farà meglio anche ai figli, questo è un altro discorso, lei vuole preservarli dal trauma e garantirli dalla “perdita” di un padre, anche se traditore. Dunque, la motivazione più diffusa del perché lei non lo sbatte fuori di casa è spesso molto nobile e vera. Al massimo lo mette alla porta e in castigo per un po’ per poi farlo rientrare (care amanti, aspettate a festeggiare se lui è uscito, potrebbe non essere una sua decisione e dietro l’angolo c’è l’uomo boomerang, leggi qui). Certo evitiamo di tenersi in casa lui minacciando di usargli i figli contro, ciò non è bene per i figli ma attenzione, anche questa care amanti è spesso una balla che lui vi propina per giustificare il suo rimangiarsi le promesse.
Poi c’è l’effetto prima volta.
Soprattutto nei matrimoni di lungo corso capita la sbandata, la scappatella. L’occasione fa l’uomo ladro, soprattutto se l’amore con gli anni si è trasformato in affettuosa convivenza sommersa dalla routine e con scarso interesse sessuale. Io poi non credo alla fedeltà imperitura: siamo una delle poche speci ad aver inventato la fedeltà contrattuale, mentre l’istinto spinge da un’altra parte; ci sarà un perché la coppia aperta, invenzione degli anni 60, risbuca dal cappello ogni due per tre, anche nelle nuove coppie over 40 e già divorziate. Ci sarà un perché fra gli articoli più letti in questo blog da anni ci sta la fantasia sessuale più diffusa fra gli italiani: il sesso a tre (leggi qui). De gustibus, ma non possiamo voltarci dall’altra parte: il sesso è un gioco, il più bello del mondo, che vuole novità, mistero, scoperta; difficile, se non si è ancora innamorati, evitare tutte le tentazioni. Però se è la prima volta davvero, il primo tradimento, sicuramente è un segnale grave di malessere della coppia ma può essere recuperato. O almeno il 15% delle coppie nelle quali il primo tradimento viene a galla recuperano (per amore, quelle che recuperano per altri motivi sono molte di più), perché questo elettroshock le risveglia dal torpore routinario e le rimette in dima: deve esserci però ancora brace sotto la cenere perché il fuoco divampi davvero. Il perdono non basta, chi è stato tradito deve riconquistare la fiducia, e l’altro deve meritarsela davvero, e non tradire più non perché ha paura o per convenienza (o perché è in 41 bis: leggi qui), ma perché ama ancora sua moglie e non vuole perderla. Quanti uomini la pensano così e non fanno finta di rientrare all’ovile? Il 15% del totale secondo le mie stime, pochi ma buoni. La speranza è l’ultima a morire
La moglie del seriale, invece,
è stata “scelta” per tenerselo e resistere a molti tradimenti. Il seriale ha una vocazione per il tradimento, per lui è una cosa normale, perché la sua vita è fatta di conquista (esagerata e di ogni lasciata è persa per il pescatore a strascico, d’élite e duratura per l’esploratore, i due poli opposti dei seriali). Il seriale vive il sesso e le altre donne come un mondo parallelo alla famiglia, che può benissimo coesistere con il matrimonio anzi, garantisce la tenuta e la longevità del matrimonio. Il matrimonio è una scelta spesso logistica, fatta nella prima fase della vita: il seriale Decide che è il momento di sposarsi e con chi. E sceglie un tipo preciso di moglie, una donna che si fida, non fa domande, magari guarda dall’altra parte, un minimo dipendente da lui, che magari è cresciuta con lui, in un ambiente spesso piccolo, dove si conoscono tutti. Sono “amori” molto giovani, che si prolungano negli anni: lei fa la mamma e la moglie, lui garantisce lo status quo ma fa quello che vuole in giro. Ecco perché la moglie del seriale, quando c’è odore di tradimento, butta la cenere sotto il tappeto o, se lo scopre lo perdona, a costo di dare colpa all’amante, al destino beffardo, al fatto che gli uomini sono fatti così. La moglie del seriale a volte assomiglia alle donne di una volta, quelle che tolleravano che i mariti andassero nelle case appunto di tolleranza, l’importante era non mettere in discussione il matrimonio. Non sono donne aride calcolatrici o cattive (a meno che non stalkerizzino l’amante assolvendo lui, allora non le giustifico e sopporto, come non giustifico il reato di cui si macchiano, e non c’è rabbia che tenga), sono persone che spesso sono cresciuta fin dalla giovane età con un uomo così. Ma anche per loro non è mai troppo tardi per cambiare idea, spero.
Esiste anche una dipendenza d’amore.
Esistono anche le mogli perdutamente innamorate di chi non le ama più, esattamente come esistono amanti perdutamente innamorate di cialtroni che gliene fanno di ogni. Una dipendenza che richiederebbe, se è veramente tale e quindi supera ogni razionalità (so tutto, capisco tutto ma non ne posso fare a meno) l’aiuto titolato della psicoterapia. Più prima che poi e, per fortuna, questa è una cultura che in Italia si sta diffondendo. Queste donne sono pronte a digerire anche più di un tradimento perché hanno paura di perdere il loro uomo, nonostante tutto. Forse hanno paura di rimanere sole (anche se questa è una paura più maschile), sono dipendenti anche economicamente… In ogni caso per loro lasciare anche un traditore non è un’opzione. Ma non separarsi in certi casi è davvero una condanna, così come per le amanti non voltarsi dall’altra parte quando il partner è un baro in amore, un cialtrone menefreghista e bugiardo.
Esiste la società. E pesa.
A me questo dato impressiona sempre: moltissime mogli tradite scelgono di tenersi in casa il fedifrago, anche se recidivo, perché Chissà cosa dirà la gente, gli amici, i parenti… Follia ma realtà consolidata, in un paese che è ancora molto paesiello, dove conta di più la facciata ipocrita della realtà spesso conosciuta da tutti (le corna spuntano, si sa), dove i parenti si mettono di mezzo per dire la loro, le donne over dicono che bisogna sopportare, che il matrimonio è fatto così. Sono donne che danno quindi più peso alla foto di famiglia felice (che pubblicano a man bassa proprio dopo la scoperta del tradimento, si chiama overposting, leggi qui) che alla felicità di famiglia. Biasimabili? Mi fanno tristezza più che altro, e vorrei aiutarle ad aprire gli occhi, e a capire che è meglio una separazione di una vita di farse, e chi se ne frega di quello che pensano gli altri, tanto dietro alle spalle i peggiori sparleranno sempre. E poi anche queste mogli ancorate alle apparenze, una volta libere potrebbero trovare l’amore.
Perché anche lei ha la sua stampella, e va bene così.
Parlo sempre degli uomini ma esiste una vasta platea di mogli o compagne che vivono un matrimonio finito dal punto di vista amoroso e spesso sessuale, ma che sta a galla per una serie di motivi. Ricordo una conversazione sul tema con un’amica che mi diceva: “sai Ale, io a mio marito voglio un gran bene. È un ottimo padre e lavoratore, mi è molto affezionato e non lo lascerei per nessuno al mondo, stiamo bene insieme. Però da anni non mi scopa, o mi scopa male. Non è interessato al mio piacere, si prende in fretta il suo e arrivederci e grazie. Siamo andati avanti così anni, gliene ho parlato tante troppe volte, mi aveva anche promesso di farsi vedere da un medico, di dedicarsi di più a me anche in questo ma niente. Finché un giorno ho incontrato un uomo e ci sono andata a letto, riscoprendomi multiorgasmica e sperimentando cose che erano sepolte o mai fatte. Da allora ogni tanto, se mi capita quello giusto, mi faccio qualche giro di giostra. Ma non lascerò mai mio marito e non voglio relazioni vere, quelle che durano non mesi ma anni. Per questo vado solo con altri uomini sposati e frequento anche siti di incontri dove puoi scegliere specifiche tipologie di uomini. Famiglia da un parte, sesso e divertimento dall’altra. E vivo benissimo”. Come vedete esistono anche le seriali donna. E se lui tradisce e viene scoperto in fondo siamo pari, se si può si fa anche finta di nulla.
Perché aspetta la sua nuova occasione
Ci sono mogli e compagne che vivono un matrimonio finito dal punto di vista dell’amore ma non dal punto di vista affettivo. Sono coppie che non litigano, che sostanzialmente vivono bene insieme la loro routine, che si chiamano ancora amore e tesoro, che scopano poco ma scopano, che hanno ancora progetti in comune. Se in queste coppie si scopre il tradimento di lui spesso ci si passa sopra, anche se da quel momento questo tipo di donne reagiscono in modi diversi. C’è chi rende subito pan per focaccia e morta lì, c’è chi inizia a cercare una nuova alternativa al matrimonio, un candidato giusto abbastanza forte da dare il là all’uscita. Intendiamoci: raramente un amante scardina un matrimonio che funziona, ci deve essere sempre almeno una crepa nella quale insinuarsi; diciamo che il tradimento scoperto di lui non sarà sufficiente a far saltare subito il matrimonio in questi casi, ma innesca un meccanismo che “ripulisce” dai sensi di colpa che fanno da freno nelle eventuali esperienze extra e quindi le rendono, dopo la scoperta di lui, più possibili e probabili. Ma comunque queste sono donne che per uscire di casa devono davvero innamorarsi ed essere ricambiate (davvero, non per finta come fanno tutti questi uomini).
In conclusione, tutte queste donne hanno trovato buoni e meno buoni motivi per perdonare il tradimento o i tradimenti. La coppia, claudicante e stampellata continuerà. Ma cosa succederà quando i figli, cresciuti, se ne andranno per la loro strada e i partner rimarranno soli? È una cosa che dovrebbe far paura, non si può contare solo sul ritiro dalla carriera sessuale e sull’appendere l’apparato genitale al chiodo. E pi ricordo sempre la mirabile storia raccontata nell’Età dell’innocenza: lui rinuncia all’amata perché la ragione e la società lo impongono, ma ne avrà il rimpianto per tutta la vita. Condannati all’infelicità o, se va bene, al grigiore emotivo
Il prezzo da pagare per chi rimane in coppia quando la coppia è finita è la vera solitudine. Anche in mezzo a una folla di figli, amici e parenti
Sincerely yours
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