
Che cosa porterà questo 2020 agli amanti? E ai matrimoni in crisi o in ricostruzione? Facciamo una specie di “oroscopo” per queste categorie molto diffuse.
Oroscopo fra virgolette, perché io non faccio l’astrologo ma il giornalista, e la mia epidemiologia di coppia, sulla quale si fonda la Matematica del cuore, non fa previsioni guardando le stelle, ma le fa guardando la statistica consolidata basata sui comportamenti maschili più diffusi e ripetuti (alla nausea).
Vediamo cosa succederà per Natale e fino a Capodanno/Epifania con rientro, giocando con i segni
Segni di fuoco: il Natale degli amanti innamorati
Gli amanti innamorati sono quelli che hanno una storia a cavallo fra i 6 mesi e l’anno di durata. Sono dominati dal fuoco della passione, indipendentemente dal segno effettivo. Sono cioè in quella fase che ha superato il gioco e il puro divertimento e che è entrata in quella dei sentimenti e dell’innamoramento. Si inizia a pensare quanto sarebbe bello un futuro insieme. Le donne, come al solito, hanno le idee più chiare, gli uomini si fanno prendere troppo spesso dal facile entusiasmo a parole (finché si sogna tutto è permesso), poi bisogna vedere alla prova dei fatti se saranno capaci di fare il grande salto della separazione. Gli uomini ardono nel fuoco della passione, le donne anche ma sono capaci di alimentarlo nel tempo. In ogni caso, maschi e femmine amanti innamorati sono accomunati da una cosa: un matrimonio finito. Già perché quasi mai una storia di amanti si innesta su un matrimonio che funziona. L’amante rovinafamiglie è una favola che si racconta quella moglie o quel marito che non vogliono guardare in faccia anche le proprie responsabilità nel fallimento del matrimonio: è sempre colpa degli altri, è più facile, anche riprendersi e tenersi il fedifrago in questo modo, soluzione di comodo molto diffusa. Fanno eccezione i traditori seriali: puoi essere la migliore moglie del mondo, la più bella e accudente… Per loro non basterà mai, vivono in un harem perenne. Fanno eccezione anche le vittime (o i fortunati, dipende dai punti di vista) del colpo di fulmine: quello è karma e, se è vero come è raro, travolge qualsiasi matrimonio, felice o no.
Cosa porterà agli amanti innamorati questo Natale? Un bel misto di sofferenza e godimento.
Sofferenza perché ci sarà il distacco, che non è il solito black out del suo weekend in famiglia, e non è neanche paragonabile alle vacanze estive, per quanto pesanti. No, il Natale ha quell’aria di famiglia che è devastante per il cuore di chi ormai è legato a un’altra persona, quindi è pesantissimo da sopportare. Il rischio è che questo supplizio scateni la rabbia verso il coniuge più o meno ignaro della crisi, rovinando una festa che comunque va preservata, se non per rimanere in buoni rapporti, per non guastarla ai figli, che rimangono e rimarranno, anche dopo eventuale separazione, il primo dovere di ogni genitore. Genitori si rimane, coniugi no. Quindi manteniamo la calma per favore.
Attenzione: la calma si mantiene soprattutto se lui, il tuo amante, si comporta bene. Bene vuol dire, nonostante la famiglia e la vacanza lontano da te, mantenere un’assiduità in telefonate e messaggini. Ogni giorno. E appena può scappa e vi telefona. Anzi, più la situazione è difficile più una sua telefonata avrà valore di impegno per il futuro con voi (della serie vi chiama da sotto il tavolo del pranzo con i parenti o dalle Mauritius, scherzo ma non troppo). Bene vuol dire aver già riservato un vostro spazio congruo (male il caffè, benissimo la notte fuori, il minimo sindacale la sera insieme) al ritorno, in modo da avere un traguardo da raggiungere dopo il Natale. Lì dovrete iniziare, se non lo avete già fatto, a parlare di futuro, tracciando una road map di tappe che dovrebbe portarvi, se tutto va bene e siete tutti convinti (intendo soprattutto lui, voi quando decidete decidete davvero), a fare le prossime vacanze estive insieme.
Attenzione all’amante che dà già segnali di fatica e fiato corto nella maratona che porta verso la separazione: i black out lunghi più di 9 ore in media, i soli messaggi (peggio se scarni tipo buongiorno o buonanotte e radi; non vale neanche un mi manchi se non accompagnato da adeguata conversazione, troppo facile buttarlo lì, vale poco come i cuoricini e le faccine) senza mai almeno una telefonata al giorno sono brutti segnali. Non parliamo poi delle sparizioni per tutte le feste “perché ero in famiglia e c’era sempre lei” e riapparizioni postume con il fuoco della libidine che brucia dopo la befana: cosa farà uno così se già ai primi passi della fase di innamoramento tira il freno a mano per la moglie? Brutti segni questi che vi faranno soffrire ancora di più, ma che vi devono mettere all’erta sul divario che passa fra quello che dice (non posso vivere senza di te) e quello che fa (sparito per tutto Natale e sopravvissuto benissimo).
Altro dettagliuccio: quando ero gggiovane si diceva che “chi non scopa a Capodanno non scopa tutto l’anno”. Per fortuna non è vero, tranne che per i matrimoni in crisi. Se lui va a letto con la moglie perché ci sono le feste comandate e non poteva sottrarsi sappiate che scoperà con lei per tutto l’anno, perché “non potrà sottrarsi”, come dice lui. Altro bruttissimo segno per il futuro.
Avevo detto che c’è una parte di godimento, e c’è nonostante il distacco. Se lui si comporta bene è bellissimo sapere che c’è, che tornerà presto, guardare le stelle nel cielo e pensare che le sta guardando anche lei, sognare il momento del ritorno e il futuro insieme, sussultare per ogni telefonata o messaggio. È davvero meraviglioso tutto ciò, ed è il carburante che porta gli amanti a valicare il vallo delle feste comandate. Il premio sarà la giornata da passare insieme al ritorno, il nuovo vero Natale e Capodanno degli amanti tutto insieme! Fuoco che illumina la strada, non che brucia.
Segni d’aria: il Natale degli amanti in crisi
Eterei come l’aria e come le parole del tuo ex. Dopo tante promesse di concretezza, lui è diventato impalpabile come l’aria, si è dissolto nell’aria. Apparentemente per te è uno dei Natali più tristi. Dico apparentemente perché ti regalerà una nuova, preziosa consapevolezza, e comunque vada sarà un bel cambio d’aria, ormai viziata. Cosa succede di solito? Statisticamente riguarda gli amantati che hanno superato l’anno, caratterizzati dai primi tira e molla di lui, che è passato dall’entusiasmo dei primi mesi (voglio sposarti vivere con te e fare sei figli) a uno stato di malessere (l’uomo vittima è sempre malato tranne che sui social quando è abbracciato alla moglie per le foto di rito), confusione (sai i figli il mutuo… c’erano già quando ho iniziato a scoparti? Scusa, me li ero dimenticati…) fino agli estremi di quelli che vi trattano così male, fra bidoni e frasi oscene indigeribili (amo te ma amo anche mia moglie, se non ci fossi stata sarei stato benissimo con lei), al punto che li lasciate voi per sfinimento. Pochi coraggiosi vi lasciano loro, magari prendendo a pretesto una banalissima litigata che trasformano in offesa mortale per loro, furbetti cialtroni.
Quindi, di solito, lui si fa lasciare o vi lascia proprio alla vigilia di Natale. Il perché è ovvio: deve passare le feste comandate tranquillo con quella moglie che vi ha presentato come arida arpia asessuata con la quale la crisi e conclamata, ma che in realtà nella maggior parte dei casi è una brava persona ignara o quasi della crisi (c’è chi non vuole vedere, certo, ma anche chi viene totalmente ingannato da veri e propri truffatori dei sentimenti) e con la quale lui scopa più o meno regolarmente (i rapporti aumenteranno guarda caso durante le feste). Non avere vostre interferenze nelle santissime feste è per lui molto rasserenante e logisticamente ideale: niente telefonate, spiegazioni, scenate al telefono, obblighi di cuoricini e nuvolette con cieli azzurri. Può riempirsi la pancia, farsi la sveltina mattutina (complice la prostata natalizia) e scartare i regali senza avere il peso sulla coscienza (e sul cellulare) dell’amante.
Questo costerà a voi un Codice del silenzio pesantissimo, ancora più pesante se non siete single ma vivete in un matrimonio a pezzi. L’unica ancora di salvezza è applicare il no contact in modo totale, cancellando numero, bloccando social e chat. Lo so, vi sembrerà di chiudere la porta alla speranza di un suo ravvedimento e ritorno ma credetemi, un uomo innamorato non si fa fermare da un telefono che non risponde o non è raggiungibile. Se invece lasciate anche un solo canale aperto il cialtrone, soprattutto verso la fine delle vacanze, quando la sua fame di sesso di qualità si sarà accorta che la sveltina con la moglie è la solita sveltina e che il suo matrimonio, zoppo a letto e non solo non si è rimesso a correre grazie a Babbo Natale, inizierà a rifarsi vivo con i soliti “come stai” (falso altruismo), “mi manchi” (fame di F) e “soffro senza di te” (famisissima di F). Se non bloccate i social prima o poi romperete la dieta, aprirete il frigo e cosa troverete? Le foto di lei e di lui abbracciati che si baciano sotto il vischio! Un calcio in faccia che dovete risparmiarvi a tutti i costi, inutile far leva sulla vostra volontà, bloccate e basta.
Attenzione: dopo le vacanze 2 ex amanti su 3 si rifanno vivi con una scusa. Di questi, il 90% non sono veri pentiti che per l’ultima fatidica volta hanno toccato con mano che il loro matrimonio non è stato riesumato dalle sante feste e si riparte seriamente da voi. La scusa sarà quasi per tutti la stessa (anche se i cialtroni più cialtroni sono capaci di rifarsi vivi dopo un black out di 11 giorni senza battere ciglio o al massimo con un “lo sai che durante le feste non posso”) ma l’obiettivo uno solo: farsi un’altra scopata come si deve e convincervi a fare l’amante almeno ancora per un po’. Rendetevi irreperibili: se è davvero convinto e sincero farà Stranamore o niente. E soprattutto fatti, non parole. Certa aria è aria fritta.
Segni d’acqua: il Natale dei matrimoni in crisi
Il grande Bruce Lee, a proposito dell’acqua ha detto: “Se metti dell’acqua in una tazza, l’acqua diverrà tazza.. la metti in una bottiglia, diventa come la bottiglia. In una teiera, diventa come la teiera. L’acqua può fluire o spezzare”. Il tuo matrimonio fluirà come un fiume o si spezzerà come una tazza ricolma? Le feste sono sempre una prova del 9 per le coppie in crisi e, statisticamente, di solito le affossano, come i figli concepiti per “rinsaldare” la famiglia. Non c’è infatti niente di peggio per un coppia claudicante trovarsi di colpo a condividere tanto, troppo spazio insieme. Al netto dello sci e delle mangiate di Natale, la coppia avrà in media il doppio del tempo da condividere, e questo non aiuta di solito. Più tempo a letto significa toccare con mano la pochezza dei rapporti sessuali diventati routine. Più tempo insieme vuol dire lui che non ascolta moltiplicato per due, silenzi moltiplicati per due, litigi moltiplicati per due. E l’aria di Natale, nei matrimoni in crisi, non fa diventare più buoni, ma più cattivi e insofferenti. Parlo di matrimoni che non hanno già in ballo un amante per lui o per lei o per tutti e due, altrimenti è peggio. Quindi, il 95% delle coppie in crisi non esce dal Natale con ritrovata armonia ma con la convinzione che forse bisogna seriamente pensare alla separazione. E qui ci dividiamo nei soliti due mondi paralleli. La moglie, che penserà seriamente alla separazione senza per forza trovarsi un amante, anche se ne avrà l’occasione, perché non c’è peggio di una donna delusa che si affaccia al mondo esterno con occhi ripuliti dalla fedeltà coniugale, e che farà presto fatti e carte. Il marito che, pur essendo conscio che il matrimonio è finito, la prima cosa che farà è ricontattare la collega carina e single o chattare con la bellina dei social raccontandole che è già separato, almeno in casa. Uomini che escono spontaneamente da casa senza avere il paracadute di una donna pronta ne conosco davvero pochissimi. Quindi care amiche che avete avuto l’ultima prova di fallimento del matrimonio, dovrete mettere mano voi alla vostra nuova vita e a quella di tutta la famiglia perché se aspettate lui, campa cavallo. Lasciate che l’acqua scorra nella direzione giusta.
Segni di terra: il Natale dei matrimoni in ricostruzione
La terra è concretezza, solidità o il cosiddetto “fondo”: il tuo matrimonio toccherà il fondo o ritroverà la fertilità della terra, ripiantando radici? Dipende. Ci sono non pochi matrimoni che affronteranno questo Natale in fase di ricostruzione, vera o coatta. Quella coatta è caratterizzata dal fatto che lui è stato beccato di recente dalla moglie con l’amante, lei lo ha minacciato delle peggio cose (ti sbatto fuori ti rovino non rivedrai mai più i figli) e lui si è trasformato tipo Clark Kent che si traveste in un secondo nella cabina telefonica da Superman da amante sognatore innamoratissimo della “nuova” donna della sua vita a schiavo con consegna di tutte le password cellulari e magari telefonata davanti alla moglie dicendo all’amante “non insidiarmi più “(avete letto bene, “insidiarmi”). La ritrovata armonia, in questi casi, è un falso. Costringere con le minacce e la foto dell’avvocato matrimonialista amico di lei in bella mostra un uomo e ri-innamorarsi è impossibile. La donna che accetta il marito zerbino o lo trasforma in tale può anche mettere la polvere del matrimonio fallito e riesumato dalla paura sotto il tappeto delle minacce, può accontentarsi di rose artificiali e foto sui social da cartolina e dichiarazioni urbi et orbi di ritrovata felicità, ma deve essere conscia che, è solo questione di tempo e di allentamento del controllo su di lui, le corna torneranno. Non credo mai alle ricostruzioni col fucile puntato. Credo invece a quelle che nascono dalla scoperta o confessione (meglio) del tradimento e hanno come sentimento spontaneo la paura sincera di perdere l’altro e il risveglio dal torpore della routine familiare, quella che per consuetudine inveterata e presenza di numerosi figli, problemi esterni e altri guai hanno trasformato la coppia in azienda, o in routine. Lui, lei hanno tradito, ma la cosa ha svegliato, come un colpo di fulmine al contrario, il matrimonio dal torpore, rilanciandolo. Succede solo in 2 casi su 10, e non si sa se la terra rinnovata darà vigore al nuovo matrimonio, ma conosco casi che a 6 anni sono davvero rinati e tengono, con la pianta che cresce. Certo, la terra va innaffiata ma anche cambiata radicalmente. Questi non sono più i matrimoni di prima: bisogna distruggere per ricostruire. Sono matrimoni che hanno dovuto superare le forche caudine del dubbio e della ritrovata fedeltà. Mentre tutti sussurreranno all’orecchio di lui o di lei “chi tradisce tradirà sempre”, lei o lui devono pure superare i durissimi 8 mesi di media per non buttare più l’occhio sul telefono dell’altro con sospetto, soffrire ogni trasferta o uscita serale del coniuge, avere flash back sessuali del partner a letto con l’amante mentre lo stai facendo. È la prova più dura, quella della fiducia da ritrovare. Durissima, ma credo che solo un tradimento veramente perdonato dal profondo del cuore possa tirar fuori, dalla terra del matrimonio che ha ancora delle chance, un rametto in grado di fare un nuovo fiore o dare un nuovo frutto.
Buon Natale a tutti voi. E buon 2020. Comunque vada sarà una rinascita e una nuova consapevolezza.
Sincerely yours
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