Moglie contro amante, come Circe con Penelope
Quando io ed Eliselle abbiamo scritto La Matematica del Cuore, la mia coautrice ha sottolineato una cosa molto intelligente sulla guerra fra mogli e amanti: la sua inutilità e le balle che vengono raccontate dagli uomini all’una e all’altra
Le balle più raccontate statisticamente e per frequenza da alcuni?
All’amante che la vita di coppia è morta, che sono fratelli e sorella da anni, che sono separati in casa, che non hanno rapporti mai, che stanno insieme per i figli, che lei è un’arpia o una morta di sonno (soprattutto a letto), che aspettava solo te per iniziare a pensare a una nuova vita…
Alla moglie, prima della scoperta e se ci sono sospetti, che l’amante è solo un’amica, che manco gli piace, che deve essere educato perché si lavora insieme, che è vero fa un po’ la gatta morta ma io la metto a posto, tutto sotto controllo. Dopo la scoperta del tradimento che la storia dura da sei mesi (e sono due anni), che è solo sesso, una scappatella, uno sbaglio in un momento di debolezza, che l’amante lo ha sedotto e insistito a livello di stalking, che voleva mollarla ma aveva paura delle reazioni, che è contento di essersi liberato di un peso, era da tempo che non la volevo più
Per questo mi sono immaginato un dialogo fra Circe e Penelope, che pubblico qui dopo che è stato performato in pubblico nel mio ultimo evento a Milano dalle bravissime Silvia e Giosita.
Vi farà sorridere ma, spero, anche un po’ riflettere. Perché la guerra finisca o, almeno (voglio essere realista) non duri più di un primo momento di rabbia. Inutile vedere l’altra come la causa di tutti i mali: guardate piuttosto meglio lui
Circe
Perché mi hai convocata Penelope? Il tuo status di regina ti permette certe cose nei tuoi confini, non nei miei
Penelope
Ero molto indecisa a incontrare la famosa maga e amante di mio marito ma io sono moglie e, appunto, anche regina, e ho il dovere di chiarire i fatti prima di emettere una sentenza, anche se tu sei fuori dalla mia giurisdizione. Ma potrei chiederti sempre i danni
C
Danni per che cosa
P
Per aver circuito mio marito Ulisse con L’inganno usando un filtro d’amore dopo aver trasformato i suoi uomini in porci, e poi averlo trattenuto per più di un anno da te, mollandolo solo quando ti sei stufata
Circe ride
Ah e così io avrei circuito tuo marito usando la magia, ma non farmi ridere, chi ti ha raccontato queste balle
P
Lui quando è tornato da me e prima di ripartire
C
E tu gli credi?
P
Prima di decidere se credergli o no volevo appunto sentire la tua versione
C
Già immagino che non sia la prima volta che becchi Ulisse a raccontarti delle balle. Bene la mia versione è che tuo marito è arrivato sulla mia isola e ha iniziato a fare subito il piacione con me, corteggiandomi assiduamente. Non dico che non mi sia piaciuto: tuo marito è un bell’uomo molto intelligente e affascinante.
P
Ma è sposato non te l’ha detto?
C
Mi ha detto che è separato in reggia, che siete come fratello e sorella, che state insieme per salvare la faccia davanti ai sudditi e che non ti tocca da decenni
P
E se è così, se lui ti ha detto di essere praticamente libero, come mai hai usato il filtro d’amore?
C
Macché filtro d’amore io mi sono limitata a trasformare i suoi uomini, una accozzaglia di bestie rumorose che insidiavano le mie ancelle in quello che sono oggettivamente, dei maiali
P
In effetti la sua ciurma è famosa per essere la peggiore dell’Egeo, poco male. Ma il filtro se lo è inventato o no?
C
Certo, mica avevo bisogno del filtro per farmelo, quello mi era incollato addosso, aveva più tentacoli di un polpo, tentava continuamente di baciarmi. Una sera, a furia di dai e dai ho capitolato
P
Ma non hai pensato alla sua, alla mia di famiglia, a sua moglie, suo figlio?
C
Ma guarda che questo va in giro a dire che siete in crisi da anni, che è partito con la scusa della guerra ma in realtà si annoiava, che tu sei una specie di regina casalinga che passa il tempo a tessere, che a letto conosci solo una posizione… Altro che rovina famiglie, lui mi ha descritto un matrimonio morto che sta in piedi per reggere il regno! E poi scusa, io mica sono tua parente, è lui che ci deve pensare alla sua famiglia
P
Dammi le prove di questo!
C
Penelope, guarda dentro di te, lo conosci, sai la risposta. Si è fatto tutto il mondo, anche le sirene si voleva fare se non fossero state dei pesci. Comunque se insisti ti faccio vedere le nostre chat
P
Così io sarei una casalinga asessuata e noiosa vero? Una sorella che non tocca da anni… Guarda che noi avevamo rapporti regolari prima della guerra di Troia. E pensare che ho passato tutto questo tempo a resistere ai Proci che sono ottimi partiti e pure fighi.
C
Allora mi credi?
P
Ho paura di sì, anche senza le chat. Un’ultima domanda prima di congedarti: perché te lo sei tenuto più di un anno? Lo ami?
C
Ma va! Quello era una cozza che si è attaccata alla mia giugulare. Certo è un uomo intrigante e scopava pure bene, ma a un certo punto vai via no? Le storie finiscono, i giochi sono belli finché durano. Ho dovuto ritrasformare i suoi uomini per farlo trascinare via. E lui piangeva, piangeva finché uno dei suoi gli ha detto “dai, che conosco un’isola vicina piena di gnocca”! Allora si è calmato ed è partito
P
Bene Circe ti ringrazio. Non mi sei simpatica ma è lui il solo responsabile di quello che ha fatto
C
Le rovina famiglie sono spesso alibi comodi anche per le mogli, mi fa piacere vedere che tu non la pensi così. Cosa farai adesso, divorzi?
P
Ma scherzi, sono la regina e non voglio rinunciare ai mie privilegi. Ora telefono a quello più bello dei Proci che mi faceva il filo e rifilo pan per focaccia a Ulisse, così impara. Altro che casalinga asessuata… Tanto non eravamo mica separati in reggia?
C
Parli di Antinoo? Ma guarda che quello è sposato!
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