Farsi un’amante per reagire alla routine, alla vita che ricomincia dopo la parentesi vacanziera, di nuovo uguale a se stessa. L’idea serpeggia fra le file, soprattutto il lunedì, dal quale vorresti fuggire come dal pigiama antistupro di lei o i pedalini di lui.
Beh, l’idea non è malvagia: quale miglior sferzata di energia e antidoto alla routine alla quale siamo ricondannati quello di farsi un’amica o un amico, anzi un trombamico/amica?
Siccome non me ne intendo, ho alzato la cornetta dell’Iphone e ho chiamato un mio amico reduce da amantato recente, e gli ho rivolto la domanda: ma avere l’amante è un antistress? Ecco la sua risposta.
Guarda, all’inizio tutto è molto eccitante. Senti davvero una nuova energia che ti scorre nelle vene, fai cose pazzesche e non senti fatica. Che ne so, non mangi per andare al motel in pausa pranzo a fare numeri pazzeschi, lasci una a casa e poi vai a casa dell’altra, scopi di più sia l’una che l’altra, hai sempre voglia. Fai le tre di notte, chilometri in auto per raggiungerla… Sono anche dimagrito e mi sentivo più bello, più attraente anche per le altre donne.
Insomma, dico io, una figata!
Magari… Mano a mano che la storia parallela continua lei, l’amica, diventa più esigente. Non le bastano più i due appuntamenti settimanali e diurni, vuole più di qualche sera, azzarda persino il weekend. Non che io non ne avessi voglia, ma se esci di sera rischi di essere beccato e lo stesso nei weekend. Ogni volta che entri in un ristorante con lei ti guardi intorno come un ladro per paura di incontrare qualcuno che conosci, e ti stressi. Non ne parliamo in albergo da qualche parte, via “per lavoro”. E poi quelle telefonate alla titolare, moglie o fidanzata che sia, sono pesantissime: mentire non è bello, se non ci sei portato. E poi subentra anche una sensazione di perenne insoddisfazione, che prende il posto dell’adrenalinico piacere di avere una storia parallela. Quando sei con una ti senti in colpa per l’altra e vuoi tornare a casa in fretta, quando sei con la moglie vuoi andare dall’altra. Vivi in una terra di mezzo che non ha niente di vacanziero.
E sul lavoro e a casa?
Insomma. Almeno, io ero distratto. Eccitato dalla voglia di vedere la nuova amica, con la testa da un’altra parte. E poi ci messaggiavamo troppo a un certo punto, senza contare le scappate e le sudate della pausa pranzo. Non che lavorassi male, però non ero concentrato come al solito.E poi ero stanco, a fine giornata. Distratto e monosillabico a casa.
Insomma, non lo rifaresti…
Mah… la carne è debole e gli ormoni non fanno pensare. Lo rifarei ma per un breve periodo, il problema sta nel prolungamento della storia parallela che diventa un po’ una coppia parallela.
Sarà vero quello che mi ha detto l’amico? Sentiamo una voce femminile, lei tutt’ora amante, single lei sposato lui.
Allora, come va la tua storia?
Guarda, sono tre mesi che ci vediamo e direi che va bene. Molto sesso, molto divertimento. Peccato che il tempo a mia disposizione sia limitato. Mai fatto un weekend insieme e mi piacerebbe. Ci vediamo perlopiù di giorno, nei suoi intervalli di tempo. Ogni tanto qualche sera, ma è sempre nervoso: guarda l’orologio, il telefono, a tratti è distratto. Non sono innamorata e quindi va bene così, ma se dovesse andare avanti non credo possa andare bene un trend simile. Usciamo pochissimo insieme.
Ma come ti senti?
Strana. Con lui mi diverto e il sesso va benissimo, ma mi fa strano quando se ne va. Faccio finta di non vedere la fede al dito, che lui non si toglie, e vado in un’altra stanza quando lui deve parlare al telefono con lei. Non mi sento stressata però. Il lavoro? Va bene, mi distrae, non penso troppo a lui, non è il caso, ancora… Ho la mia vita, le mie amiche.
Non ho capito, sei contenta o no?
Sì, sì lui è perfetto, bello, intelligente, divertente, ottimo amante. Peccato sia sposato. Magari cambia idea stando con me ah ah ah.
Insomma, lo rifaresti?
Sì, stando attenta a non innamorarmi. Oltre a un certo livello, se inizi a sentirti male e l’assenza prevale sul resto (sesso e divertimento) meglio sganciarsi. Ma non tutte le donne ci riescono. Forse nemmeno io.
Tirando le somme, sentiti i miei due amici, penso questo: che farsi l’amante è una novità elettrizzante nella vita di chiunque, sicuramente distraente, non importa se siamo in fase di rientro o di partenza dalla nostra routine. Ma mi sembra di aver capito che il segreto di un amantato felice è la scadenza. Il sesso fuoripista è un cibo gustoso ma con scadenza brevissima. Perché un bel gioco dura poco. Altrimenti non è più un gioco.
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