
Selvaggia Lucarelli, ottima bacchettatrice dei malcostumi maschili imperanti, questa volta se la prende qui (leggi articolo) con l’uomo che, facendo finta di non voler disturbare, si fa beatamente i xxi suoi e non riesce mai a mettere al centro dei suoi interessi la donna.
Lei parla di ignavia, sciatteria e mediocrità: ci stanno. Ma sono solo l’espressione della massima caratteristica maschile, l’egoismo. Che si esprime alla massima potenza quando ce l’avete data, non prima.
Prima dobbiamo far finta di darci da fare, l’inattivo fa l’attivo, il silenzioso si sforza di essere ciarliero, l’infedele si mostra fedele, l’arido fa il coccolone passionale.
Ma, una volta varcata la soglia della vostra camera da letto, o ci accasiamo o torniamo in noi, dopo un momento ipnotico. E l’egoismo esplode in tutta la sua prepotenza.
C’è quello che è egoista con la moglie che ha appena avuto un bambino. Notti in piedi, faticate, pappa sputata a mitraglia: fa tutto lei, perché è la mamma e lui è stanco per il lavoro (però va fuori con gli amici, poverino deve tirare il fiato). L’ho fatto anch’io… Chiedo scusa, sono reo confesso e recidivo su tre figli.
C’è quello che è egoista sociale. Andiamo fuori? No sono stanco, stiamo tanto bene in casa. Uscirei con le mie amiche… Mi lasci sempre solo! Invitiamo Carlo e Diana? Uffa che palle, stiamocene per conto nostro, che palle sto buckingham palace. Mi accompagni a fare la spesa/shopping/prendere i bambini? Proprio oggi? In due versioni: pantofolaio e attivo. Il pantofolaio vi farà marcire a casa. L’attivo invece boccerà tutte le vostre proposte sostituendole con le sue: così vedrete per la prima volta San Siro, che è un bel vedere, ma sai che palle per chi non regge il calcio…
C’è l’egoista sessuale. Frequenza? La sua. Tempi? I suoi. Preliminari chi? Viva la sveltina. Meglio ricevere che dare. Fa e si gira dall’altra parte: dorme. Se poi è un eiaculatore precoce fate tesoro dei suoi pochi secondi perché Paganini non replica.
Siamo egoisti. Per questo motivo non vi chiamiamo. Non vi richiamiamo. Non è una strategia, è uno status. Non siamo tutti così ma molti di noi, se sono davvero innamorati di voi, vanno rieducati. E gli altri? Sostituiteli con uno più giovane: di solito sono più attenti e non ancora contaminati dal virus dell’egoismo. Che è come quello dell’herpes labiale. Torna sempre, e sempre nello stesso punto: basta un minimo calo delle vostre difese immunitarie. O meglio, della vostra voglia di dirci cosa dovremmo fare per rendervi più felici (ci vuole poco, ma l’egoista ha poco margine).
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