Lieghton: Luna di miele dei pittori
Leighton: Luna di miele dei pittori

Si chiama Luna di miele e tutti pensano che sia quel periodo del matrimonio nel quale si è in vacanza, si tromba tanto e tutto è fiorellini e cieli azzurri.

In realtà la Luna di miele caratterizza tutte le coppie, sposate e non, per periodi anche piuttosto lunghi. Ed è quel lasso di tempo in cui la coppia è sostanzialmente felice e in equilibrio su tutti i fronti. Dialogo, progetti, sesso.

La Luna di miele ha un grosso difetto però: secondo molti è inevitabilmente destinata, prima o poi, a finire. Molti pensano che sia fisiologico che il periodo d’oro di una coppia sia destinato a “cambiare”: routine, figli, pensieri, età…
Io non la penso così: siamo noi che ci sediamo sugli allori, facciamo errori e decretiamo la fine della Luna di miele.

La colpa? Di uno dei due, di tutti e due, ma in questo caso voglio analizzare che cosa fate VOI, care lettrici, per decretare la fine della Luna di miele. Un’analisi che, per certi versi, potrebbe essere ribaltata e addebitata paro paro al vostro lui, ma certe cose sono spiccatamente femminili.

E attenzione: dopo la fine della Luna di miele può esserci un matrimonio che si trascina oppure l’inizio della fine, perché lui cercherà in altre quello che voi gli avete tolto. Niente di buono, in ogni caso.

Ma ecco le 5 Sindromi che decretano la fine di qualsiasi Luna di miele e possono anche far scappare un uomo

1. La sindrome del Golem
Cito da Wikipedia: secondo la leggenda, chi viene a conoscenza della kabbalah, e in particolare dei poteri legati ai nomi di Dio, può fabbricare un golem, un gigante di argilla forte e ubbidiente, che può essere usato come servo, impiegato per svolgere lavori pesanti…
Molte Lune di miele finiscono quando voi, forti del fatto che noi vi amiamo, siamo a vostra disposizione e pendiamo dalla vostra bocca decidete che ci dovete plasmare in un uomo migliore, a immagine e somiglianza del vostro principe azzurro ideale.
Facendo questo, spesso vi dimenticate totalmente delle cose che vi avevano attratto in noi, anche certi difetti: no, è ora di cambiarci in meglio.
E così inizia la grandissima rottura di coglioni perché facciamo questo al posto di quello, e dovremmo fare quello al posto di questo. Insomma, avete già il massimo di cui vi siete innamorate ma non basta: volete un upgrade impossibile e iniziate a spaccarci i maroni su ogni dettaglio perfettibile, mai esauste di attenzioni e migliorie. Fai questo non fare quello, fallo così e non farlo così. Persino a letto iniziate a essere prescrittive e critiche. E, spesso, perdete il senso della misura: le richieste di migliorie di carattere, atteggiamento, linguaggio si sommano anche più volte nella stessa giornata, voi mai paghe dei risultati. Finché lui non scoppia. Oppure, fa esattamente il contrario di quello che chiedete.

2. La sindrome della maestrina
Assomiglia alla sindrome del Golem ma, se nel primo caso l’intenzione era quella di plasmarci e trasformarci in un essere inarrivabile vostro ideale, qui lo scopo è solo educativo. Per qualche misteriosa ragione da compagna amante della Luna di miele vi trasformate in maestra elementare e, tutti quei difetti che prima forse non vedevate o non erano più importanti dei pregi del vostro partner, ora diventano fondamentali. Ed è fondamentale rompere i coglioni finché non vengono cancellati e migliorati. Così perdete le vostre fattezze di donna e concentrate il vostro interesse per noi su cose fondamentali tipo quanto mangiamo, quanto guardiamo la tv o l’iPad, se ci scaccoliamo, se ci siamo lavati abbastanza, se abbiamo bevuto il grappino, se ci siamo fatti la barba, se ci siamo rilavati.
Questo non è il vostro uomo, è un vostro figlio in età primaria. Badate bene: la scuola non piaceva a nessuno.

3. La sindrome del letargo
La Luna di miele è contraddistinta da un sesso sfrenato, esplorativo, appagante. Voi prendete spesso l’iniziativa, siete fantasiose, tutto è nuovo. Fantasia chiama fantasia, frequenza chiama frequenza, in un circolo virtuoso e godurioso. Poi, un giorno, decidete che è così comodo che sia l’uomo a occuparsi di saltarvi addosso, a proporre, a gestire la camera da letto. E, piano piano, entrate in letargo, dimenticando il saggio detto popolare salvacoppia: signora in salotto, zoccola in camera da letto. Piano piano, faremo solo e sempre tutto noi. Frequenza, tipo di prestazione, accessoristica, proposte. Poi però l’uomo si stufa e si chiede: ma dov’è finita quella conturbante assatanata della Luna di miele? Quella propositiva, attiva, con iniziativa… E’ nella caverna, che dorme, aspettando una nuova primavera che forse non verrà.

4. La sindrome della vittoria
In Luna di miele mica mancano le discussioni e i litigi. Solo che vengono sublimati da grandi rappacificazioni spesso sessuali e la considerazione che avete di noi è ancora cosi alta che prevale la voglia di andare avanti sulla voglia di avere ragione. Avere ragione: finita la Luna di miele sembra uno dei vostri nuovi scopi nella vita. Non importa il tema della discussione, non importa dove vada a parare, la cosa importante è chi ha ragione. E siete sempre voi. Finché l’uomo non si accorge che è diventato inutile discutere, che non porta da nessuno parte e che fa? Si zittisce, si isola, non replica. E voi? Il silenzio, dite, è una prova di colpevolezza. Quando una donna diventa primo grado, appello e Cassazione l’amore finisce in tribunale. Spesso per davvero.

5. La sindrome della Gina
Anche l’occhio vuole la sua parte. Perché un uomo si è innamorato di voi? Perché siete intelligenti? Sì ma… dopo dopo. Perché avete un bel modo di fare? Sì ma… dopo dopo. Perché avete un bel culo e delle belle tette? Certo, ma… Perché siete curate, ben vestite, ben truccate e tirate a corsa anche se ormai noi siamo già nella bacheca dei trofei vinti? Esatto!
Lo so, la Luna di miele ha quel certo non so che vi costruisce attorno un’Aura di bellezza e fascino superiore, che imprime il turbo a quello che già avete ma… di base siete voi che siete belle, curate, tacco 12 anche quando non serve. Perché, finita la Luna di miele, progressivamente, vi mettete le pantofole, i pigiami antistupro, non vi truccate a casa, non vi curate, diventate la vostra sorella sfigata? Perché? Pigrizia? No, non solo. Sottovalutazione dei bisogni del partner.

Insomma, la Luna di miele finisce per una o più di queste sindromi che sembrano affliggere una buona quota di voi. Il messaggio? Reagire e, insieme, ma l’iniziativa è e deve essere all’inizio solo vostra (e non un timido tentativo, deve essere un piano di battaglia lungo e agguerrito!), costruire i presupposti per una nuova Luna di miele.

Non basta allungare una mano per avere iniziativa sessuale. Non basta “rinunciare” a criticare, quando lo sguardo è critico. Non basta stare zitte, se è evidente che non ci stimate più, che così non andiamo più bene. Fatevi un bell’esame di coscienza, ripulitevi dalla vostra (o vostre) sindrome e vedrete che noi reagiremo in breve tempo. Non tocca a noi, tocca a voi: siete voi che avete decretato la fine della Luna di miele. Il concorso di colpa? C’è sempre, certo, ma a quello ci pensiamo dopo. Prima riguadagnate il clima della Luna di miele. Tenete di più all’amore per noi o alle vostre Sindromi?

Infine, non sottovalutate i rischi.
Non imprimere una sterzata opposta alla direzione delle Sindromi significa trasformare l’uomo in schiavo-addormentanto-silente (una cosa che non farà piacere neanche a voi) o in esploratore che cerca in un’altra quello che voi ci avevate dato anche per tanto tempo e non ci date più. Una donna deve farci sentire importanti, al centro dell’attenzione, deve continuare a sedurci, intrigarci, deve farci scopare e non solo farSi scopare, deve essere bella, complice, non giudicante. Impossibile? Ma se eravate così solo qualche tempo fa!

Il segreto delle amanti non è solo la novità, è l’essere immuni dalle cinque sindromi. Almeno all’inizio…

Ps
Aggiungo contributo prezioso di Elisa Guidelli (la faccia generica il suo blog)che propone la sesta sindrome, quella della lamentosa
colei che si lamenta di tutto, e lo fa manipolando, con le classiche frasette da passivo aggressiva [eh non ci sei mai, sono sempre da sola, e che fatica, quanti problemi, mi abbandoni alla mercé delle questioni da risolvere, etc.], ma per mantenere le apparenze [che sono quelle che le interessano di più] quando esce in coppia col marito fa la splendida e quella sempre entusiasta e innamorata; così quando lui si trova un’altra passa per lo stronzo perché la gente è abituata a vedere “quanto si amano” in pubblico, quando in privato in realtà rende la vita del suo compagno un inferno

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23Commenti

  • alessandro pellizzari, 4 Settembre 2019 @ 14:39

    Era Quello che le donne non sopportano a letto

  • Ariel, 4 Settembre 2019 @ 14:14

    White sei fortissima!!!
    Eh si sto piegata dal ridere perché mi hai fatto ricordare una frase che scrisse qui Alessandro non ricordo esattamente in quale suo articolo

    Scrisse rivolgendosi al popolo maschio

    ” l’uccello se è un uccello non deve sapere di pesce”

    Ah ah ah ah
    Mortaaaaz
    Forse che ,White ,pure questo esempio poteva riferirsi ul commento di @ LEI in cui scriveva che quando lei sente che cambia odore ..eccetere eccettera ah ah ah
    Non riesco a digitare minsobbalza tutto per lo sghignazzo
    Ah ahhhhhhh

    ( @ Alessandro potresti rinfrescarmi la memoria sul titolo del tuo articolo ? )

  • Ariel, 4 Settembre 2019 @ 12:40

    Cara White
    Non è mai troppo tardi per scoprire ciò che ancora andavamo cercando
    E si sa che durante le ricerche di qualcosa che per se stessi sta nuovo si fanno un poco di casini e si soffre li per li

    Ma è vero che si sta a vivere proprio per cercare di scoprire noi stessi e di solito gli altri ci aiutano a farlo
    Tutti glia altri anche chi con azioni negative oggettivamente negative
    In realtà ci apre alle nuove positive scoperte!!!

    Un bacione ottimista!

  • Whiterabbit, 4 Settembre 2019 @ 11:38

    Magari noi andiamo meno dal parrucchiere ma loro si fanno qualche doccia in meno??

  • Whiterabbit, 4 Settembre 2019 @ 11:12

    Chiudo con una citazione, sempre un cliché, ma sempre taaaanto riscontrabile nella realtà:

    UNA DONNA SPOSA UN UOMO SPERANDO DI CAMBIARLO, MA LUI NON CAMBIERÀ.
    UN UOMO SPOSA UNA DONNA SPERANDO CHE NON CAMBI, MA LEI CAMBIERÀ.

  • Whiterabbit, 4 Settembre 2019 @ 11:10

    Grazie @Ariel per aver “tirato su” questo articolo che avevo perso!! Purtroppo non posso che confermare sulla mia pelle che è tutto vero!! Ci avessi pensato prima, e invece ci ho ragionato solo dopo.
    I cliché, è vero, ci sono. Ma oramai avremmo dovuto capire che spesso l’uomo è organismo semplice.
    È vero c’è pure il concorso di colpa, la barba smettete di farvela anche voi, e anche voi scassate le palle per cose che prima vi facevano contenti, o mentivate?
    La reazione che abbiamo, entrambi i sessi, a questi cambiamenti, tuttavia rientra nuovamente in un cliché, ma percentualmente ci prende, eccome!!

  • Ariel, 4 Settembre 2019 @ 10:38

    Caro Alessandro vero e ma anche taaanti bei cliché,secondo me non è così sempre anzi penso che in questo caso veramente si possa dire che siamo alla pari donna e uomo

    Secondo me ciò che resta di aiuto vero è cercare di individuare ciascuno quelli che io chiamo i fondamentali che ognuno di noi ha nella propria essenza strittura di personalità

    Che significa che esistono delle aeree nel nostro cervello e emozioni che se vengono invase o messe in discussione o a repentaglio o a rischio ti cancello e ci metto il mio modello
    Sicuro è una guerra senza fine o meglio se continua finisce la spinta di amore

    Questa scoperta dei fondamentali dura tutta la vita è come una progressione che infatti si muove con noi che variamo in ogni nostro aspetto interiore

    Allora non credo tanto ai cliché fissi si okkei certo se prima si stava tutto fighi e poi scatta la ciabatta e il sesso masticando la gomma e chattando col cell. Okkei è ovvio non funzioni nulla

    Ma non è il tacco 12 che fa amor e e rispetto
    A meno che per lui faccia parte dei suoi fondamentali non so se sno riuscita a spiegarmi

    Infatti se ci si fa caso a volte pure parlando tra amici coppie o donne mogli a volte ci si chiede ,ma come fa a sopportare che lui o lei si comporti nel tal o tal altro modo?

    Infatti ognuno ha i suoi fondamentali diversi per cui magari io in combinazione con lui riesco a AMARE I SUOI “difetti”
    Ecco AMARE i DIFETTI si può tradurre

    RISPETTO I TUOI FONDAMENTALI NELLA TUA VITA

    tutto il resto sono cliché deja vu ,secondo me.

    Siamo diversi e ognuno porta il suo tacco!!’
    Una meravigliosa scoperta che tiene la coppia in una armonia del loro legame.

    Uauuu che bell Alessandro ,qui sei inesauribile trovarti nei tuoi scritti
    Eppure ti leggo sempre e ancora ci sta sempre qualcosa che non avevo trovato prima ,

    Una Bellezza vera!

  • Patri, 6 Febbraio 2018 @ 10:11

    Grazie 🙂

  • LEI, 6 Febbraio 2018 @ 09:29

    Ma questa cosa di iniziare a vedere i difetti capita a tutti/e!
    A me addirittura capita di sentire un “odore” diverso. Ecco, quando l’odore che percepisco inizia a cambiare, vuol dire che qualcosa si sta incrinando…

  • alessandro pellizzari, 6 Febbraio 2018 @ 09:14

    Io credo che essere innamorati non obnubili la mente nel senso che Non è che una donna innamorata Non vede i difetti dell’amato si limita a considerarli poco importanti e superabili. Quando inizia a notarli di più C’è sempre qualcosa che non va o perché questi difetti erano in effetti rilevanti e quindi sottostimati o perché a lei non va più bene che ci siano e quindi si sta piano piano disinnamorando per cui avere fastidi per difetti o riconoscere i difetti che prima c’erano o non c’erano è un sintomo molto chiaro di inizio di crisi di coppia almeno questo in generale

  • Patri, 6 Febbraio 2018 @ 09:07

    Questo articolo è veramente bello e azzeccato Alessandro. Ti faccio una domanda. Quando iniziamo a vedere i difetti che prima ignoravamo potrebbe essere perchè non siamo più così prese dal nostro lui?

  • M, 16 Ottobre 2017 @ 08:49

    Perché il bello ed il cattivo tempo dipende sempre dalle donne…?!?che noia… una donna potrebbe essere il massimo e comunque non essere lo stesso mai abbastanza …perche prima poi ci date x scontate… vogliamo paragonare quanto s’impegna una donna e quanto un uomo per far funzionare un rapporto un matrimonio una famiglia.?!?!? Il risultato lo trovo spesso impari…

  • alessandro pellizzari, 7 Marzo 2016 @ 20:57

    Era un lol

  • avvocatolo, 7 Marzo 2016 @ 20:56

    O hai messo un ovulo a commento o hai icone che il mio telefono manco vede… vedo il tuo commento di risposta completamente bianco e parlando di standing ovulation la cosa mi preoccupa

  • alessandro pellizzari, 7 Marzo 2016 @ 20:49

  • avvocatolo, 7 Marzo 2016 @ 20:48

    Standing… ovulation

  • alessandro pellizzari, 3 Gennaio 2016 @ 08:34

    In questo caso parlavo di donne

  • Alessandra, 3 Gennaio 2016 @ 03:20

    Beh ma nella coppia siamo in 2. Voi non siete immuni da sindromi. Perché siamo sempre noi a dover tener vivo il rapporto?

  • grazia, 25 Marzo 2015 @ 12:27

    Rispondo in ritardo e anche “senza soluzione”… qualche riflessione!!
    L’argomento è ancestrale, sempre attualissimo.

    http://www.graziascanavini.com/uomini-e-donne/la-fidanzata-tutto-sesso-si-trasforma-in-suor-casalinga-ecco-cosa-pensano-gli-uomini

  • alessandro pellizzari, 23 Marzo 2015 @ 13:05

    Siamo un popolo di i problemi si affrontano domani, come le diete

  • Eliselle, 23 Marzo 2015 @ 13:03

    il prosciutto, un bel problema
    è quel che dico sempre: cercare di mantenere la lucidità è qualcosa di difficilissimo, ma di veramente prezioso, urge davvero farsi violenza, alle volte, per non pagarla dopo

  • alessandro pellizzari, 23 Marzo 2015 @ 13:01

    Paura! Eppure gli indizi ci sono, basta levarsi il prosciutto dagli occhi

  • Eliselle, 23 Marzo 2015 @ 12:59

    “Una donna deve farci sentire importanti, al centro dell’attenzione, deve continuare a sedurci, intrigarci, deve farci scopare e non solo farSi scopare, deve essere bella, complice, non giudicante. Impossibile? Ma se eravate così solo qualche tempo fa!”

    molte, fingono spudoratamente fino a matrimonio avvenuto, o quantomeno fino a quando non si sentono sicure (un figlio in cantiere o già arrivato, ad esempio), dopodiché tolgono la maschera e si rivelano per quelle che sono
    peggio per chi non vede cosa c’è dietro, e si accontenta delle donne “apparentemente più semplici perché meno impegnative”: tutta questa poca complicazione la pagherete dopo, con gli interessi, tranquilli

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