La matematica del cuore in questo periodo è oggetto di molte recensioni che si stanno moltiplicando.
Le trovate tutte sui miei canali social dedicati al blog e al libro, ma quelle che ritengo particolarmente degne di nota le pubblico anche qui.
È il caso del il www.ilfont.it che ha colto molto bene lo spirito della Matematica del cuore
Ecco cosa scrive Luisa Perlo che ringrazio
Alessandro Nicolò Pellizzari e Eliselle: l’amore conta e i conti devono tornare
Recensione di Luisa Perlo
Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe stato possibile ricondurre anche il più etereo dei sentimenti, l’amore, ad una serie di regole e paradigmi matematici?
Alessandro Nicolò Pellizzari e Eliselle , dall’alto dell’esperienza maturata per anni nella conduzione dei loro rispettivi blog e siti, hanno pensato che fosse non solo possibile, ma anche utile e, perché no, divertente.
E’ nato così “ La matematica del cuore”, una riflessione sulla vita di coppia ma anche un manuale per uomini e donne traditi e traditori, un compendio di suggerimenti su cosa fare nel caso in cui, soprattutto, la matematica diventi un’opinione e uno più uno non dia come risultato due, bensì tre.
Impossibile? No, affatto, perché il tre, forse perché da secoli considerato numero perfetto, non si esterna, non compare alla luce del sole, ma rimane celato, nascosto tra le pieghe scomposte di una coppia di singole entità incapaci di riconoscersi compiutamente come la metà di un intero.
Gli autori non hanno scomodato astruse formule matematiche ostiche ai più, ma sono partiti dalle basi elementari, dalle quattro operazioni: troviamo dunque mariti da dividere, mogli che si moltiplicano, amanti che si sommano e fidanzati che si sottraggono.
Il manuale di Alessandro Nicolò Pellizzari e Eliselle non ha la pretesa di essere un trattato di psicologia, e infatti non lo è, per quanto faccia ricorso a termini e definizioni da essa mutuati, come narcisismo, entrati a far parte del lessico comune e non da specialisti.
Che cosa troviamo, dunque, nelle 366 pagine del testo in questione?
In prima battuta un’analisi delle caleidoscopiche entità amorose facenti parte del vissuto di molti portata a termine da Alessandro Nicolò Pellizzari a cui fa da contraltare la risposta di Eliselle, in uno scambio di vedute tra uomo e donna che ha lo scopo di superare i preconcetti sessisti.
In secondo luogo, poi, una tassonomia dei comportamenti d’amore in cui tutti, ma proprio tutti i lettori possono trovare una sfumatura adatta a ciò che hanno vissuto e sperimentato, tra gioie e dolori, e che si trasforma in una moderna captatio benevolentiae, dal momento che induce a continuare la lettura per vedere com’è andata (o più probabilmente come andrà in un prossimo futuro) a finire la storia.
In fondo i comportamenti umani, se ridotti all’essenziale, si ripetono all’infinito, il cuore o vibra o si infrange, la coppia o regge o scoppia, chi ti vuole ti cerca e se non ti cerca è perché non ti vuole.
Banalità? Forse, se non approfondite, ma a dar loro tutta un’altra sostanza ha provveduto l’autore attraverso la sua “epidemiologia della coppia, dove l’uomo è la costante, vista la ripetitività dei suoi comportamenti, e la donna è la meravigliosa variabile cit.
Alessandro Nicolò Pellizzari e Eliselle: la matematica del cuore vista da LUI
Alessandro Nicolò Pellizzari e Eliselle si sono divisi i compiti: a lui l’onere di dare i numeri relativi agli uomini, a lei il diritto di replica con una visuale dal punto di vista delle donne.
A essere sincera, i LUI analizzati dall’autore ne escono con le ossa rotte, molto lontani dallo stereotipo del maschio alfa vincente, molto più vicini ai concetti di egoismo e codardia mescolati al fine di produrre un venefico elisir d’amore.
Gli uomini mentono. Indiscriminatamente, badando solo al proprio tornaconto, mentendo sulle menzogne con una tale convinzione che finiscono per crederci davvero (solo loro, sia chiaro).
I numeri statistici parlano chiaro, gli uomini tradiscono e lo fanno con lo scopo di garantirsi sesso nuovo e fresco, adrenalina pura derivante dalla scelta di essere amanti clandestini, spesso ricorrendo alla più classica delle bugie, quella di essere sulla strada di una separazione che però non arriva mai.
A giudizio di Alessandro Nicolò Pellizzari e Eliselle la bugia maschile è una forma mentis imprescindibile, che sia costruita a danno della moglie o dell’amante di cui ci si è stufati non ha importanza, è e resta la migliore uscita di sicurezza.
Non è che l’uomo non sia capace di innamorarsi sul serio, matematicamente parlando sono ben dieci i segnali individuabili per una conferma, ma il suo amore presenta spesso crepe profonde, allarmanti. Rivendica diritti esclusivamente suoi, che non riconosce come tali alla sua compagna, pretende spazi non ben definiti, ribalta su di lei le sue mancanze o colpe, si trincera dietro silenzi insostenibili, temporeggia, ma soprattutto non chiude mai la stagione di caccia, perché ogni lasciata è persa, fosse mai che proprio quest’ultima fosse quella giusta….
L’autore non fa sconti: come confermato da indagini fondate sul campo, per gli uomini c’è una sola spinta che abbia valore, quella del sesso, che fa desiderare loro il proibito, ad esempio una forma di poliamore a tre o a quattro, e li induce a chiedere alla loro ex di rimanere amici solo per non precludersi la possibilità di un rientro in tempi bui.
Sarebbe auspicabile, invece, tornare indietro, abolire chat e social per riscoprire la bellezza dei primi incontri, della conoscenza a tu per tu, non dietro ad uno schermo, senza calcoli o preconcetti, soprattutto senza sparire all’improvviso non accampando neppure una motivazione.
Tra un narcisista patologico e un manipolatore perverso è possibile incontrare un traditore seriale, un anaffettivo, un marito boomerang: e questi sono solo un esempio dei tipi maschili matematicamente esplorati da Pellizzari.
Nonostante tutto, però, può sopraggiungere il momento in cui un uomo, convinto di aver trovato la donna giusta, vorrebbe protrarre all’infinito questa condizione idilliaca: non gli resta che scendere dal suo piedistallo e provare ad applicare le dieci dure regole per il mantenimento dell’amore suggeritegli dal nostro autore.
Alessandro Nicolò Pellizzari e Eliselle: la matematica del cuore vista da LEI
Alessandro Nicolò Pellizzari e Eliselle si sono divisi i compiti e proprio Eliselle ha cercato di controbattere sempre difendendo il ruolo femminile, ma anche sollecitando la donna a uscire dal suo bozzolo, ad amare prima di tutto se stessa, a diventare abile nel cogliere i segnali di pericolo in una relazione, che si tratti di essere la moglie o l’amante.
Già, l’amante, perché non solo statisticamente le donne tradiscono, ma dichiarano di farlo in una percentuale che addirittura supera quella maschile.
La differenza sta nelle motivazioni, nella spinta iniziale: a volte si tratta di noia legata alla routine coniugale, altre volte della ricerca di una fuga dal proprio matrimonio azienda, altre, ma in misura minore, di una insoddisfacente sessualità tra le mura domestiche.
Eliselle combatte lo stereotipo del tradimento femminile legato a profondi sentimenti e accetta invece l’idea che la motivazione possa essere anche una vendetta nei confronti del proprio lui fedifrago.
Ancora una volta Pellizzari richiama la matematica evidenziando dieci motivi per cui vale la pena di essere fedeli e altrettanti per essere infedeli: a ciascuno la scelta, ma se si opta per la seconda si deve mettere in conto che si verrà sommersi di bugie anche queste seriali e altrettante bisognerà inventarne.
Alle donne il compito di smascherarle e di chiudere i ponti con i cialtroni, anche con quelli che al sesso reale preferiscono quello virtuale, garantendosi un ampio margine d’azione.
Vedere e distogliere lo sguardo è un grave errore, come dare tutto per scontato nella vita di coppia o essere compagne ingiuste, che il tempo ha trasformato in modo peggiorativo.
Gli uomini tutti Ulisse e le donne tutte Penelope? C’è anche una Circe a completare il triangolo, dal quale emerge un uomo che rispetta purtroppo tutti i clichè.
In amore, suggerisce l’autrice, i conti devono tornare, il tempo non va sprecato per uomini che non lo meritano, le scelte vanno fatte con la consapevolezza che ad ogni azione corrisponderà una reazione.
L’importante è capire quando vale la pena di salvare un amore o quando questo è solo più l’ombra di se stesso, quando mettersi in gioco e puntare tutto per ricominciare o quando è meglio accettare la fine di ciò che in realtà non esiste più da tempo.
In amore uomini e donne vincono o perdono a tutte le età, resta la bellezza di coltivare da adulti sogni da adolescenti, di convincersi che ci si può ancora innamorare e che spesso gli sbagli non siamo noi, ma sono eventi esterni a noi che non abbiamo il potere di esorcizzare.
Alessandro Nicolò Pellizzari e Eliselle: l’amore conta e i conti devono tornare
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