
Sapete quanto io tenga al valore dell’amicizia e a molti di voi, che ormai hanno con me una confidenza che travalica Facebook e, prima o poi, chi non ho incontrato lo incontrerò, e sono sicuro che sarà come se fossimo stati amici da anni.
Ora mi capita che qualcuno decida di fare del sarcasmo con me non su dei commenti, ma su delle persone mie amiche che commentano su questa bacheca, pensando forse che o sono “amiche così” o io, perché ho una penna un po’ aggressiva, sia pronto a fare cappottini a tutti in chat.
Queste persone, se le ritengo recuperabili, vengono subito bacchettate in chat o, se irrecuperabili, bloccate all’istante.
Perché per me funziona così il mondo:
1. gli amici si difendono sempre, nessuno si deve permettere di prenderli per il culo con me
2. mio padre diceva: così in pubblico come in privato non dire mai cose che non potresti ripetere, o che non avresti il Coraggio di ripetere, di fronte alla persona della quale parli.
Questo è il mio BUSHIDO
Concludo con un aneddoto che ho già raccontato sul blog e che forse alcuni di voi sanno. Una volta a casa mia viene un caro amico con una fidanzata nuova. A tavola parliamo del più e del meno e, con questa persona, salta fuori una conoscenza in comune. Lei inizia a parlarne in modo inaccettabile. Io la stoppo ua prima volta dicendole: guarda che è un mio caro amico. Lei dopo un po’ riprende a insultarlo. E io: scusa, non hai capito, stai parlando di un mio amico. Niente da fare, insiste. Allora le dico: questa è casa mia, io non permetto che si deridano i miei amici, se continui preferirei tu ci lasciassi grazie. Il suo fidanzato interviene dicendomi: eh Ale quanto la fai grossa dai! E io: e se fossi stato tu l’oggetto della scortese discussione? Avresti voluto che io accettassi su di te quanto abbiamo sentito?
Un messaggio per chi gioca con queste cose: cogli l’occasione per fare tesoro di questa lezione, non dovrò privarmi della tua amicizia. Solo gli idioti non sbagliano. Wilde