
Sei tu, cara amica lettrice. Spesso, il più terribile, impietoso, prevenuto e crudele giudice di te stessa sei proprio tu. Oppure sei l’altra, l’eterna soccorritrice di vittime maschili dei sentimenti. Parliamo di rapporti con l’altro sesso, naturalmente.
Nei rapporti con l’uomo, soprattutto in quelli dove lui tira l’acqua al suo mulino, le cose non vanno tutte come vorreste e provate a capire dove sta l’inghippo che non vi rende felici (e se la “colpa” è sua o avete sbagliato qualcosa), molte di voi si dividono in inquisitrici e crocerossine.
L’inquisitrice
E’, secondo me, la più diffusa. Ha vari gradi di giudizio, ma tutti i tipi di inquisitrici, da quelle più tolleranti verso i propri presunti difetti a quelle che si condannerebbero al rogo dopo due minuti, di fronte a un comportamento anomalo maschile di coppia, si fanno subito questa domanda: DOVE HO SBAGLIATO?
Noi uomini lo sappiamo, e ne approfittiamo. Soprattutto i più stronzi. Il peggiore? Quello che sa di avere dei problemi sessuali (durata dell’erezione, eiaculazione precoce sono molto più diffusi di quello che noi vorremmo far sapere: leggi qui) e che, di fronte alla cilecca, dice che siete voi che non ci sapete fare abbastanza.
L’altro molto diffuso è l’incompiuto (leggi qui il suo profilo), quello che fa in modo che vi vengano un milione di dubbi e che vi lascia per vostro sfinimento, che non può amarvi perché vi ama troppo.
Insomma, molti di noi adorano le inquisitrici perché sono inversamente giudicanti con noi: della serie, tanto si giudicano loro, quanto poco giudicano noi.
Poi, nel caso delle nostre marachelle (non so, un fuori pista quasi beccato da voi) il fatto che il vostro automatismo “che cosa ho fatto io di sbagliato” ci dà il tempo utile per pensare a un piano B, distrarvi dalla prova provante del misfatto o dal sospetto.
Con l’inquisitrice, anche quando sei in torto marcio, basta arrabbiarsi, essere aggressivo e passare al contrattacco per stimolare chimicamente il suo riflesso di autoanalisi autodistruttivo e uscirne vincitori, mentre lei si arrovella sui suoi possibili errori.
Che fare? Intanto non fidatevi di noi, anche quando pensate che abbiamo ragione. E poi, quando sentite la vocina “Dove ho sbagliato” chiudete gli occhi, respirate profondo, contate fino a 10 e poi trasformate la frase in Vediamo dove HA sbagliato e che cos’ha LUI di sbagliato.
Provateci, vivrete subito meglio. Anche perché dopo queste sante inquisizioni spesso arriva la consapevolezza di aver avuto ragione, e non è bello sentirsi, oltre che cornuti, anche mazziati.
La crocerossina
Io ti salverò. Io ti cambierò. Io sono quella giusta. Per la crocerossina nessuna missione è impossibile. Di solito, infatti, fa l’amante. Ma non una di quelle che si divertono, una di quelle che aspettano. Spesso troppo e al di là di ogni umana sopportazione. Sono le vittime più frequenti del marketing maschile per cuccare (leggi qui), soprattutto quando lui lancia la fatidica frase “non ho mai trovato la donna veramente giusta per me”.
Dunque la crocerossina fa l’amante in attesa di spodestare qualche moglie inspodestabile o becca i soggetti maschili scartati dalle altre, quelli che nessuno più si piglia.
Con l’irriducibile sciupafemmine (io lo chiamo lo sportivo: leggi qui) la crocerossina pensa che sia possibile renderlo un uomo fedele, anche se è over 50 e vive così da trenta.
Con il pluridivorziato che vede le donne come una maledizione divina, ma più del dolor poté il digiuno sessuale, pensa di poterlo convincere che lei è diversa da tutte.
Con il mammone (leggi qui), quello che vede la donna come una madre accudente, trova un inizio che sembra sublime, ma poi dovrà soccombere, come tutte, di fronte ai terribili difetti dell’uomo perennemente bambino.
Ma anche la crocerossina, superato il primo istinto di salvataggio, ha bisogno di essere amata da un uomo vero. E salvata.
Che fare? Crocerossine, provate a evitare quelli che di fronte alla vostra profferta di aiuto vogliono essere aiutati, e date una chance in più a quelli tutti d’un pezzo, che non devono chiedere mai. La vita è lunga, avrete modo di salvarli. Ma meglio salvare un uomo vero che uno zoppo sentimentale.
Sincerely yours
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