
In questa diretta parliamo del vampiro e altri personaggi “natalizi”
Il vampiro è la risposta alla vostra domanda: mi ha lasciato, si è fatto lasciare, perché mi orbita ancora intorno?
Che cosa fa il vampiro emotivo? Ha bisogno di succhiare i sentimenti degli altri per sentirsi vivo e, molto più spesso e banalmente, per sopportare il fatto che durante il giorno deve chiudersi nella bara del suo longevo quanto asfittico matrimonio. A mezzanotte esce dalla bara e va dall’amante che è la sua vera vita, anche se la bara non la lascerà mai.
Perché torna, mi chiedete? Perché avere sangue di qualità, sicuro, testato, a prova di scenate e buono come il vostro è difficile e faticoso da trovare. In fondo il vampiro medio è pigro: la bara è scomoda ma foderata di velluto e voi avete un gruppo raro da trovare, un mix perfetto di sesso, consulenza psicologica e lavorativa, mamma e geisha, commercialista e massaggiatrice.
Un altro personaggio che si aggira fra Natale e Capodanno è lo zombie. Lo zombie è il vostro ex, che credevate morto e sepolto quando vi ha detto “dopo 7 anni di amantato sento di dover dare una chance al mi matrimonio” ora riappare e fa zombeing. Arriva un cuoricino via messaggino. Riecco un like sulla tua bacheca. Osa persino commentare. Arriverà anche alla telefonata, all’incontro “casuale”, all’inizio timidamente e barcollando, come uno zombie.
Il Superbene invece è l’uomo che volutamente non vi dice vi ama (ricordatevi, siete la serie B: in serie A gioca la titolare) ma si inventa tutte le declinazioni del Ti voglio bene: dal Superbene appunto, al ti voglio troppo bene, passando per il tanto bene al così bene che non posso rinunciare a te (e alla moglie).
L’uomo carpe diem è quello che invece, accusato di aver promesso tutto e mantenuto niente, di fronte allo storico delle sue chat che dichiarano “voglio un figlio da te, nel 2019 la lascio, ho parlato con l’avvocato (andato in pensione nell’attesa di passare dalla consulenza ai fatti)” risponde laconico: In quel momento lo pensavo.
Il pentito invece ve ne dice di ogni quando lo beccate in fallo per poi tornare, dopo aver detto nefandezze tipo “tano lo so che la darai a tutti” o “non mi meriti, ho fatto bene a non fidarmi” per poi tornare bello bello con la bandiera bianca che reca la scritta “lo sai che quando sono incazzato esagero o dico cose che non penso” oppure “non crederai davvero alle cose brutte che ti ho detto”…
Il Corretto invece è quello che dice: “ti ho sempre detto che non avrei mai lasciato la famiglia e in figli”. Peccato che dopo tre anni di amantato e centomila scopate magari anche nel suo letto coniugale uno che dice che lui la cioccolata non la mangia e poi si sbafa una Sacher ogni volta che vi vede è come quello che dice “io se trovo un portafoglio lo restituisco” omettendo la specifica “pieno o vuoto”?
L’amicone invece propone un vecchio adagio: ci lasciamo ma rimaniamo amici. Anzi, trombamici. Una grande presa per i fondelli, salvo rare eccezioni dove però non ci sono perdenti o gente che soffre.
Questi sono alcuni dei personaggi che si aggirano nei vostri telefoni e dintorni fra Natale e Capodanno, il periodo che io chiamo dell’Assedio di Capodanno (guardate anche questo video).
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