Come mai in così tante scegliete di avere una storia con un uomo sposato o comunque già impegnato? Almeno la metà di voi lo fa o lo ha fatto, e sono stime per difetto. Se poi i dati ci dicono che 6 italiane su 10 hanno tradito almeno una volta, almeno 4 di queste 6 lo ha fatto con o anche con un uomo sposato.
Ma il successo degli sposati non coinvolge solo le donne già impegnate, coinvolge anche single, separate e divorziate, cioè donne che sono già passate attraverso i dolori del matrimonio.
Perché?
Intanto l’uomo sposato compete sul mercato con i single, i separati e i divorziati. Dai vostri tanti racconti, in questo campo emerge un panorama devastante. Il single è spesso deludente.
Se è giovane vuole divertirsi, non vuole impegni, non pensa a figli e famiglia (l’obiettivo di tante di voi, soprattutto le under 40) e se vi va bene vi regala quasi il 50% del suo tempo e delle sue attenzioni. Poco sentimentale, molto basic. È quello che risponde a una vostra articolata frase d’amore 24 ore dopo con una misera faccina.
Se è un quarantenne che ha avuto qualche storia importante che non è durata e/o non ha figli si comporta peggio del single giovane perché oltre a voler divertirsi e non avere legami “soffocanti” ha ormai una sua impostazione e abitudini da single solitario inveterate.
Se è un divorziato separato avrà spesso tutti gli acciacchi di chi ha un matrimonio fallito alle spalle. Quindi diffidenza verso le donne (che crede tutte uguali), voglia di divertirsi dirompente (covata per anni), spesso brillante all’inizio ma dopo il letto musone, scontroso, taciturno, i figli, l’assegno da pagare un pacco insomma.
Dunque, il mercato degli uomini papabili è inflazionato da maschi poco propensi per i legami e le storie serie, magari ottimi per farci una botta e via ma ingestibili, fin da subito o quasi, sul fronte sentimenti. Si salva un 15-20% che rappresenta l’eccezione e che va a ruba, destinato a creare un legame forte appena trova quella giusta.
Ecco perché lo sposato ha grande successo: la concorrenza non regge il paragone.
Lo sposato che va di moda è mediamente un uomo di una certa età (40-50 ma hanno successo anche i versus 60), di successo, sicuro di se, che si tiene bene, simpatico, affascinante, con possibilità economiche (almeno palesate all’inizio, poi bisogna vedere se è un tirchio dopo che vi ha ripassato). Insomma, l’uomo apparentemente perfetto se non fosse per quel dettaglio della moglie e figli.
Purtroppo spesso lo incontrate sul o per lavoro, cosa che complicherà enormemente la situazione se la liason, da puro divertimento, si trasforma in qualcosa di più sentimentale.
Insomma, lo sposato ha un grande fascino, e ci cadete quasi tutte prima o poi, stufe di incontrare maschi che non fanno gli uomini, non fanno i compagni e fuori dal materasso hanno la verve di una mucca che guarda un treno.
Tutte? Sì ho detto tutte. Almeno tre categorie di donne su 4. Eccole.
LA SPOSATA
È la categoria di donne che forse sfrutta il meglio dello sposato, semplicemente perché, essendo sposata a sua volta, se decide di accogliere nel suo letto uno impegnato è perché il suo matrimonio non va al 100% e vuole nuove attenzioni e spesso anche sesso di qualità. Vuole, in una parola, divertirsi e svagarsi anche lei, per poi rientrare all’ovile che, per quanto difettoso rimane il suo punto di riferimento, figli in testa. E allora chi meglio di uno con l’anello al dito? Non sarà mai appiccicoso, pericoloso, ha gli stessi problemi e stessi ritmi. Insomma, meglio di così se vuoi tradire al sicuro? Peccato che la cosa funzioni se la sposata è talmente strutturata da impedire che la storia duri più di 3-6 mesi o ha un controllo tale sulla sua emotività da fermarsi prima di innamorarsi. Donne così ce ne sono poche. Anche perché più mangi una torta che ti piace più vorresti continuare a mangiarla. Ed è così anche per lui. Quindi che succede? Che al terzo/sesto mese di frequentazione ludica lei inizia a provare sentimenti. Lui magari anche, o li simula (ma spesso è solo entusiasmo e lussuria) perché sa già che non lascerà mai la famiglia (non era il patto iniziale?). E poi molti uomini, a mano a mano che si avvicina il giro di boa della fase sentimentale di una relazione clandestina tendono a raccontare all’amante che in fondo a casa non ci stanno così bene, che con la moglie non scopano (attenti a quelli che parlano male della moglie, si rivelano spesso, poi, i peggiori anche con voi), tutte balle che servono a rabbonirvi, a coinvolgervi di più (soprattutto a letto o a fare quello che vuole lui) e a procrastinare il consumo della torta. Dicevo: al giro di boa di solito ci si guarda negli occhi e la donna (lui non si espone quasi mai) si chiede e gli chiede se non sia il caso di fermarsi o tentare di trasformare il rapporto in mera amicizia. Di solito lui risponde in modo che la donna dica lei andiamo avanti ancora per un po’, perché sotto gli occhi lucidi del quasi innamorato (se non lo ha già dichiarato o lo dichiara contestualmente) a lui interessa scoparvi incessantemente ancora per un bel po’. Inutile dire che i tentativi di amicizia fra amanti naufragano nel 95% dei casi alla prima cena da amici con relativo amplesso in bagno, in auto o dove si può. Quindi andate avanti. Siete già un po’ innamorate, o almeno legate quel tanto da non riuscire a dire stop. Il risultato? Approderete alla fine dell’anno in un crescendo rossiniano di progetti e sentimenti, ma quando voi sarete pronte a far saltare il vostro matrimonio lui farà marcia indietro. E da qui, anche l’amazzone più controllata che ha “usato” lo sposato a scopo ludico inizierà il calvario di tutte le amanti che hanno un uomo che rimane con la titolare. Disastro.
LA DEMOCRATICA
Ci sono donne che si fanno zero problemi ad andare con gli sposati. Sono donne spesso considerate troppo “leggere”. A me piace il medioevo come storia ma non applicato alle relazioni di coppia, quindi io definisco queste donne, giovani e meno giovani, libere e non offuscate da illusioni di moralità, come dice Ash in Alien. Se un uomo sposato decide di tradire è un problema suo, non di una single di libere vedute. Il sesso è un fatto naturale che avviene fra persone consenzienti adulte, punto. Quindi ci sono donne che non hanno pregiudizi sugli sposati, sono come i soliti single che prendi e lasci, anzi sono meglio. La fede al dito di lui è una garanzia di libertà autonomia e non appiccicosità per una donna libera che vuole restare libera. Almeno all’inizio. Perché anche per la democratica vale la regola della torta: se ti piace più la mangi e più la mangeresti. Così il tempo passa e lui assume un ruolo sempre più importante nella vostra vita e, superati i fatidici sei mesi anche la democratica si troverà invischiata in una storia che non domina più. La democratica è diventata un’amante classica, con tutti i difetti del ruolo. E così i suoi weekend in famiglia e i tuoi con le amiche diventeranno attese di una sua telefonate, la lontananza si trasformerà da libertà in sofferenza. Addio democrazia.
QUELLA CHE IO MAI CON UNO SPOSATO
C’è sempre qualcuno che pensa di essere più bravo, più forte e più intelligente degli altri. Quante donne commentano e scrivono: io non capisco le donne che vanno con gli sposati, forse hanno bassa autostima… Un bel gruppetto. Ma sapete quante di queste poi nella vita si ritrovano per destino beffardo in un amantato che le invischia da anni? Tantissime, basta leggere i commenti in questo blog. Perfino le mogli tradite, quelle che a volte se la prendono con le amanti invece che col marito (non le capirò mai: detestare il termometro perché misura la febbre…), mi scrivono: non lo avrei mai immaginato ma ora mi ritrovo a fare l’amante anch’io! Perché? Perché certi sposati sono fenomenali, furbi e pazienti corteggiatori. Di fronte a una che io mai con gli sposati lavorano in modo sottile ma incessante, progressivo ed efficace. Caffè, pranzi, telefonate e amicizia di qualità all’inizio: una finta amicizia divertente e lusinghiera condita da un corteggiamento discreto ma sempre presente. Così dal io mai con uno sposato si arriva al peccato che sei sposato. E il tempo passa, lavora, fra risate e complicità, si passa poi alle cene finché una serata particolarmente bella e ispirante ed ecco che anche la io mai con gli sposati si dirà: come sto bene con lui ma che c’e di male a farci un giro…. Ed eccola invischiata in anni di amantato in un batter d’occhio! Destino beffardo e… mai dire mai.
E invece chi riesce a resistere allo sposato? L’EX AMANTE
L’unica donna in grado di resistere allo sposato è l’ex amante che ha avuto una storia lunga e travagliata con uno della categoria. Una donna che ha passato tutti i gironi dell’inferno delle amanti, dalle promesse più belle miseramente disattese al sorbirsi prove di schiavismo, prove emotive laceranti che solo l’egoismo di certi uomini può imporre a persone che dicono di amare e prove così disumane che solo chi all’innamoramento ha aggiunto una forma più o meno forte di dipendenza (andate dallo psicoterapeuta per tempo!) può accettare di subire. Attese infinite, delusioni a pioggia, promesse infrante, persino accuse. Al peggio non c’e mai fine e l’ex amante lo sa perché a un certo punto, aiutata o meno, ha rotto le catene della dipendenza e, per quanto innamorata, ha detto basta, passando attraverso faticosi codici del silenzio, rifacendoli perché l’altro ci riprovava (egoismo senza fine) fino ad arrivare all’agognata consapevolezza del questo sì possiamo dire mai, Mai più con uno sposato. Queste sono le donne davvero immuni dagli sposati. Certo, ci sono le recidive, le crocerossine e quelle che a costo di sputare sangue portano avanti la loro lacerata bandiera del Io ti cambierò, ma spero che tra le ex amanti siano solo delle eccezioni.
Dunque, care amiche, lo sposato sarà affascinante e di moda, forse apparentemente meglio di tanti uomini liberi ma io vi avverto: alla larga come se fosse peste, anche se siete le più strutturate donne del pianeta. Perché, come dicono alcuni medici illuminati, per non ammalarsi non è che bisogna fumare poco oppure ogni tanto, occorre non fumare e basta.
Ditemi cosa ne pensate commentando sul blog o scrivendomi a anpellizzari@icloud.com.
Sincerely yours
ps LO SPOSATO SUL LAVORO
Care, l’ho accennato all’inizio. Il peggio dello sposato lo trovate sul luogo di lavoro, perché per quanto “comodo” e a tiro all’inizio, quando sarà finita non solo sarà più difficile staccarsi e dimenticare (anche perché non pochi gentiluomini se ne approfittano della contiguità quotidiana per riprovarci o altro) ma lo avrete sempre fra le palle. Prima o poi per fortuna diventerete indifferenti e lui trasparente, ma sai che fatica! Alcune di voi sono arrivate persino a pensare di cambiare lavoro… quindi NO sposati ma NO NO NO! sposati sul lavoro!
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