Sarà vero quello che lui racconta dei rapporti con sua moglie? Sono davvero come fratello e sorella? Due coinquilini sotto lo stesso tetto? E mai una tenerezza? Mai proprio mai sesso?
Dubbi leciti, soprattutto se il tempo passa e lui svicola sui vostri programmi per il futuro, la vostra storia non ha più lo smalto di una volta e weekend e feste comandate rimangono off limits perché lui deve restare in famiglia. Ma per i figli o per lei?
Inevitabile, umano, andare a sbirciare sui social di famiglia, e non solo i suoi, ma anche quelli della moglie “sorella”, degli amici in comune, persino dei figli.
E così, molto spesso, si scoprono gli altarini.
È normale, secondo voi, che una coppia scoppiata da anni pubblichi ancora (o improvvisamente, ma il significato allora è diverso) foto insieme sorridenti, abbracciati, celebrative di anniversari o simili? Certo che no. Qualcosa stride palesemente fra i racconti della sua vita con la moglie e la realtà.
Certo dipende anche dalle foto. Quelle corali di famiglia a Natale, per esempio, ci stanno. Sono gli stessi figli spesso a pretenderle, e come dirgli di no? Non capirebbero. Anche i separati le fanno insieme: genitori si rimane e certe apparenze con i figli vengono mantenute. “Mi ero tolto la fede al dito dichiarata la crisi con mia moglie, poi mio figlio adolescente lo ha notato, mi ha chiesto perché è io l’ho rimessa”, mi racconta Marco. I figli sono pezzi di cuore, si sa e, per loro, qualche compromesso ci sta.
Dunque le foto una tantum di famiglia sono spiegabili per tanti motivi, quelle di coppia molto meno.
Per quale ragione una moglie descritta come assente, presenza fantasma, semplice “sorella” o, peggio, arpia litigiosa dovrebbe sentire il bisogno di pubblicare foto vecchie o persino nuove di coppia più o meno sorridente? Nessuna. Un matrimonio bianco o una separazione in casa non celebrano il loro status.
Diverso è se la moglie sente odore di amante o scopre il tradimento: allora la foto di coppia potrà essere un marcare il territorio, un proclamare al mondo “lui è mio” o “in casa tutto bene nonostante le malelingue”, o avere il significato di messaggio trasversale all’altra: “potrai aver vinto qualche battaglia ma io ho vinto la guerra e lui torna sempre da me”.
Contenta la moglie che si fa bastare queste foto ma, in ogni caso, se ci sono e lui non batte ciglio, ci sarà un perché.
Che è ovvio se lui è stato scoperto ed è rimasto a casa. Nel pacchetto uomo zerbino c’è anche l’accettare di mostrare al mondo e soprattutto alla ex amante chi comanda. In questi casi voi amanti dovreste chiedervi non solo che fine ha fatto l’innamorato perso del giorno prima, ma anche dove è finita la moglie sorella, quella che del matrimonio non le importava nulla.
Occhio a chi non ve la raccontava giusta e vorrebbe continuare a raccontarvela. Frasi del tipo “è lei che ha la mania di postare foto così, a me non interessa”, oppure “è per non avere rotture o per fare poi quello che voglio” stride un po’ con la descrizione del Non matrimonio e Non amore fattavi fino a ieri. O sbaglio?
E come potrebbe lo stesso uomo sorridente vicino a lei al suo compleanno o simili (l’anniversario di matrimonio è ancora più difficile da giustificare come “foto di repertorio”) farle la famosa dichiarazione di crisi che è prima tappa fondante di ogni road map verso una separazione che si rispetti? Per caso vi aveva detto che ciò era stato già dichiarato o che la crisi era già conclamata? E le foto nuove allora? Revival o realtà immutata? In ogni caso a voi è stato venduto un matrimonio diverso.
Perché pochi uomini hanno la correttezza di non vendere il loro matrimonio come al capolinea. Per esempio non potrebbero ottenere le attenzioni delle donne che disdegnano gli impegnati e felici, e comunque l’uomo medio pensa che un’amante sia felice solo se l’altra viene descritta come non pericolosa, meglio se in via di liquidazione. E un’amante che non teme la moglie è allegra, senza musi e scopa divinamente, spesso e volentieri.
Alcuni scelgono la via del mezzo silenzio, raccontando poco o niente della loro vita matrimoniale, approfittando della vostra lotta interna fra la voglia di sapere e la paura di sapere. E di perdere.
In ogni caso alcune foto parlano anche per chi sta in silenzio.
Certo, una foto non farà primavera, due… Soprattutto se le rondini volano insieme o amoreggiano.
Il consiglio? Chiedere spiegazioni subito, senza rimandare o cercare ancora, e non accontentarsi di quelle liquidatorie, da uomo anguilla o da arrampicata sugli specchi. Perché un uomo che promette di lasciare la moglie per voi certe foto deve saperle spiegare in modo convincente, esaustivo. Niente zone d’ombra. Non per il futuro, almeno.
Altro consiglio. Se scatta il Codice del silenzio perché lui non ha saputo o voluto giustificare certi album di coppia e avete deciso che il suo matrimonio finito non finirà mai, smettete di investigare sulle immagini. Ovunque
Non avete bisogno di altre prove se lui non ha saputo spiegare, se non ha sciolto i dubbi, se a voi non va bene accettare la verità sul suo matrimonio, una volta rivelata fino in fondo. E se ha nuove prove a suo favore potrà portarvele per tempo, ma da ufficiale e gentiluomo.
Quindi basta orbiting fotografico, a costo di bloccare amicizie, stati, collegamenti vari, amici coinvolti. Perché ogni volta che cercherete foto-prova di qualcosa rientrerete nel suo mondo e soffrirete, invece di voltarvi dall’altra parte e guardare a un vostro nuovo futuro.
Bloccare l’accesso alle fonti fotografiche significa non comprare il cioccolato. E se non compri il cioccolato puoi anche cedere alla tentazione di aprire il frigo, ma non ci troverai nulla.
Una regola che vale non solo ai primi e più duri mesi del Codice del silenzio, ma anche dopo. Le ricadute, infatti, sono sempre dietro l’angolo, soprattutto se fate un Codice del silenzio non tanto per rinascere voi ma per “costringerlo” a preferirvi, e lo fate senza l’aiuto di un esperto.
Il silenzio, a un certo punto, deve prendere il posto di tante parole e investigazioni. E se deve parlare qualcuno per il futuro parli lui. Ma questa volta con i fatti.
946Commenti