Locandina della Bottega dell’Attore replica ‘Coppia aperta quasi spalancata’ uno dei testi più famosi di Dario Fo e Franca Rame
Locandina della Bottega dell’Attore replica ‘Coppia aperta quasi spalancata’ uno dei testi più famosi di Dario Fo e Franca Rame

Su Facebook puoi scegliere il tuo status sentimentale e renderlo pubblico: fra questi c’è quello di “relazione aperta”. E non corrisponde solo a foto di donnine scollacciate, anzi, non sono poche le persone “normali”, soprattutto donne, che lo selezionano.

Sincere e coraggiose, anche perché se le impegnate si lamentano di essere tampinate eccessivamente in chat da mille morti di figa, immagino cosa possa succedere a una donna che rischia di essere interpretata come “disponibile” (almeno dalle persone meno “evolute”) nonostante un rapporto di riferimento ben descritto anche dalle foto pubblicate (che il morto di figa legge come: bene questa è impegnata ma vuole scopare in giro il più possibile, evviva!).

Ma torniamo al titolo di questo articolo: nasce da diverse storie che mi sono state raccontate dopo che ho chiesto (minuti dopo, non ore dopo…) urbi et orbi sui social di spiegarmi che cosa significhi relazione aperta da chi la vive. Ne avevo già parlato in coppia-aperta-la-via-per-una-nuova-imperitura-fedeltà, ma le testimonianze si moltiplicano (gli status e, a quanto pare, le coppie praticanti) l’argomento è rimasto di attualità, è di grande attualità. Non mi sbagliavo.

Intendiamoci innanzitutto sul significato di relazione aperta, che è poi un modo di rivedere la vecchia coppia aperta, più legata alle neolibertà sessuali degli anni che furono. Vediamo come la raccontano le mie testimonianze, tutte donne dai 30 ai 55 anni, che hanno vissuto una o più relazioni aperte o che le stanno vivendo ora.

La relazione aperta è una coppia come le altre, con un patto di libertà sulla sessualità
A sentirla descrivere da chi la vive, la relazione aperta è in tutto e per tutto uguale alla coppia tradizionale. Due si innamorano, si scelgono, decidono di vivere insieme e di sposarsi, condividendo tutto. L’unica differenza con la coppia tradizionale è il patto sul sesso: la relazione aperta prevede che i due partner, consenzienti, possano avere, se capita, rapporti sessuali con altre persone, senza che questo venga definito tradimento o cambi di una virgola il rapporto di riferimento: è solamente un modo di vivere più libero la sessualità, unico elemento non sempre esclusivo per la coppia stessa.

Perché il sesso deve essere libero in una coppia aperta?
Perché, mi raccontano, la fedeltà è pura utopia, anzi, qualcosa di innaturale per l’uomo e la donna (ma soprattutto il maschio, precisano molte, e di solito sono quelle che la coppia aperta l’hanno un po’ subita, poi accettata, poi apprezzata, ci tengono a dirlo), il sesso è la parte più vitale di una coppia ma come ogni gioco, nonostante gli sforzi, perde fascino, mordente, adrenalina col tempo. Una coppia può inventarsi di tutto per rinverdirlo, fra lingerie, vibratori e filmini, ma mai avrà stimoli forti come quello di fare sesso, ogni tanto, con un nuovo partner.

E la gelosia?
Tutte mi hanno detto, a parte un caso più “evoluto” (una donna che ha sempre visto la coppia come libera in tutto, non solo nel sesso), che è un problema, ma soprattutto iniziale. Nel patto di libertà sessuale, i più gelosi decidono di non dirsi quando vanno a letto con qualcuno. Esco con le amiche… Una piccola bugia bianca che, mi sottolineano, è ben lontana dalle tante raccontate per tradire veramente, per fare le corna vere e proprie. Certo, c’è la suspence: sapendo che vige una libertà assoluta, il partner più geloso, che però ha accettato il patto e lo utilizza anche lui, si chiede ogni volta cosa sarà successo. Ma se la cosa è reciproca passa, mi dicono. La vera gelosia, precisano le testimoni, scatta se c’è qualcuno che veramente può mettere in crisi la coppia perché uno dei due si innamora, ma questo è un rischio che corre qualsiasi coppia, soprattutto quelle che si tradiscono veramente, perché il loro motore di avventura non è solo il sesso, ma un’insoddisfazione molto più larga e grave.

La coppia aperta non è una coppia finta
Mi scrive L.: ci amiamo, facciamo l’amore spesso, abbiamo figli, progettiamo l’acquisto di una seconda casa, viaggiamo insieme… e poi, ogni tanto, scopiamo con altri. Siamo molto più solidi come coppia di quelli che si tradiscono appena possono, ma tenendolo nascosto. Oppure di quelle coppie che muoiono lentamente: sono delle coppie azienda dove i sentimenti sono in cantina e conta di più tutto il resto, dal conto in banca al tenore di vita, allo status quo che, sarà brutto e non appagante, ma è tanto comodo. Sono coppie queste? Noi siamo più forti, ogni tanto facciamo un pieno di v-power fuori e si riparte con slancio, ma in famiglia.

La coppia aperta fa un sesso migliore che regala longevità alla coppia
Tutte le testimonianze sostengono che potersi concedere, senza sensi di colpa, delle storie di sesso sporadiche (se sono troppe e frequenti ovvio che non è una relazione aperta, è un casino) fa molto bene alla coppia di riferimento. I critici delle coppie aperte dicono spesso che queste persone sono sostanzialmente dei maniaci sessuali: si può benissimo fare a meno di scopare spesso e l’amore è fatto di tante cose, non solo di sesso. La mia opinione è che questo è salame sugli occhi: il 60% dei maschi italiani tradisce innanzitutto perché la compagna non scopa più o abbastanza, e il 50% delle donne (stima per difetto) per lo stesso motivo e in più perché il maschio di casa dorme, non le caga, mancano le emozioni. C. mi racconta che quando ha un’avventura, non è tanto la scopata in se che l’appaga (ce ne sono di favolose, altre sono deludenti), ma l’adrenalina del corteggiamento, il gioco della seduzione che si rinnova. Tutte emozioni che lei poi riporta a casa, e scopa di più anche con il marito. E non è una droga della quale non ne puoi fare a meno: vado a letto con chi mi intriga veramente, mi colpisce e so che non interferirà con la mia coppia, racconta.

Il sesso fatto fuori dalla coppia istituzionale è pericoloso?
Tutte le coppie aperte che mi hanno confidato la loro vita mettono al centro la sicurezza emotiva e anche sanitaria della coppia di riferimento. Ogni avventura viene vissuta per quello che è: il concedersi un buon “ristorante” ogni tanto, ma la cucina migliore rimane quella di casa. Sono tutte storie brevi (non più di tre-sei mesi, spesso fatte di pochi incontri o consumate in viaggio) e il preservativo è d’obbligo. Non si portano malattie a casa (mentre, mi sottolineano, certi amanti tradizionali se ne fregano), perché il patto di base fra partner si fonda sulla libertà e sul rispetto.

Vi raccontate tutto?
Questo è un punto delicato, soprattutto per quelli supergelosi come me, che solo per la gelosia non accetterebbero mai l’idea di coppia aperta. Quindi ho chiesto: ma poi voi vi raccontate che cosa fate a letto con gli altri? E qui le coppie aperte si dividono in tre categorie. I gelosi, appunto, che pur esercitando la loro opzione di sesso esterno non raccontano nulla al partner, perché lui/lei non vogliono e hanno chiesto espressamente di non sapere, quindi si sorvola. Bugie bianche, alla peggio. Esco con gli amici, dormo fuori per lavoro. Ma non si sparisce e si è reperibili.
Poi ci sono quelli che si raccontano tutto nei dettagli, come se assistessero a un film porno, e poi scopano perché si eccitano. Una sorta di riportare dall’esterno l’adrenalina sessuale nel talamo nuziale. De gustibus… In queste coppie ci sono i casi che poi provano lo scambismo, cioè a partecipare in diretta alle evasioni del di lei o del di lui. Ma sono una minoranza, oppure fanno esperimenti sporadici.

Sembrerebbe una figata ma…
Da quello che mi hanno raccontato le mie testimoni la coppia aperta, o relazione aperta, sembrerebbe una figata. Le coppie più giovani non si “rovinano” i più begli anni della loro vita con una sorta di castità a due, le coppie più longeve ritrovano lo sprint perduto almeno fra le lenzuola per andare avanti finché morte non le separi. Ma è davvero così? No, spesso no. Anche le coppie aperte si separano, si lasciano, divorziano, nonostante il “paracadute” del sesso libero. Certe, mi sono accorto, sono diventate aperte perché non c’era equilibrio: lui o lei, spesso fra i più giovani, volevano una libertà che la coppia non contempla, così la parte più debole ha ceduto, pur di non perdere l’altro o di tenerlo almeno sotto controllo, visto che le corna classiche si fanno nell’ombra e il cornuto è sempre l’ultimo a sapere. Quindi il sesso aperto non garantisce di default la felicità e longevità di coppia.

E allora qual è il segreto per stare insieme?
Sono d’accordo che la felicità sessuale rappresenti l’80% della solidità di coppia, e che in quelle coppie in cui si scopa una volta al mese e in 5 minuti il divorzio sia dietro l’angolo. Ma se proprio dovessi scegliere dove andare a pescare il bandolo della matassa per salvare tutto quello che rimane di buono in un matrimonio in assenza di sesso sprint, dopo aver provato a risvegliare la consorte seriamente e reiteratamente opterei per le classiche corna.

Il tradimento (che brutta parola: si tradisce di testa, non con il corpo) tradizionale è affascinante, rischioso e adrenalinico, frenetico e passionale, sentimentale e nascosto. E’ proibito e, come tutte le cose proibite, ha qualcosa di sublime. In poche parole, è divertente, emozionante, appagante. Se fatto con la persona giusta naturalmente. E se fatto se non hai scelta perché, ricordiamocelo, tradisce solo chi è insoddisfatto o infelice. Tradire è cercare. Non si cerca se non si è perso qualcosa.

Sincerely yours

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