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Questo blog è nato all’inizio come esercizio pratico del mio aggiornamento professionale Mondadori sul web.

Io e Massimiliano Monti, coordinati da Marco Camisani-Calzolari, ci siamo detti: ma qual è il difetto di chi fa dei corsi intensivi sul Web? Il fatto che poi non pratichi subito tutta quella montagna di nozioni che riceve. E allora ci siamo detti: facciamo subito un blog, il tuo blog!

Così è nata questa avventura. All’inizio doveva essere un divertimento, basato soprattutto sulle cose che mi interessano di più: Venezia, la mia città e i miei ricordi da ragazzo bambino, l’acquario e altri miei interessi.

Lo spazio delle superdonne c’era perché io sempre ammirato le donne come categoria e considerate come una categoria superiore a quella del maschio. Ma non doveva diventare il core di questo blog.

E invece lo è diventato. Grazie a voi, amiche dei social e di questo blog. Quando ho iniziato a parlare dell’universo coppia, delle tipologie di uomini di cui mi raccontate, avete contribuito ulteriormente e in modo copioso con messaggi privati e richieste di descrizione dei vari mondi degli uomini.

Così le altre pagine del mio blog hanno dovuto cedere il passo alla sezione superdonne.

In poco più di due mesi di esercizio di questo blog fai da te ho avuto più di 8300 visite, soprattutto nella sezione superdonne. Lo devo unicamente a voi. E anche un po’ agli amici uomini coraggiosi che hanno saputo ridere e scherzare e ironizzare sui ritratti che li coinvolgevano direttamente o indirettamente.

Un altro fattore ha aiutato questo blog. Starbene, il mio giornale, proprio all’inizio di maggio, e diventato settimanale. Ciò significa entrare in Formula 1. Ciò significa, per me, non avere più tempo per scrivere articoli per il mio giornale. O comunque averne molto meno, perché diventa prevalente la parte direzionale e organizzativa, nella macchina che corre 200 all’ora del settimanale quella che io preferisco da sempre.

Però, se io sono diventato giornalista, è perché adoro scrivere. Non potrei mai smettere di scrivere per me è come respirare, anche se può sembrarvi retorico, è proprio così, è vero.

Quindi il blog mi ha aiutato ad alimentare questa mia passione, questo mio modo di essere. Tornare a casa tardi alla sera dopo aver lavorato non è sufficientemente faticoso, infatti, per rinunciare a scrivere qui.

Anzi, scrivere mi rilassa. Mi fa piacere, non è mai un dovere, anche dopo una giornata tiratissima di lavoro. Ma questo lo devo anche a voi, che mi seguite, che mi spronate a scrivere sempre nuove cose.

E allora, per favore, donne e uomini, amici e amiche, che mi seguite, aiutatemi ancora. Suggeritemi ancora. Chiedetemi ancora di scrivere di cose che vi interessano. Io sarò solo felice di farlo.

Poi diciamocelo, care donne. Gli uomini vanno anche un po’ educati. Cercando di farli diventare puri come erano una volta. Come quelli che vedete nella foto, che sono i miei figli. Che sono piccoli uomini non ancora rovinati da sovrastrutture maschiliste o egoismi tipicamente maschili.

Il principe azzurro esiste, può esistere, deve esistere. Aiutatemi ad aiutarvi a trovarlo, e a stare alla larga contemporaneamente dai ladri i sentimenti.

La foto che ritrae Nicoló e Sebastiano Pelizzari è di Rietta, mia cugina.

Onorato di essere letto da tutti voi.

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3Commenti

  • » Attente a Peter, l’uomo eterno ragazzo #uominichenonamano Alessandro Nicolò Pellizzari, 1 Giugno 2014 @ 08:31 Rispondi

    […] raccontavo in questo post, il mio blog fiorisce grazie alle amiche. E la pagina Superdonne ha preso il sopravvento perché voi, care amiche, mi raccontate, fate […]

    • ornella stocco, 14 Giugno 2014 @ 11:48 Rispondi

      Caro Alessandro mi sono divertita, e non succede spesso, a leggere il tuo blog, ovviamente da “vera” donna mi sono fatta attrarre dalla pagina dedicata a noi e, insomma, mi sono rivista come ero qualche secolo fa…Quando uscivo a cena con un uomo lo dovevo fare morire e portarlo a desiderarmi come fossi stata l’unica donna sulla terra e MAI concedermi alla prima uscita. La seduzione per me era (purtroppo devo dire ERA) dentro di me, io credo che la seduzione non si possa assolutamente imparare deve essere innata, deve far parte del DNA. Sono anch’io una che ama scrivere e anche questo lo devi avere dentro, e ora che non seduco più posso “sfogarmi” con la scrittura. Nel mio primo timido libretto “29 giugno 1996” c’è parecchio di questo mio aspetto di vera “femmina” ma parlo anche dei miei figli e insomma è carino ma OVVIAMENTE pochissimi lo hanno letto, i soliti amici parenti ecc…peccato! E OVVIAMENTE nessuno ha voluto pubblicarlo, ma per togliermi la soddisfazione l’ho fatto io con YOUCANPRINT.it Ad ogni modo se ti capita di andare su facebook ho una pagina dedicata, mi piacerebbe avere un tuo parere. grazie. ciao
      Ornella Stocco

      • alessandro pellizzari, 14 Giugno 2014 @ 11:54 Rispondi

        Lo farò senz’altro, grazie. La seduzione trasforma la mera scopata in un viaggio onirico

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