Il mio acquario, la mia grande passione fin dai 18 anni, secondo me è un’antenna che entra in risonanza con l’andamento della mia vita.
Rigoglioso e splendido quando sono felice, pesci malati e problemi a non finire quando le cose non vanno bene.
Posso metterci dentro tutte le tecnologie di questo mondo ma, essendo un pianeta biologico, le infrastrutture servono, ma fino a un certo punto.
C’è chi parla con le piante, fa loro ascoltare della musica, le cresce con l’empatia. Ecco, credo che con il mio acquario funzioni pressapoco così.
Mi ricordo che solo una volta in vita mia non me ne è fregato più niente dell’acquario, e l’ho lasciato languire disinteressandomene, al massimo dando da mangiare ai pesci: l’anno in cui mi sono separato e non vedevo futuro davanti a me.
Per fortuna abbiamo cambiato vita, abbiamo cambiato anche acquario.
L’acquario ha avuto momenti splendidi e momenti bui, ma c’è sempre. E, nonostante in alcuni casi mi verrebbe voglia di chiuderlo in una cantina, prevale sempre in me la voglia di ricostruire e andare avanti, con negli occhi quei periodi in cui è stato davvero splendido.
Finché c’è l’acquario c’è speranza.
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