Perché donne belle e intelligenti non trovano, non dico l’uomo della loro vita, ma uno straccio di partner con cui costruire qualcosa che sia decente almeno per un po’ di mesi?
Perché il “mercato” è terribilmente inflazionato da caratteristi, non da uomini.
Il caratterista, nel cinema e a teatro, è quel bravissimo attore che si è specializzato in un ruolo preciso. Fa solo e soprattutto quello, e lo fa benissimo. Per mestiere.
Il caratterista non teatrale esiste anche sul mercato dei possibili papabili partner: cambiano solo i ruoli.
In questa puntata parliamo del cosiddetto “incompiuto”, un caratterista particolare nel grande palcoscenico del rapporto uomo donna..
Non ne conosco uno, ma ne conosco tanti attraverso i racconti delle amiche single: vediamo se riesco a descriverlo e poi tiriamo le somme.
L’incompiuto si presenta bene. Al primo appuntamento è simpatico, intelligente, ciarliero, ci sa fare e ti copre di mille attenzioni. Continua con questo trend finché non capitolate ma, anche a letto, salvo le dovute eccezioni, tutto andrà bene.
Sembra un buon inizio ma, quasi subito dopo (diciamo dopo il secondo-terzo appuntamento, mediamente), alla presenza fisica si sostituiscono sms e telefonate (più sms che telefonate). Intendiamoci, i contenuti degli scritti sono lusinghieri, ma voi vi chiedete: come mai tutto questo affetto e lui non è con me?
Insomma, voi siete normali e vi sembra normale che una storia, per quanto fresca, se funziona sotto tutti gli aspetti canonici (sesso, conversazione, empatia) di solito induca più presenza fisica, non meno.
Avrete fatto qualcosa di sbagliato, vi chiedete subito, incorrendo nell’errore numero uno di tutte le donne single, cioè giudicare se stesse? No. Avrà un’altra? Che senso però avrebbe riempirvi di sms e attenzioni via cavo? Sarebbe sparito e basta. Alla prima occasione fisica dovrete indagare.
E mentre vi fate tutte queste domande, come d’incanto, l’incompiuto si rimaterializza. Vi riempie di fiori, di complimenti, azzarda previsione rosee sul futuro insieme, quelli più esagerati già parlano di famiglia, figli, se capiscono che a voi preme anche quel lato lì.
E passate una bellissima serata, che spazza via ogni dubbio, anche quello della terza incomoda. Poi, però, l’incompiuto, sparisce di nuovo. Intendiamoci, mantiene le linee aperte, addirittura esagera di più con le previsioni di un futuro radioso, ma la presenza fisica, quella che voi, essendo normali, trovereste normale, non c’è.
E i dubbi ritornano. Fate qualche domanda. Ma lui rassicura: è un periodaccio, il lavoro, non sto bene… E rilancia subito dipingendo le vostre vacanze prossime venture in paradisi terrestri, naturalmente soli, soli voi e per sempre.
Una bella iniezione di calmante. E andate avanti così anche per mesi. Diciamo che in media, in 5 mesi, l’avrete visto 6-7 volte ma sentito e letto 5-10 volte al giorno, bunanotte compresa.
Poi, a un certo punto, succede l’irreparabile. Arriva un sms/uotzapp (di solito è così, l’incompiuto non chiude a voce) che dice, più o meno: tu sei troppo importante per me, non ce la faccio. Ho bisogno di rifletterci da solo, è un sentimento troppo grande, ti amo troppo ma ho bisogno di capire, da solo.
Dopo lo sgomento lo contattate: lui vi riempie di complimenti, di rassicurazioni (sono felice con te, non ho un’altra, vorrei sposarti) ma… E’ meglio che per un po’ non vi vediate, siete TROPPO importanti per lui. E così sparisce dalla vostra vita.
Non è cattivo. Non è un omicidio premeditato. E’ fatto così l’incompiuto. La parola chiave della sua pische sta nel TROPPO: o matrimonio o niente. O figli o niente. O per tutta la vita o niente. Quindi, alla fine, niente!
E poco importa che gli diciate: ma non possiamo continuare così per un po’, stiamo bene insieme, vediamo cosa succede, senza impegno. E non basta che stiate attente a non essere invasive nella sua vita, a non stargli con il fiato sul collo, a fare di tutto per non farlo scappare. Per lui siete TROPPO importanti. E così sparisce dalla vostra vita.
Il suo atteggiamento mi fa venire in mente quelle assemblee politiche che iniziano da un piccolo obiettivo, che ne so allungare di un’ora il doposcuola o ridipingere la palestra e cadono nel nulla perché il dibattito finisce sulla riforma globale dell’Università in Europa. Chiedere tutto per non fare il minimo sindacale, una vera specializzazione politica. E non solo politica, direi maschile.
L’incompiuto è un pazzo? Ci è o ci fa? Ci è. Perché è un classico elemento del parterre maschile italiano. Non chiedetemi da dove nasca questa forma di uomo, non lo so. Ma ce ne sono tanti.
Colpa vostra? Smettetela di fare le terribili giudichesse di voi stesse! Però, per la prossima volta, un consiglio: diffidate di quegli uomini che già alle idi del rapporto si sperticano in visioni d’amore che vanno bene forse dopo un anno di buona condotta. Diffidate di quelli che preferiscono, al vedervi e venire a letto con voi il più spesso possibile (questa si chiama normalità: più stai bene con una persona più ci staresti, non il contrario), gli sms e le telefonate. Diffidate dei TROPPO.
E dopo qualche incontro inframmezzato da pause tecnologiche tagliatelo fuori VOI. Vi chiamerà molto, ma fategli la prova del nove: ok mi adori son la donna della tua vita ma quando ci vediamo? Questa non la supererà.
La prossima puntata è dedicata al pentito.
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