Dopo l’incompiuto, il coccodrillo e il mammone è il turno dell’esploratore, fra il genere di uomini che le mie amiche single, o in caccia che siano, possono incontrare.
L’esploratore si presenta molto bene, ed è per questo che è insidioso, soprattutto per chi cerca una storia duratura o che abbia un minimo di futuro.
La caratteristica principale dell’esploratore è la curiosità. È un uomo curioso del mondo femminile. Certo, le donne gli piacciono fisicamente, e anche molto, ma è attirato da loro come mondo, come modo di pensare e di agire. Perché l’esploratore è interessato alla scoperta di nuovi continenti: del suo sa tutto, è l’universo femminile che lo attrae, gli interessa proprio, lo vuole capire, studiare.
L’esploratore ha un altro vantaggio: spesso è per metà donna, ha cioè una parte femminile non preponderante, ma forte. Che sfrutta per sedurvi, ma che lo spinge ancora di più a scoprirvi.
Come riconoscerlo al primo incontro? Intanto vi ascolta molto e vi chiede perché. Il perché delle vostre scelte, il perché delle vostre preferenze, e pensieri. Non si annoia, vi ascolta e fa domande che dimostrano che ha seguito bene il discorso, è un ottimo psicologo.
Potrà a tratti sembrarvi un interrogatorio, la prima sera con lui: dipende anche dalla sua maturità “interrogarvi” in modo non fastidioso e monocorde. E lui? Vi dirà l’essenziale, giusto per non sembrarvi uno che ha qualcosa da nascondere, ma risponderà soprattutto a vostre domande che possano suscitare ulteriori domande su di voi. Lui, mentre parlate, vi sta mappando come un nuovo territorio inesplorato.
A letto l’esploratore sarà altrettanto curioso. Esplorerà il vostro corpo, attento a tutti i segnali di piacere o di preferenze che gli lancerete. Cercherà di scoprire i vostri più reconditi desideri, provando a saggiarne i limiti. L’esploratore non si fa scrupoli, può anche essere invasivo per le prime volte, cercare di abbattere mura per scoprire nuove cittadelle di piacere. Anche qui sta alla sua maturità e sensibilità dosare freno e acceleratore, ma di sicuro il sesso con lui non sarà un’esperienza mediocre, già dalla prima volta.
Insomma, l’uomo perfetto: attento, coinvolgente, passionale. Ma… C’è un ma. L’esploratore è come Ulisse: torna a Itaca ma non si ferma, e riparte verso le Colonne d’Ercole.
La sua sete di conoscenza del mondo femminile, che non è solo sessuale ma mentale e profonda, lo rende spesso un irrecuperabile infedele. Fedeltà significherebbe, per lui, rinunciare a esplorare la donna. Per lui non è possibile. È vero, Itaca è l’approdo confortante e sicuro, ma il richiamo della scoperta sarà sempre più forte.
Quindi attente a non confonderlo con lo sciupafemmine, che non è interessato realmente a voi come donna, ma a voi come femmina. Per lo sciupafemmine siete uno dei tanti trofei, per l’esploratore siete nuova conoscenza, una nuova scoperta. Il primo può stare con tre donne in parallelo, l’esploratore no, perché è tutto concentrato nella scoperta di un solo, nuovo continente.
A voi la scelta dunque. Accettarlo per come è e aspettarlo a ogni ritorno dai suoi viaggi con altre donne oppure non partire mai con lui.
Ogni tanto, qualche Superdonna, riesce a rendere l’esploratore fedele. Sono le donne – continente, femminilità così vaste e cangianti che un uomo come lui non finirà mai di esplorare. E così lui viene preso dal mal d’Africa diventando fedele: non perché lo avete cambiato, ma perché voi avete la vastità e il mistero dell’Africa. Infinito, incredibile, impossibile da circumnavigare.
Parola di esploratore
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Il mammone
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