
Ricevo una lettera da una lettrice e volentieri pubblico per voi: perché ci accontentiamo di una situazione che non va più? Come uscirne? Che cosa ci aspetta, una volta che ci siamo liberate delle zavorre mascherate da comfort zone e scelte “giuste” a tavolino? Ce lo racconta UnaStellasullaLuna
Poi accade che incontri una persona nuova.
Non la stavi cercando, non era nei tuoi piani, era proprio l’ultimo dei tuoi pensieri.
Adesso ti sembra impossibile, magari non succede subito, ma una cosa è certa: accade nel momento in cui togli gli innumerevoli filtri applicati e ormai integrati.
Come durante una visita oculistica, lo specialista per testare le tue diottrie mette, toglie, regola quei vetrini correttivi finché non viene raggiunto il grado di vista ottimale. L’amore è un po’ così.
Ci innamoriamo di una persona al momento perfetta per noi, ci calza a pennello, quando stiamo insieme ci sembra quasi di indossare un guanto.
E poi? Se ci troviamo in una situazione attuale di disagio significa che qualcosa è andato storto. Forse abbiamo iniziato a vedere in modo offuscato, e il nostro oculista interiore (il cuore) ha applicato un vetrino per correggere la vista.
Meglio, vero? Poi gli occhi si sono abituati, accomodanti come noi, e dunque è stato necessario sovrapporne un altro di vetrino, poi un altro ancora. Eccoci con la vista perfettamente corretta di un qualcosa di distorto, idealizzato, che però non corrisponde più a ciò che è bene per noi.
Bene, immagina di togliere questi filtri uno alla volta. Inizia a osservare lui. Lo vedi con occhi diversi? Ora guardati intorno, guardati allo specchio. Vedrai qualcosa di nuovo. Ti sembrerà una visione distorta di te, ed è assolutamente normale. Hai portato gli occhiali spessi per così tanto tempo che per accomodare vista, testa e cuore hai dovuto cambiare un bel po’ di cose, in tanti casi anche per quanto riguarda il comportamento.
“Non essere troppo aperta”, qualcuno potrebbe fraintendere. “Non essere troppo esplicita”, qualcuno potrebbe sospettare (nel caso in cui fosse una relazione sotto traccia), “ho bisogno di te, non lasciarmi”. E qui potremmo andare avanti all’infinito, annebbiate tra convinzioni e convenzioni.
Ma il fuoco che hai dentro non ha mai smesso di ardere, e avendo tolto i famosi vetrini è pronto a divampare.
Fermiamoci qui un istante. Forse stai pensando che sei troppo innamorata, che lui è tutta la tua vita e non ce la farai mai. Forse stai pensando di non essere abbastanza brava, forte, intelligente, simpatica, accattivante, bella. Vorresti solo mantenere i filtri, e se fosse necessario aggiungerli, pur di non perderlo.
È la tua zona di comfort, comprensibile, ma.. come può essere comfort se stai soffrendo? L’amore è sofferenza? Solo tra virgolette. È comfort perché è, seppur nel male, una certezza. Ma non hai la minima idea di cosa potrebbe esserci oltre.
Se vuoi provare a stare meglio, e prima o poi qualcosa che fa scattare in te questo clic accade, cogli l’attimo e inverti la rotta. Non tutte riusciamo a farcela da sole, dipende dal grado di compromissione, dal nostro vissuto, dal contesto in cui viviamo e da tantissimi altri fattori.
Personalmente ho chiesto aiuto a diversi specialisti in più occasioni e non me ne sono mai pentita, tutt’altro. Non dobbiamo vergognarci nel momento in cui decidiamo di affidarci a qualcuno perché è proprio lì che scegliamo per noi, per il nostro benessere, né tantomeno pensare di non essere state brave per non essere riuscite a cavarcene fuori da sole.
Tutte meritiamo di essere felici, a prescindere dal fatto che abbiamo avuto o meno necessità di chiedere aiuto, e tutte abbiamo gli strumenti per farcela. Il primo tra tutti la fiducia in noi stesse, crederci, e farci aiutare per ritrovare quella fiducia è in realtà un atto di coraggio.
Scoprirai che tutti i NON ABBASTANZA che abbiamo elencato sopra non esistono. Magari ne avevi il sospetto, ma se detto da una terza persona estranea ai fatti l’eco sarà tuonante.
Fanno parte dei filtri che hanno fatto accomodare la nostra vista per giustificare i comportamenti sbagliati di qualcun altro. E quando li togliamo la nostra luce ricomincia piano piano a splendere, e ci ritroviamo raggianti. Quasi non ce ne accorgiamo prima che se ne rendano conto le persone che ci circondano.
E quella luce non passerà inosservata agli occhi di un altro uomo. All’inizio non ti sembrerà vero, ti chiederai se non stesse in realtà guardando un’altra? No, sta guardando proprio te, e così come hanno notato le tue amiche, ha visto un bagliore al quale non ha saputo resistere.
Ti chiederai se potrai davvero fidarti, hai già sofferto abbastanza, se non sarà di nuovo una fregatura.
Domandati come stai. Quell’invito per un caffè, come ti ha fatto sentire? Chiediti quanto hai pensato al tuo amore precedente, quante elucubrazioni per giustificarlo, pensare così tanto ha portato del bene?
Che ne dici, per una volta, di provare a non pensare. Prova invece a volare, restando con la punta dei piedi poggiata a terra. La paura ci impedisce di compiere quel passo che, oltre essa, può mostrarci la vera felicità.
Non è un’opportunità che ti è stata gentilmente concessa, te la sei meritata. Ed è il momento di godertela, comunque vada, e senza pensare troppo a cosa succederà.
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