Cane non morde cane, ma se è femmina lo fa. Eccome.
Prendiamo due tavolate di amici (o più o meno definibili come tali), maschi e femmine.
Nel tavolo dei maschi, quando si parlerà di donne, ci si concentrerà sulle prestazioni delle ragazze e sui numeri che siamo riusciti a fare e a farvi fare. Con dovizia di dettagli e linguaggio da caserma. Inevitabilmente si finirà per parlare di tradimenti e di logistica del tradimento. E lì, l’atmosfera, come d’incanto, si farà complice. Ognuno confesserà le proprie malefatte sicuro di non essere mai tradito dal suo pari, non tanto perché colpevole quanto lui, ma in quanto uomo.
Gli uomini non parlano, si coprono. Ho assistito personalmente a una telefonata di una moglie a una cena e l’amico, preso alla sprovvista da “Alberto non mi risponde, dov’è, non era con te?” ha risposto prontamente “è appena andato in bagno, ti faccio richiamare”. E da lì si è attivata la catena d’allarme per tirare giù da qualche letto il fedifrago in trasferta. Al massimo si prende un “coglione gli avevo detto di tenere acceso il telefono” ma nessuno commenterà mai in negativo l’avventura. Anzi, la discussione della serata diventerà un summit sulla copertura perfetta delle corna. Nessuna invidia per il fortunato scopatore, solo ammirazione per un altro aereo femminile abbattuto sulla sua carlinga.
Immaginiamo lo stesso tavolo a fianco, ma di femmine. Intanto, se c’è una copertura, l’amica non la condividerà con le altre e, appena scatterà l’allarme del marito che chiama, si alzerà dal tavolo allontanandosi. Poi però, stretta dalle richieste delle altre, confesserà che la sua amica è in trasferta godereccia. A quel punto il tavolo si dividerà in gruppetti: quello della “che troia”, quello del “che imbranata”, con l’invidia che serpeggia e c’è già chi pregusta la scenata del marito nel caso l’alibi della sfortunata beccata non reggesse il tutto. Invidia, battutine, rimproveri, facce di circostanza, forse anche l’amica di copertura, sentendosi circondata e colpevole per aver spifferato il segreto, ormai fa parte del gruppo criticone.
Gli uomini, in questi casi, fanno branco e cacciano insieme rispettando il maschio alfa. Le donne fanno gregge, belano dietro chi bela più forte.
Tutto ciò accade perché gli uomini sono in competizione per farsi le ragazze, ma quando uno fa gol si prende un bravo, non una maledizione. Al massimo, se la ragazza non è all’altezza della hit parade del gruppo, lo si piglia in giro perché si è fatto una cozza. O, peggio, quella che noi temiamo di più: una figa di legno con effetti collaterali a letto.
Invece voi donne vi invidiate, nella maggior parte dei casi. I successi delle altre sono visti spesso come ingiustizia terrena, come partite vinte in modo non corretto, insomma, non va giù.
Alcune amiche hanno commentato la mia domanda sulla non solidarietà femminile così:
«Le adolescenti di oggi, con cui sono a stretto contatto, vedono le altre ragazze come tutte potenziali “donne calciatrici” come le hai definite tu in un tuo articolo e, come minimo, si farebbero un occhio nero».
«Credo che in generale sia il timore del confronto: spesso le donne pensano che per apparire più belle (in senso lato) sia necessario abbruttire le altre…. mancanza di autostima direi!! Chi è sicuro di sé non ha bisogno di danneggiare l’altro, anzi…. non gli importa proprio!».
Sono d’accordo. E, come vedete, questo processo di competizione fra donne comincia prestissimo. E si vede spesso anche sul lavoro. Non che gli uomini non si facciano gli sgambetti, ma finisce lì. Gli sgambetti delle donne sono spesso guerre dei 100 anni.
Peccato, perché questo trovo che sia l’unico difetto del genere femminile, e non fare “corpo” fra di voi non vi crea solo problemi con gli uomini, ma in molti campi della vita.
E’ vero, ci sono gruppi di amiche affiatatissime, tipo le protagoniste di Sex and the city, ma credo che siano una minoranza.
Anche perché solo le donne sanno essere così crudeli con le altre donne. Mirano ai difetti fisici, al portamento, ai vestiti. Sparlano di problemi economici delle altre, divulgano notizie false e tendenziose solo per farsi una risata alle spalle di quella lì…
Tutto ciò ha un prezzo, e sapete qual è? Vi mettete nelle nostre mani. Perché non saremo più intelligenti di voi, ma sappiamo ben sfruttare i vostri punti deboli. Quanti uomini si sono fatti una donna perché in competizione con l’altra.
Nella foto io con Dario, Marco e Francesco, pezzi importanti della mia vita. Non abbiamo minimamente parlato di donne.
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