
Ormai gli inglesismi imperversano e quindi la “spia” professionista che svela i tradimenti degli altri si chiama, oggi, Honey trapper.
L’Honey Trapper sarebbe un professionista, maschio o femmina, che di mestiere fa da esca per mogli e mariti sospetti di tradimento (o potenziale tale) e su commissione contattata il partner per vedere se resiste alle lusinghe dell’altro sesso oppure è a prova di tentazione, per quanto forte sia.
Il sito inglese che gestirebbe anche queste figure di segugi del tradimento sarebbe intasato di richieste in questo periodo di Natale. Sarà…
Possiamo anche chiamarli honey trapper, ma qui si tratta, in parole povere, di fare la Mata Hari 2.0 del tradimento potenziale. E lo trovo discutibile, anche nella modalità, anche se poi non si “consuma”.
Se ho dei dubbi sul coniuge e proprio voglio rivolgermi a un professionista contatto un’agenzia investigativa e voglio prove inconfutabili non test di fedeltà mandando la seduttrice professionista di turno.
Io voglio prove di quello che è successo in passato o sta succedendo adesso imputabili solo a lui o a lei, non voglio provocare artificialmente una situazione e fare un test di fedeltà usando una professionista che, fosse anche per investigare, ci prova o fa in modo che tu ci provi.
E poi alzi la mano l’uomo che, intercettato da una gnocca imperiale, non gli darebbe retta. Certo, bisogna vedere come ti approccia la ragazza (ormai i fake online dal nome esotico e bella presenza si sprecano, ne ho scovati bloccati e segnalati sui social almeno 200), ma se è una professionista non lo farà certo solo online e in un italiano stentato. E se è credibile e l’approccio reale sfido qualunque maschietto a non tentennare di fronte all’occasione. L’occasione fa l’uomo ladro, a volte anche se è innamorato.
Quindi, se fossi una moglie gelosa non metterei mai alla prova strumentalmente il mio uomo mandandogli una superfighissima a tentarlo: non si gioca col fuoco e, si sa, la carne del maschio è debolissima. Non si manda un killer a sparare a uno e poi ci si lamenta se fa centro.
Certo, direte voi, un uomo innamorato veramente non vede neanche Bella Hadid passargli a fianco, e posso essere d’accordo, ma siamo oggettivi: sono davvero pochi anche gli innamorati a prova di bellezze imperiali, figuriamoci se insistono perché le porti fuori a cena o ti danno appuntamento in un albergo, siamo obiettivi!
Perché un conto è che io, uomo innamorato, eviti come la peste luoghi e situazioni che possono indurmi in tentazione e prevengo così ogni possibile rischio, un conto è che tu fidanzata o moglie mi spedisci una bellissima pagata per sedurmi che insiste e mi provoca reiteratamente. È molto diverso…
E poi gli inglesi, con le Honey trapper non hanno scoperto nulla: le italiane da tempo si arrangiano a costo zero usando le amiche per scoprire se il compagno fa il pistola su web.
Di solito capita (soprattutto ai seriali alle prime armi o ai traditori neofiti) che lui chieda l’amicizia a un’amica della partner senza accorgersi della liason fra le due (gli uomini sui social guardano le foto, non leggono), la tipa interpellata chiede alla partner se lo conosce e, dopo un attimo di sgomento le due si accordano perché l’amica faccia la gatta morta per mettere alla prova il potenziale fedifrago.
Nei casi più intraprendenti, la partner prende l’iniziativa e, siccome sente puzza di bruciato in casa, chiede a un’amica che lui non conosce di farsi avanti sui social e verificarne la serietà amorosa.
Tutte cose che nella mia classifica del “non si fa” si collocano Insieme a cose tipo l’uomo che promette e racconta la qualunque per scopare, la moglie che dà la colpa del fallimento del suo matrimonio all’amante e non se la prende innanzitutto col marito e, infine, il partner che trafuga il cellulare del rispettivo per vedere cosa c’è dentro.
Non si fa perché è brutto, scorretto e anche pericoloso perché, se io uomo fedele di turno dovessi scoprire che hai fatto una cosa del genere, metterei immediatamente in discussione il mio amore e la mia stima per te. Occhio quindi a mandare amiche in avanscoperta con la persona sbagliata. La gelosia non giustifica sospetti ingiustificati e campati in aria.
Fra l’altro, i traditori più sgamati e di lungo corso hanno spesso l’esperienza sufficiente per non cadere in queste trappole, al punto che voi vi ritrovereste, dopo la prova superata da lui per arguzia e non per innocenza, a sentirvi al sicuro e lui ad avere ancora più mano libera per cornificarvi.
Dunque no alle Honey trapper pagate apposta o fai da te.
La vera Honey trapper rimane il tuo sesto senso femminile e quella vocina che ti dice “qualcosa nel suo comportamento non mi torna”. Seguili e non seppellirli sotto il tappeto della comfort zone ma affronta il tuo lui a viso aperto, a campo aperto: la trasparenza, unita al tuo intuito e al guardarlo bene negli occhi quando risponderà alle tue domande (domande, non accuse) ti terrà sempre dalla parte della ragione e, in tempo reale, o spegnerà i tuoi sospetti o li accrescerà. E lui non avrà ragione di non rispondere a domande semplici e corrette: solo i colpevoli si arrabbiano e contrattaccano sempre di fronte a richieste lecite di chiarimenti.
Certo che se mi mandi l’amica figa che ci prova… se me ne accorgo e sono innocente saranno davvero guai. Si può rovinare davvero tutto esagerando con certi giochini.
Un utlimo consiglio: se davvero il tuo sesto senso suona il campanello dall’allarme fagli pure il tuo “interrogatorio” con le antenne alzate ma ricorda che spesso i momenti in cui uno si può tradire, contraddire e rivelare sono quelli che seguono il quarto grado: gli scoop migliori che ricordo di aver fatto sono quelli davanti al caffè dopo l’intervista, quando tutti sono belli rilassati e le pistole sono apparentemente nella fondina.
Sincerely yours
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