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5 riflessioni sugli uomini delle lettrici de #ilblogdialessandropellizzari
Forti con i deboli, deboli con i forti
Che poi, alla fine e a ben guardare, questi uomini che si comportano male con le amanti, che sono aggressivi e dispotici, poi sul lavoro e nelle relazioni normali, ma spesso anche con la moglie, sono degli agnellini. Diplomatici, calmi, riflessivi, disponibili. Buoni. Come mai con voi amanti si trasformano? Perché sanno che siete innamorate e avete paura di perderli: loro invece no. E sono corrotti dentro. Forti con i deboli, deboli con i forti
Domande che non troveranno mai risposta
Chiedersi ancora come questi uomini facciano a dire e fare certe cose e poi rinnegarle ci chiude in un cerchio ripetitivo di domande che non troveranno mai risposte. Perché io credo che qui di risposta ce ne sia una sola: hanno sempre mentito, le cose che dicevano non le dicevano perché le provavano davvero ma solo per raggirarci. Una persona mi ha detto che solo quando inizierò a pensare che lui nella storia non c’è mai stato, e che i sentimenti che ho provato io erano veri per me ma lui recitava, quindi io mi sono innamorata di una persona che nella realtà non esiste, quando capirai questo smetterai di farti domande. Non è facile: io ci sono arrivata dopo tanti anni e lui ha smesso di esistere. Come arriviamo a capirlo? Attraverso loro, attraverso le cose che dicono, attraverso le cose che fanno e che non fanno per noi
Quando un uomo dice “non posso” dovrebbe sparire
Un uomo può non avere il coraggio di portare a termine le sue volontà iniziali: tipico il conflitto fra ragione e sentimento del debole che Alessandro ha descritto tante volte qui. È umano. Diverso è mentire, millantare cose che sappiamo non faremo e ripudiare l’amante dandola in pasto a chi ha perso il controllo e, invece di prendersela col marito, se la prende con la “rovinafamiglie” di turno: questo definisce l’uomo che lo fa. Quando un uomo dice “non posso” dovrebbe sparire, non continuare a provarci e orbitare intorno all’amante, con la malcelata speranza che lei continui a navigare a vista concedendo sesso, amicizia e psicoterapia gratis. Troppo comodo e con un costo per lei altissimo. E lui lo sa ma se ne frega. E insiste. Se questo è amore…
L’amante non risponde al coniuge del “fidanzato”.
L’amante non risponde al coniuge del “fidanzato”. Sta a quest’ultimo rispondere al proprio coniuge, e a nessun altro. È lo stesso motivo per il quale una moglie non dovrebbe sognarsi di contattare l’amante per avere anche solo “spiegazioni” o informazioni sulla relazione clandestina, presunta o conclamata. Diverso un discorso di etica, che deve esistere anche per gli amanti. Non si fa l’amore nel letto coniugale o tetto dell’altro. Non si fanno conoscere figli e parenti prima della separazione. Non si usa l’amicizia di famiglia per fare vacanze insieme o simili e scopare sotto il naso dei coniugi che ci credono amici. Ma anche in questi casi è il coniuge che deve tutelare il rispettivo, non l’amante. L’amante non è un parente, è un estraneo.
Basta
Basta uomini che ti esibiscono davanti ai colleghi che conoscono la moglie: non c’è da sentirsi lusingate.
Basta uomini che ti sventolano i loro figli e nel frattempo ventilano idee di figli da fare con te.
Basta uomini che parlano bene di te e criticano la moglie che non lasceranno mai
Comunicazione di servizio: venite a Venezia
Vi aspetto a pranzo (e non solo) sabato 26 giugno a Venezia. Trovate il programma e le istruzioni per prenotare (i posti sono limitati e si stanno già riducendo) qui. Oppure scrivetemi subito alla mail anpellizzari@icloud.com. Partecipate!
Grazie per l’ascolto e alla prossima puntata di: #acasadialeracconta i podcast di alessandropellizzari.com
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