
Una lettrice mi chiede se sono ancora del parere che di fronte alla presenza di figli minori di 18 anni è meglio non separarsi, finché si può: la risposta è che ho cambiato idea in questi anni di blog ascoltando le vostre storie, qui, #acasadiAle
Ho sempre pensato che i figli fossero il vero unico impedimento alla separazione.
Bisogna sottomettere i propri interessi a quelli degli innocenti dei quali hai la massima responsabilità.
Quindi, se avessi avuto dei problemi avrei fatto il separato in casa (vero e dichiarandolo però) almeno per qualche anno.
Questo però è possibile solo in mancanza di conflitti dei genitori davanti ai figli: si può finire di essere una coppia rimanendo ottimi genitori.
Se si litiga davanti a loro ogni giorno e non c’è nemmeno la parvenza di una convivenza civile ed è impossibile essere separati in casa è meglio anche per loro separarsi al più presto.
Poi ho visto, in questi anni, quelli che si separano: i figli soffrono ma non è una tragedia, soprattutto se sono molto piccoli non capiscono, soprattutto se i genitori collaborano e magari li fanno rimanere in casa anche quando tocca al papà il turno (sono i genitori che entrano ed escono a turno dalla casa di famiglia, non i ragazzi).
Poi ho visto che i papà separati spesso diventano papà migliori: “obbligati” a gestirli da soli e veramente tot volte al mese gli uomini hanno dovuto imparare a fare davvero i padri, senza poter più delegare a nessuno educazione e intrattenimento dei figli.
I figli crescono in fretta, diventano indipendenti. Presto i genitori faranno parte della loro vita solo marginalmente, e rimarranno soli.
Allora, chi non avrà una compagna vera di fianco sarà irrimediabilmente non felice oltre che solo. Magari non infelice, ma Non felice, che per un uomo è una condanna simile.
Quindi ho cambiato idea: avere figli non è ostativo per la separazione.
Lo è molto di più l’indigenza economica: non si ama sotto i ponti
Detto questo l’uomo che dopo anni di amantato vi tira fuori i figli come jolly-impedimento di fronte al vostro palesare che non volete/potete fare l’amante ancora a lungo fa una cialtronata
I figli gli impediscono di separarsi ma non gli hanno impedito di venire a letto con voi migliaia di volte: troppo comodo.
Anche il fatto di avervi detto fin da subito “io non lascerò mai i miei figli” non è sufficiente e non lo manleva dalle sue responsabilità verso di voi, se dopo passano mesi, anni di condivisione, di ti amo, di progetti e sogni di coppia.
Anche dire perderò i miei figli se lei mi scopre è falso: la legge tutela i genitori separati (guarda la rubrica L’avvocato risponde).
Non a caso se tu gli spieghi che la legge non consente di privare il genitore separato della presenza dei figli lui alza l’asticella e dice: “mi mancherebbe il quotidianità con loro”, he tradotto vuol dire “non è che penso di perderli, lo so che non li perdo ma questo è il muro che ti metto davanti per impedire alla nostra storia di proseguire se non come amanti”.
Neanche la “quotidianità”, che è la seconda scusa per non trasformarvi da amanti in coppia dopo “non mi farà più vedere i figli” è un ostacolo insuperabile: conosco padri separati che si alzano all’alba per fare colazione con i figli e portarli a scuola tutti i giorni e vanno via alle 22 dalla casa ex coniugale per metterli a letto.
Non è quindi una missione impossibile gestire i figli da separati anzi: certi uomini diventano padri più assidui e migliori dopo la separazione
In sintesi questo non è, ovviamente, un invito a separarsi e a non valutare o sottovalutare la tragedia del dover dire ai propri figli “io e mamma non ci amiamo più”: la separazione è uno tsunami che non auguro al mio peggior nemico, ma non si usano i figli per non ottemperare alle promesse (dette e Non dette: certi fatti parlano più delle parole) fatte all’amante.

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