
Un uomo ha il coraggio di lasciare una donna solo se lo lascia lei. Farmi lasciare è la strategia imperante. Vigliaccheria? Forse. Convenienza? Molta. O almeno così crede l’uomo medio. Sbagliandosi.
Non pochi uomini gestiscono l’amore e le storie con le donne, nuovi o datati che siano questi percorsi, come il loro budget: mi conviene? Non mi conviene? Quanto mi costerà? È rischioso? Pericoloso?
La risposta, secondo una statistica tutta maschile, è sempre la stessa: mai lasciare, sempre farsi lasciare.
Perché se è vero che “stancare” la compagna che non interessa più può costare energie e innumerevoli discussioni e rotture di coglioni nulla, pensa il maschio medio italiano (sì sì tu che mi leggi sei l’eccezione sicuramente….), è pericoloso come pronunciare la fatidica parola “ti lascio”: espone a inimmaginabili scenate o, peggio, vendette, che nell’immaginario maschile assomigliano molto al copione di attrazione fatale.
E poi, se gli dici ti lascio, devi anche spiegargli perché. Eh già, caro uomo, non penserai mica che basti andarsene? E dire cose tipo “ti voglio troppo bene”, “ti amo troppo” o “non sono pronto per una donna eccezionale come te”.
fa immediatamente suonare l’allarme presa per il culo femminile e allora sì che sono calci nei coglioni, e meritati.
Alcuni obietteranno: io ci ho provato, ho provato a dire la verità, ma ho scatenato uno tsunami che è durato un mese e ha devastato tutto, dai ricordi belli alla possibilità di rimanere amici. È vero, il rischio c’è: ma allora lei, anche lei, aveva qualcosa di sbagliato. E così lo saprete per certo: se scappate, non lo saprete mai.
Questo per le storie di media durata, diciamo dai sei mesi in su? Ok. E per gli incontri promettenti ma che svaniscono nel giro di una scopata?
Stessa regola, è statistica. Qui il maschio medio non deve aspettare di essere lasciato gestendo ulteriori incontri, richieste di spiegazioni e colloqui chiarificatori, può fottersene. Semplicemente non richiama, non risponde, si dilegua o prende tempo, ma non si fa vedere più. Al limite rischia un vaffanculo e di prendersi dello stronzo nell’entourage della ragazza, ma chi se ne frega.
Comunque per tutti il codice è: non ti dirò mai ti lascio, devi dirlo tu. Si chiama scarico di responsabilità, una specialità squisitamente maschile.
Nella mia lunga esperienza di peggior maschio medio oggi pentito, posso dirvi che questi comportamenti sono oltre che profondamente sbagliati anche controproducenti.
Se conosco una donna intelligente, che mi piace e ricambia, la corteggerò. Se in questa fase trovo che qualcosa non va (per esempio a me dà fastidio che parli male dei suoi ex, ma è solo un esempio, è come se lo facessi io, ma può essere anche un dettaglio fisico, una mia “mania”, per esempio fuma come un gangster o barcolla sui tacchi… Capita) la serata finirà comunque bene, allegramente, ma non me la scopo, innanzitutto (errore che fanno quasi tutti, sorvolando il lato carattere o idiosincrasie personali. E solo per la figa: mooolto pericoloso).
Se lei mi chiede spiegazioni sarò sincero: servirà anche a lei per capire, se è intelligente, come comportarsi per il futuro. Magari non entrò nei dettagli (non occorre essere cinicamente e gelidamente inglesi, offendendo), ma deve capire già dall’andamento della serata che non c’è il crescendo Rossiniano che prelude a un luna pork (sì pork, non è un refuso, il sesso deve essere pork) di scopate al più presto.
Se non capisce peggio per lei, avrò valutato male le sue potenzialità (o lei le mie, è reciproco) ma io sono stato corretto, e non mi può rimproverare nulla, se non ho cacciato maree di palle per scoparmela comunque (scorrettezza maschile mooolto comune).
Se invece scopiamo e a letto non va bene, dire la verità è più delicato. Ma mi è capitato di essere premiato in questo senso e tutto è finito in grandi risate e amicizia. Succede, non sei brutta, non è che non sai scopare, è anche questione di chimica! Ti fa una scenata? È la prova che non è la donna giusta, tu sei stato comunque corretto. Con garbo, ma hai detto la verità: semplicemente a letto non abbiamo fatto boom, succede. Non è colpa di nessuno. La bellezza non c’entra.
Correttezza è la parola chiave, le donne la apprezzano, magari soffrono, ma vi rispetteranno (se son corrette: qui non parlo di iene, psicopatiche o cacciatrici di non so cosa). E voi farete solo un piccolo danno momentaneo, una ferita sì ma superficiale, che si rimarginerà in fretta, mentre non dare mai un perché a un fallimento, piccolo o grande che sia, breve o datato che sia, farà male a lei ma anche a voi. A meno che non siate uno di quegli uomini che non si accorgono di quanto Dorian Grey sia orrendamente cambiato o stia cambiando, ma allora queste parole non vi servono. Vi serve aiuto, da un amico bravo, meglio un’amica.
Il rispetto reciproco, credetemi, trasforma guerre potenziali in solide amicizie. Anche fra donne e uomini. Provateci, la prossima volta. E raccontatemi.
Sincerely yours
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