
Quando lui vi lascia o, più spesso, fa in modo che lo lasciate entrando in Codice del Silenzio (CDS), il primo periodo è il più duro in termini di sofferenza.
Da una parte siete ancora molto innamorate e non riuscite a staccarvi dal suo periodo Jeckyll, cioè quando era quell’uomo quasi perfetto che vi aveva fatto innamorare.
Dall’altra non avete scelta: lui non lascia la moglie anche dopo anni di amantato, addirittura in certi casi parla di ricostruire con lei (dopo anni di corna e, spesso, checché minimizzi la questione voi non siete neanche la prima amante e non sarete l’ultima), spesso è stato scoperto ed è sparito lasciandovi in pieno oceano, di notte e senza salvagente.
Dunque ora si tratta di reggere il CDS contenendo la sofferenza, in attesa che il tempo galantuomo faccia il suo corso, perché lo fa sempre!
Il primo passo per soffrire meno è la CONSAPEVOLEZZA.
Essere CONSAPEVOLI di chi è diventato lui da quando siete usciti dalla fase idilliaca dell’amantato e voi gli avete detto che deve lasciare la moglie in tempi congrui e non biblici o indefiniti (quando il gioco si fa duro lui scappa si confonde tentenna e poi… rimane con la moglie) è il primo passo.
Il secondo passo di CONSAPEVOLEZZA è rendersi conto di quante volte orbitate ancora nel suo mondo, facendolo vostro anche se lui ora non c’è: lo fate andando a vedere i suoi stati, se è online, i suoi profili social, quelli della moglie, quello della sospetta nuova candidata amante che gli mette troppi cuoricini e like.
Tutto ciò vi fa soffrire, rende più penoso e difficile portare avanti il CDS e si aggiunge all’eventuale orbiting che lui spesso fa per farvi ricadere nella trappola del “rifai di nuovo l’amante ma alle mie condizioni (peggiori di prima)”: non a caso mette stati di wapp dedicati, lancia messaggi trasversali, lascia tracce per voi. Minimo sforzo, probabile risultato.
Lui usa due grimaldelli emotivi per forzare le vostre difese e rientrare nel vostro letto a costo zero: l’idealizzazione che vi siete fatte di lui nel periodo Jeckyll e il ritorcere contro di voi l’orbiting che fate nel suo mondo.
Come spezzare questo circolo vizioso?
Ecco due esercizi che consiglio sempre alle lettrici con le quali faccio counseling: sono un ottimo inizio per prendere consapevolezza di chi è lui veramente e per smettere di intossicarsi con l’orbiting nel suo mondo.
Il primo esercizio serve a prendere consapevolezza di chi è lui veramente: io lo chiamo
Esercizio Jeckyll contro Hyde
Come nella foto, prendi un quaderno e dividilo in due: da una parte scrivi tutto ciò che ti ha fatto innamorare di lui, dall’altra tutto ciò che ti ha deluso e fatto male. Frasi, atteggiamenti, promesse, bidoni: tutto. Puoi farlo tutto d’un fiato e aggiungere, giorno dopo giorno del tuo CDS, quello che ti viene in mente. Vedrai come purtroppo (e per fortuna: lo vorresti un Hyde al tuo fianco per il resto della tua vita e magari a fare il papà 2 dei tuoi figli?) Jeckyll non sopravvive ad Hyde per numero di eventi e, soprattutto, per gravità degli stessi.
Una frase da Hyde, un comportamento da mostro emotivo uccide qualsiasi cosa bella passata, devi solo diventarne consapevole.
Leggi e rileggi questo quaderno e aggiornalo ogni volta che senti la sua mancanza e, soprattutto, se lui cerca di farsi vivo.
Se dovesse chiederti udienza millantando fantomatiche “novità” oltre alla FRASE GHIGLIOTTINA..
Hai lasciato tua moglie?
… leggigli la parte Hyde del quaderno, vedrai come si arrampicherà sui muri. E poi non rispondergli più, a costo di bloccare anche le ultime vie di contatto. Ricorda che se compri il cioccolato, quando per la tentazione aprirai il frigo, lo troverai e mangerai: ti sarai fatta la dose ma poi starai peggio. Se non lo compri non lo troverai. È un primo passo concreto.
Il secondo esercizio si chiama Stop Orbiting Boomerang
Consiste, come vedi nella foto, nel tenere un diario giornaliero dei tuoi accessi al suo mondo virtuale. Segna tutto, dal primo che fai quando ti svegli all’ultimo prima di dormire.
Serve a prendere consapevolezza di un gesto che ormai fai non solo per bisogno, ma anche inconsapevolmente e in automatico. Ti renderai conto, segnando orario e destinazione, di quante volte lo fai (troppe) e quante volte sostanzialmente in modo inutile (per esempio nelle fasce orarie nelle quali sai che lavora e non si collega) entri nel suo mondo facendolo, anche per un minuto, il tuo mondo.
E qualche minuto del suo mondo moltiplicato per le 50 volte o più (ma anche 9-10 sono sufficienti a destabilizzare) che ci orbiti fanno ore in cui sei occupata, giornalmente, a “vivere dentro di lui” anche se vi siete lasciati, ti ha lasciato o si è fatto lasciare. Questo rende il tuo CDS più faticoso e doloroso, e lo allunga anche in termini di tempo.
Un classico è anche quello di andare a monitorare i social e gli accessi DELL’ALTRA. La tua disperata ricerca di indizi che ti confermino se sono ancora in crisi, se stanno ricostruendo veramente o che cavolo fanno oltre a essere doloroso è anche inutile: lei al massimo è l’altra vittima, il vero competitor è lui: per qualunque motivo sia, è lui che non la lascia, è lui che ha scelto lei, è lui che rimane lì. Non esiste la moglie che obbliga il marito a restare lì (men che meno sotto minaccia: se la tua donna ti “costringe” a rimanere lì non è un coniuge, è un carceriere e tu accetti la prigionia invece di scappare) così come non esiste l’amante che provoca la fine di un matrimonio che prima funzionava davvero. Quindi l’orbiting su di lei è fra i primi da eliminare.
Per il resto vale la regola dello SMETTERE DI FUMARE. Una volta completata la lista delle volte che orbiti e dove (il quadro completo dovresti averlo in 2-3 giorni) inizia a togliere una sigaretta al giorno. Lascia perdere il primo orbiting del mattino e l’ultimo della buonanotte (per niente buona finché fai così) che sono i più difficili e gli ultimi da “spegnere”, concentrati sulle tue incursioni più inutili e che riconosci anche tu sono veramente esagerazioni e di troppo. Piano piano, ma ogni giorno, così lo farai di meno, forte dei progressi in questo senso.
Bene allora, è tempo di soffrire finalmente di meno rimboccandosi le maniche a partire dalla consapevolezza di chi è veramente lui e di quanto ancora indugi nel suo mondo senza costruire il tuo nuovo mondo. Con lui o senza di lui dipende solo da lui: se è un potenziale ufficiale e gentiluomo e, soprattutto, se ti ama semplicemente come lo ami tu, SENZA SE E SENZA MA ti sceglierà in tempi brevi.
Ultima cosa: se vedi che il CDS è troppo pesante, che questi esercizi non sono sufficienti o fai fatica a rispettarli, che nonostante siano passati più di due mesi da quando non lo vedi e/o senti forse hai bisogno di un supporto. L’antidolorifico si prende ai primi sintomi per avere la massima efficacia, non quando il disagio è ormai importante o la malattia si sta cronicizzando.
Scrivimi ad anpellizzari@icloud.com: chi ha tempo non aspetti tempo, diceva sempre un mio grande e amato direttore, Danda Santini.

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