Dai, ogni tanto mi dedico anche a qualche profilo femminile. Perché se è vero che il parco macchine maschile è quello più ricco di magagne e difetti nascosti che lasciano per strada proprio nel mezzo di una relazione “promettente” (gomme a terra, spinterogeni incrostati, cambio automatico in blocco cardanico…) anche voi femminucce avete qualche rappresentante da evitare, per noi maschietti.
Una di queste è la Profumaia, ovvero l’evoluzione della antica e straconosciuta gatta morta. La profumaia è la gatta morta 2.0, specializzata nel distruggere la dignità maschile (delle altre donne non gliene frega niente) e indurre priapismi incurabili.
Ma chi è? Semplice, basta seguire un classico iter maschile di corteggiamento della Profumaia per capire già molto.
Di solito la profumaia è una bella ragazza. Bel viso, bel corpo, magari non una strafiga, come diciamo noi uomini, ma sicuramente siamo dall’otto in su. Inoltre, la profumaia attira perché è gentile e carina con tutti, soprattuto con gli uomini. Amicona di tutti. E’ meno seduttiva della gatta morta, ma più accogliente, all’apparenza. Ha infatti un atteggiamento confidenziale, ti tocca, ti saluta, diventa subito tua “amica”. Allora provi a vedere se ci sta, tasti il terreno prudentemente. Tutto bene: viene non solo al caffè con te ma sembra seguire tutta l’escalation operativa del tuo percorso verso il suo… tesoro.
Anzi, sembra diversa dalle altre: più friendly, non altezzosa, simpatica, a tratti cameratesca. Non zoccola, ma ti fa capire che il sesso le piace (dice che lo ha fatto anche un po’ spinto, ti fa “sognare” i numeri più hot, senza entrare nei dettagli o raccontare storie troppo personali: sarà vero?) e ride alle battute anche un po’ maschiacce.
Dunque, finalmente accetta di cenare con te, dopo tutta una schermaglia in cui i segnali che ti manda sono di disponibilità, non di stop. Arriva tutta bella in tiro, e tu la desideri. Ben truccata, naturalmente profumata (è la Profumaia!), mentre siete a tavola vi divertite, tu la tocchi, lei risponde, anche mano nella mano. Insomma, tutto va a gonfie vele, lei sembra davvero starci. Ha anche la gonna corta e un tacco dodici da idolatrare, ti dice che ama certa lingerie da tripletta, si è messa giù da corsa proprio per te, provocandoti erezioni da impiccato fra movenze, ammiccamenti e atteggiamenti vari.
Si tocca i capelli, passa la lingua fra le labbra, accarezza il bicchiere, unghie laccate e piene di promesse: è bella e seducente, quella fatidica sera. Manca solo l’ultimo passo.
La leggenda narra che la Regina delle Profumaie, dopo una serata del genere, accetta di andare al Motel con il suo pretendente. Salgono in auto e lui cerca di baciarla: lei ride e si ritrae, facendosi baciare solo un angolo della bocca. Che strano, pensa lui, sta per darmela e non vuole un bacio: mah, donne! Tanto stiamo andando in motel…
Arrivati al Motel i due si fanno dare la camera, consegnano le carte d’identità e finalmente entrano nella stanza. Lei si siede sul letto seduta e inizia a parlare del più e del meno. Lui si siede accanto e mantiene la conversazione per un po’, giusto per educazione però… quando i bottoni dei pantaloni rischiano l’esplosione passa all’azione, giustamente saltandole addosso.
E qui succede l’inimmaginabile. La Profumaia, nel motel con te, seduta sul letto, al tuo attacco si ritrae esclamando sorpresa: MA COSA HAI CAPITO!!!!
No ma come, la cena, le moine, le fusa, il motel… e la gnocca? Ma scherzi? Per chi mi hai presa? Io pensavo di essere tu amica! Non ti facevo così ordinario, superficiale, maniaco del sesso. E il motel? E’ un luogo come un altro, siamo adulti, è un luogo tranquillo per parlare. PARLARE????????!!!!!!!!!!!!??????
Di fronte al tuo shock anafilattico affonda la spada fino all’elsa: se vuoi possiamo dormire qui insieme, ma senza fare niente, da buoni amici…DORMIREEEEEEE!
Ora, il fatto che la regina delle profumaie abbia aspettato di essere in motel per sputtanare il pretendente è probabilmente una leggenda, ma il risultato è quello e descrive bene il gran finale premeditato dalla Profumaia doc e docg.
La profumaia ti fa raggiungere la massima vetta della sicurezza che te la darà per poi buttarti giù dal picco, prima che tu riesca a piantare la bandiera. In più ti urla dietro, mentre precipiti nel baratro della delusione, imbarazzo e vergogna: MAAAAACOSSSSHAIIIICAPITOOOOOOOOOOOOO……… eco eco ecooooo
Insomma sei tu lo scemo che non sa vivere, non lei. Sei tu che non capisci che uscire a cena dopo un giusto corteggiamento, rispondere a tocchi battute e moine, vestirsi da corsa magari senza neanche le mutandine è DA AMICI, non da amanti.
Ora: voi lettori del mio blog sapete come la penso sulle donne. e che è giusto non andare alla loro conquista dando tutto per assodato e predeterminato (leggete il post della matematica femminile), ma la Profumaia è davvero troppo. Forse è una punizione che si meritano solo i più bastardi di noi, come contrappasso. Forse. Un nuovo girone infernale, quello delle Profumaie, creato per rendere più pesante la pena dei lussuriosi meno buoni con le donne (sarà un sottogirone? Dante non lo specifica).
Ma come nasce la profumaia? Secondo me è una collezionista di uomini e brutte figure maschili per il gusto di farlo (o anche di vendetta, bisogna vedere quanto è stata tradita in passato: attenuanti generiche però, la condanna resta), non interessata al sesso e al quagliare, più interessata al collezionare corteggiamenti maschili più lunghi possibile e tirati fino all’ultimo momento, per dare il due di picche anche se è ormai nuda in camera da letto e voi siete su tre gambe (lei invece aveva già le gambe a squadra? Era solo per dimostrarvi che sa fare la spaccata o che ha fatto la ballerina, sciocchi che siete!).
Sì, per lei sesso va bene forse poco e ogni tanto: il vero orgasmo lo prova nel vedere la tua faccia quando lei si ritrae (ormai “nuda”, ripeto) e ti dice la parola d’ordine della sua vita: MA CHE COSA HAI CAPITO! Il gusto che prova nel sovvertire il vostro ordine di idee (vostro, ma anche quello naturale e accettato da tutti, persino dalle donne “normali”) e darvi del limitato perché non pensate ai veri valori, come l’amicizia fra uomo e donna (inesistente: leggi qui la verità vera) è immenso.
Tra l’altro, anche il nostro portafoglio piangerà con noi, perché l’avrà tirata in lungo abbastanza per farvi fare la figura dello scemo anche lì: magari le avete fatto pure qualche regalo importante. Sigh
Che fare? Niente, subite l’onta, vi siete sbagliati, e lasciatela lì dov’è. Imparate dalla sconfitta inaspettata. Non sempre la profumaia è prevenibile, il suo profumo attira, inebria, confonde. Può capitare, ma tagliate via subito il braccio ferito, non aspettate che l’infezione diventi sistemica (guai a pensare poi che tutte le donne siano così).
Ma vi prego, amici uomini: cadete pure nella trappola della Profumaia (in fondo è tutta esperienza) ma non cadete nell’ultimo tranello, il più disdicevole; diventare suoi amici nella speranza, vana, di trombarvela un giorno, continuando a frequentarla. Uscite dal motel subito sbattendo la porta senza guardarvi indietro. O sarete condannati all’eterno tentativo di conquistarla. Allora saranno gli amici a dirvi: MA COSA HAI CAPITO!
PS: alcuni maschi vittime del 2 di picche firmato Profumaia metteranno in giro la voce che loro sì se la sono fatta, eccome. Poveretti. Non solo non dovete credergli, ma sappiate che si sono trasformati, più o meno inconsapevolmente, in adepti della Profumaia: fanno ormai il suo gioco, contribuendo a lasciare viva la speranza (e la diceria) che fra il dire e il fare non ci sia di mezzo una… Profumaia!
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