
Debole. Debolissimo. Confuso. Combattuto al punto da essere depresso nella scelta fra te e lei
L’uomo debole è forse il tipo di uomo più comprensibile (almeno in teoria) nel vasto panorama degli sposati che lottano (chi fa finta e chi lo fa per davvero) sballottati fra cuore e ragione, fra lo scegliere ciò che sarebbe giusto e conveniente (rimanere in famiglia e con i figli) e ciò che vorrebbero (rifarsi una vita con l’amante che amano davvero).
Certo è facile giustificare un uomo che piange, che sta male e che sembra dibattersi nel mare magnum dei sensi di colpa e della confusione rispetto al plateale bugiardo, all’azzerbinato scoperto dalla moglie e ripudiatore di amante o al seriale conclamato e ormai alla luce del sole.
Soffre poverino. Vi ama ma non ce la fa. E forse non ce la farà. Bisogna dargli tempo, anche se sono passati anni. Bisogna avere pazienza. Lui soffre, forse più di voi
Balle!
Intanto non è vero che il debole non sceglie: sceglie eccome. Dov’è lui adesso? A casa sua, dalla tanto vituperata moglie.
Se fosse davvero confuso e dibattuto dovrebbe prendersi almeno quella famosa pausa di riflessione che dovrebbe portarlo non a stare a casa sua, non dico neanche a casa dell’amante, ma almeno in un’altra casa per qualche tempo, almeno qualche settimana, a meditare. Dalla mamma, da un amico, in un affitto temporaneo. Se è davvero solo confuso deve prendersi tempo per lui, lontano dalla ragione e dal cuore, investendo questo esilio limitandolo a interagire soprattutto con un esperto che lo aiuti a chiarirsi le idee.
E invece è a casa della moglie. Quindi qualcosa è in grado di scegliere, nonostante la confusione la depressione e l'”amore” per voi
Attenzione: non vale che lui per cogitare si sposti nel piano superiore o nella casa a fianco o nella stanza degli ospiti: non vale. Occhio, deve andare fuori di casa se è davvero dibattuto e confuso.
Attenzione: occhio alle uscite di casa millantate come sua scelta che in realtà sono lui sbattuto fuori di casa che dall’eremo tratta già per rientrare: qui trovate un approfondimento sul tema.
Attenzione: non vale essere confusi e combattuti e continuare a scopare allegramente con voi, salvo ripensamenti e sensi di colpa dopo l’orgasmo.
Attenzione anche al debole che la tira lunga, fra ripensamenti, dichiarazioni d’amore, appuntamenti disdetti, cilecche sessuali, richieste di “ancora tempo” crisi di pianto e sensi di colpa che sfociano in grandi tira e molla che durano mesi, anni
Il debole sarà debole ma ha una sua tattica: prendervi per stanchezza.
Lo fa quando interrompe il vostro Codice del silenzio, giustificandosi proprio con la sua debolezza: sai soffrivo troppo, non posso stare senza di te! già, e la vostra sofferenza? Interrompere un CDS che finalmente vi dava un po’ di tregua e qualche notte non insonne non è debolezza, è egoismo. Il debole sceglie.
Lo fa quando non decide finché non siete voi a mollarlo, ed è proprio quello che voleva, altro che debole. Il calvario che vi fa passare fra ripensamenti, bidoni, appuntamenti mancati, dubbi, confessioni sul sesso coniugale, road map disattese finché non ne potete più e lo lasciate voi è una scelta. Il debole sceglie anche questa volta, sceglie di farvi ammattire per non prendersi la responsabilità di lasciarvi lui.
La prova delle sue scelte nascoste e all’origine di tutto? Ma quale uomo che vi ama veramente vi lascerebbe andare via ed essere possibile preda di nuovi pretendenti scoperecci magari dicendovi “io voglio solo il tuo bene, è giusto che mentre penso tu ti faccia la tua vita”? Nessuno, anche perché ci sono deboli che per amore (pochi ma ci sono) fanno gli ufficiali e gentiluomini, e diventano improvvisamente forti quando davvero stanno per perdervi.
Il debole che fa l'”altruista” e vi lascia andare per “il bene che ti voglio” non vi ama. Non è debole, ha deciso e non siete voi la scelta
Dunque il debole è davvero debole? Mai al prezzo di farvi stare malissimo, o di perdervi. Le sue scelte le fa, basta vedere dove è adesso e cosa non ha fatto e non sta facendo per il vostro “amore”
Certo, esiste anche il debole che non ha la caratura per scegliere la nuova donna della sua vita, e che fa prevalere la convenienza e “ciò che è giusto razionalmente” (di solito i figli, anche se non gli impediscono di avere relazioni extraconiugali anche lunghe), che non è all’altezza del vostro amore. Di solito è quello che dice “non ho le palle per stare con te”. Ma anche questo sceglie.
E chi sceglie di non scegliere ha scelto. Ma, a guardare bene dove è rimasto, ha scelto. E forse non si è mai veramente mosso da lì. Altro che amore!
Ps: esistono i deboli che diventano coraggiosi? Sì, si chiamano innamorati per davvero. Sono una minoranza purtroppo, ma scelgono voi. E spesso lo fanno dopo un Codice del silenzio fatto come si deve. E non aspettano anni: chi ama non perde troppi mesi: non ce la fa (e non valgono più le promesse, solo i fatti). Meditate donne, meditate.
Sincerely yours
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