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Dolo, per il vocabolario italiano, significa inganno, frode. Nel vocabolario dell’amore significa soprattutto dolore.

Perché il silenzio nella coppia, l’omissione e il non dire, non è solo quella forma di bugia che prelude o segue un tradimento, ma è anche la forma espressiva più eclatante di una crisi in atto, ne è il sintomo iniziale quando cala alcune volte prendendo il posto all’usuale dialogo, fino a diventare il necrologio della coppia nelle fasi finali.

Non parlare, evitare di dire quello che si pensa o non va, nella coppia è come instillare una prima goccia di arsenico nella coppa dalla quale si beveva insieme e ci si dissetava di passione, sentimento, gioia, complicità, comprensione. È uno a farlo, si può essere in due, e allora la dose diventa più pericolosa e letale.

Confrontarsi, persino litigare è un esercizio spirituale di benessere della coppia, se naturalmente il litigio non diventa cronico, violento, senza una pace d’un progresso finale.

Le coppie che non litigano hanno qualcosa che non va esattamente come le coppie che non parlano se non della logistica di famiglia. Non si arriva a questo punto subito, la dose di arsenico del silenzio spesso parte da lontano, prima è sporadica, poi diventa quotidiana.

Di solito si inizia con uno screzio, anche banale, che invece di sfociare in un confronto immediato o a breve termine passa sotto silenzio, perché uno dei due decide che non ha voglia di discutere o liquida il fatto come “sarà nervoso/a”, lasciamo perdere.

Per chi ha figli, se ci pensate bene, è come lasciargliela passare liscia perché non hai voglia di discutere. Ma sì, te l’ho detto tante volte di non giocare a tavola col telefonino, adesso mi sono scocciato di riprenderti o ritirartelo e me ne frego. Hai capitolato.

E più si reagisce con il silenzio, più l’arsenico penetra nel cuore. Col tempo, i casi sono due: o si diventa immuni al veleno dell’altro, ma non è un bene perché così si diventa insensibili ai sentimenti dell’altro, o ci si avvelena, e l’amore muore.

Nel primo caso assistiamo a famiglie di fatto, dove lui e lei vivono insieme per convenienza, ma non c’è più sesso o amore. C’è uno scopo materiale.

Nel secondo caso si spalanca la porta al cosiddetto tradimento, che in questi casi altro non è che un tentativo dapprima di ritrovare e riprovare ciò che si è perduto, per poi trasformarsi nella ricerca di un vero nuovo partner che ci depuri dal veleno del silenzio così a lungo subito, e non solo.

È così che spesso si creano nuove coppie. A loro auguro di parlare tanto, anche a costo di parlare troppo.

Sincerely yours

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6Commenti

  • LEI, 2 Aprile 2020 @ 09:32

    Assolutamente si, ma soprattutto tronca il discorso sul nascere.

  • alessandro pellizzari, 1 Aprile 2020 @ 12:52

    E lui fa l’angioletto

  • lei, 1 Aprile 2020 @ 12:09

    Infatti a casa del mio amante è sempre la sua donna che prova a toccare l’argomento, tipo quando è iniziata la quarantena gli ha chiesto secondo lui come fanno gli amanti in questo periodo. risposta e io che ne so ah…ah…ah…Oppure ogni tanto prende in mano un libro che gli avevo regalato io ai tempi della nostra storia da giovani, che hanno nella libreria di casa, e gli chiede di me…

  • alessandro pellizzari, 1 Aprile 2020 @ 11:57

    Anni per l’uomo.

  • lei, 1 Aprile 2020 @ 10:58

    Riprendo questo argomento ed espongo i miei dubbi, non tanto perchè la situazione cambi, ma perchè mi piace capire, e soprattutto non mi piace essere presa per i fondelli.
    Quando si arriva ad essere separati in casa, nel senso che non si fa più sesso, o al massimo lo si fa ogni 4/5 mesi, quando non si ha più la complicità di una coppia,ma gli argomenti di scambio e confronto sono la casa, i figli e i fatti esterni alla famiglia, ma non si affronta mai direttamente l’argomento della crisi, se non attraverso battutine ironiche, che vengono volutamente lasciate cadere dall’altro, quanto si può andare avanti?

  • Ariel, 16 Giugno 2019 @ 11:29

    Caro Alessandro
    Così non smetto di leggerti,
    Che bello!
    E pure di commentare di scrivere che è un quasi parlare
    Giusto per esprimerti con quanta Bellezza hai espresso qui pure la tua analisi che sento di condividere in pieno

    Verissimo il Silenzio uccide ,una frase forte qui la mia ,ma che riguarda proprio le situazioni da te scritte e descritte qui.

    Resto infatti convinta che il mio vissuto positivo reciprocamente positivo con mio Caro Marito sia potutto realizzarsi anche per via dei nostri litigi frequenti ,due forma mentis diverse opposte e pure uguali in altri ambiti di sensibilità e la voglia di costruire progredire che ci ha sempre fatto fare e trovare una pace tra noi un passetto avanti ogni giorno della nostra vita insieme.

    Devo ammettere che la mia tendenza è essere diretta e non farne passare una senza esprimermi magari malamente e a parole sbagliate non so ,ma il mio sincero obbiettivo resta sempre quello di trovare in me stessa la Umiltà per capire dove risieda il mio errore
    Ascoltare l’altro magari lo mando afan perché sto impulsiva
    Ma lo amavo e lo amo e quando ci sta movimento di cuore onesto e cervello fino ecco come mai si riesce a stare insieme per così lungo tempo

    Ovviamente scopando ,magari ridendo dei propri guai come avveniva allora proprio dopo i nostri litigi di Cari Marito e Moglie in vero Amore uniti.

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