Le Relazioni Pericolose sono uno dei miei film preferiti, non solo per il livello degli attori e delle loro performance, ma per gli insegnamenti sull’amore che questo libro-film sa dare.
Uno dei più importanti è quello sulla femminilità e le sue cangianti risposte alle nostre azioni, mai uguali e scontate.
Prendiamo la marchesa de Merteuil, una strepitosa Glenn Close. Una donna che vive il sesso in modo libero e ne fa una leva di potere. Nessuno, compreso Valmont, avrebbe dubitato che una donna così potesse sottrarsi alle lusinghe del piacere solo per un fatto di principio. È invece lei non gliela molla, incredibile ma vero. Alla fine, non lo fa.
Perché noi uomini diamo per scontato che due più due fa quattro anche nel mondo femminile, e non è così. Non deve essere così! Quindi, di fronte a una bella donna che abbiamo classificato come disponibile, che sappiamo che vive il sesso in modo libero e non offuscato da coscienza, rimorsi o illusioni di moralità, magari l’abbiamo già avuta (quindi la porta, crediamo, è sempre aperta) la serata con lei non può che non finire a letto. E se lei si nega è una stronza inspiegabile. La verità è che noi siamo degli stupidi spiegabilissimi.
Come uomo esploratore penso che la vetta debba essere conquistata anche un secondo prima di fissare la bandiera. Puoi passare la serata più sexy e magnificamente condivisa con una donna e non per questo dare per scontato che ci andrai a letto. Basta un dettaglio, uno stormir di fronde, un momento particolare perché una serata trionfalmente destinata al sesso si trasformi in una serata “normale”. Il crescendo rossiniano verso la meta può fermarsi proprio alla fine. Una questione anche solo di mood, per loro modulabile e modulato, per noi troppo spesso scontato.
Ma è questo il bello. Più la donna è interessante, più va conquistata fino all’ultimo respiro e minuto. Noi uomini sempliciotti vorremmo un mondo fotocopia dove ad azione corrisponde reazione prevista, ma il loro mondo, per fortuna, non è così. E noi dobbiamo imparare a non dare niente per scontato con loro.
Ma se un uomo impara a non dare niente per scontato con una donna la conquista avrà un altro sapore. Sarà sempre una conquista. Sempre nuova e diversa, mai noiosa e fotocopiabile. Insomma, un viaggio in una parte inesplorata della vostra impagabile femminilità.
Una singolar tenzone, un duello che non finisce mai come nel meraviglioso film i Duellanti di Ridley Scott. Ferite, affondi, vittorie e sconfitte: con loro ne vale la pena ogni volta.
E anche quando arriverà il premio, lì inizierà un altro viaggio magnifico. Alla scoperta della loro sessualità, delle loro risposte non univoche e scontate anche nel piacere. Quindi, una volta conquistata la vetta, comincia un’altra formidabile salita. Pensavi che lei avrebbe fatto questo e quello? Illuso, devi conquistarti tutto e, soprattutto, la cosa più bella da vivere e vedere, il loro completo e travolgente massimo piacere.
Insomma, che meravigliosa non scontatezza hanno queste Superdonne sempre da scoprire e conquistare. E pensare che molti di noi liquidano questa sublime superiorità fisica e intellettuale con un “quella stronza ci stava e poi ha cambiato idea”.
Lasciate ogni speranza voi che entrate in lei credendo di avere la mappa dei suoi labirinti.
Io non voglio mappe o navigatori. Voglio capire il Nuovo Mondo.
E Marco Polo ripartì, perché la Cina era troppo piccola per la sua mente.
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