“Seno rifatto” versus seno naturale: spesso e volentieri vedo che alcune di voi commentano le foto delle donne scollate o in costume che posto con un “rifatta”, come se andare da un chirurgo plastico fosse un’onta.
Non diciamo cazzate e non facciamoci prendere da certe invidie femminili.
Trovo lecito e furbo che una donna possa ricorrere alle tecnologie per riparare i danni del tempo (o dell’allattamento dei figli) o semplicemente per gusto.
Come uomo a me non me ne frega niente se quella della foto le ha naturali o rifatte (a me sembrano sue ma non importa): è il mio accessorio riproduttivo che giudicherà e, essendo privo di olfatto, non sentito odore di silicone risponderà con una duratura erezione diamantina, alla faccia del bisturi o no.
E poi, alla mia veneranda età, di seni ne ho “assaggiati” un po’: sono tutte palle che sono diversi, innaturali, freddi. O che scoppiano in aereo
Dunque, Parità per le tette di tutte le origini! E Libertà di scelta tecnologica.
Aggiungo: voi siete chirurghi plastici? No, perché a parte certi palloni che stanno evidentemente per esplodere o con i segni della protesi visibili pochi sono in grado, soprattutto da una foto, di giudicare realmente il cosiddetto “artificiale”. E quindi vai con il son tutte rifatte da bar, quasi che un seno bello o di una modella fosse automaticamente siliconato. Siamo davvero tutti allenatori di calcio!
Ps: sono contro certi eccessi della chirurgia estetica certo, soprattutto sul viso, ma quelli si commentano da soli, sono questione di gusto estetico non di invidia gratuita