Nella grande saga degli uomini papabili che incontrano le mie amiche single ci sono anche i mammoni.
No non sono quelli che stanno attaccati alla loro mamma, la loro mamma vogliono che diventiate voi.
L’uomo mammone all’inizio si presenta bene. Fa di tutto per piacervi. È simpatico, cortese, attento. Ma, soprattutto, fa l’uomo. Vi trasmette cioè quel senso di protezione e sicurezza che ogni donna cerca, almeno in parte, nel maschio.
Potete essere le donne più indipendenti, automunite e autosufficienti di questa terra che comunque, avere a che fare con uomo che dimostra che prima pensa a voi, dalle piccole alle grandi cose, vi farà estremamente piacere e vi darà un senso di sicurezza.
Quindi il mammone vi conquisterà. Ci andrete a letto, dove lui dimostrerà tutta la sua generosità di maschio attento ai vostri bisogni e desideri e così passerete il primo mese splendido con lui, con un uomo finalmente diverso, non superficiale, che vi colma di attenzioni. Insomma, uno di cui ci si potrebbe anche innamorare.
Però, mano a mano che la storia prosegue, il lato maschio del mammone inizierà gradualmente a perdere terreno a favore del lato bambino bisognoso.
Vi accorgete, piano piano, ma in un crescendo inesorabile, che lui inizia ad ascoltarvi di meno e ha parlare sempre più di se stesso, dei suoi problemi di lavoro, della sua salute (il mammone è spesso ipocondriaco, l’esatto contrario del maschio sano e forte che si era presentato a voi) e, quando accennate alle vostre cose, anche importanti, o si distrae o vi interrompe per riparlare delle sue.
Sta tornando bambino e voi, piano piano, state diventando la sua mamma.
Si impigrisce: niente più cene fuori, sempre a casa vostra dove voi gli dovrete fare quel piatto tanto buono che sapete fare solo voi.
Dopo, magari, invece del sano e sportivo sesso del primo mese, spariscono i preliminari e, sempre più spesso, lui vi chiederà le “coccole”, che vanno dai massaggi ai piedi guardando alla tv il suo programma preferito (oggi un film che forse potete guardare anche voi ma domani, statene certe, la partita!) all’accontentare sessualmente… Solo lui. Qualche volta dormirà anche. Prima. Quindi niente…
Sempre gentile e un po’ cantilenante, alle vostre legittime richieste di attenzioni, di fare qualcosa insieme, magari uscire, vi dirà ma dai amooreee stiamo così bene qui, e poi io,ho davvero bisogno…
Ecco, ci siamo, IO HO DAVVERO BISOGNO si sostituirà a ogni vostra legittima richiesta di attenzione su di voi
E quando litigherete seriamente per la prima volta, perché stanche e deluse di questo voltafaccia lo farete, lui vi farà la scenata da bambino viziato che rimprovera alla sua mamma di non avere sufficienti attenzioni per lui, e di come non capiate i suoi problemi di salute, di lavoro, di mal di schiena, di recupero crediti, di tasse, di tagliando della macchina, di spese condominiali, di trapasso della moto, dell’andamento della squadra del cuore, della fame nel mondo e delle guerre di secessione.
E qui vi giocate la vostra grande occasione. Perché alla sua reazione avete due opzioni:
1. Lui ha toccato nel profondo il vostro senso materno e la vostra innata e suicida tenndenza al IO LO SALVERÒ, e quindi lo abbracciate, lo coccolate, gli mettete il ciuccio in bocca e addirittura vi scusate. In questo caso vi aspettano altri lunghi mesi di maternità, fino a quando la vostra essenza di donna vi dirà che voi volete un uomo, non un figlio di 40 anni e più….
2. Vi incazzate veramente e, in modo molto sano, lo spedite. Attente, perché lui ha un piano B. Di colpo, correrà in una cabina telefonica, si toglierà pigiama pantofole, si laverà finalmente i denti (ah a proposito, aveva anche smesso di curarsi esteticamente per voi, negli ultimi tempi) e si ritrasformerà in superman, cercando di recuperare terreno anche con avance da macho che mancavano ormai da tempo. Speditelo. Altrimenti siete tornate al punto uno.
Le settimane che seguiranno alla versione due della storia saranno costellate da telefonate bellissime, fiori, inviti, mille attenzioni. Molte ci ricadono, e si ricomincia, fino ad arrivare al punto uno.
Perché il mammone, soprattutto dopo i quaranta (ma oserei anche un 35), non cambia più.
Se sarete capaci di evitarlo, o di spedirlo a tempo debito, avrete evitato di diventare madri senza aver procreato, e di avere un figlio che non avete educato voi e che, di solito, si rivela anche maleducato.
Ma voi siete donne, non mamme per procura. Superdonne.
Consiglio di leggere anche gli altri profili di uomo:
L’incompiuto e il coccodrillo
15Commenti