Tra uomo e donna l’amicizia non esiste. Ma se esiste è un’amicizia di gran lunga superiore a quella fra due uomini, e parlo di amicizia con la A maiuscola.
Mi spiego. Tra uomo e donna l’amicizia vera non può esistere se non si è andati a letto insieme. Unica eccezione le donne dei tuoi amici, ma non saranno mai le tue migliori amiche.
Lo so lo so non poche di voi esclameranno: ma non è vero! Io ho degli amici carissimi da anni, non c’è mai stato niente e siamo amicissimi, abbiamo anche dormito insieme senza fare niente, è proprio solo amicizia…
Sarà… Sarà l’eccezione che conferma la regola. Io scommetto che in nove casi di questi su dieci, lui ci ha fatto e ci fa un pensierino. Magari ha perso il treno, magari la confidenza, troppa, ha preso il sopravvento e ha messo in un angolo il sesso, magari non ci sa fare con le donne… Ma uno dei due spera sempre nell’occasione giusta per…
E le donne lo sanno. Solo che fanno finta di niente. O perché il tipo va benissimo come amico ma non risveglia certi istinti, o forse perché, pur facendoci un pensierino (magari in una serata speciale, quando le costellazioni sono tutte su venere e la confidenza fra amici, le coccole “innocue” arrivano ai confini della tenerezza) la donna si dice, meglio di no, rovineremmo tutto.
E invece, tranne in alcuni casi, non si rovina nulla, anzi. Il sesso è il linguaggio più profondo, la confidenza più alta e intima, una comunanza che fra due maschi amici non potrà mai esserci. Quale maggiore confidenza possono avere due amici oltre quella che può darti un rapporto fisico?
Così, se alla confidenza ed empatia intellettuale si aggiunge anche il sesso, nessun segreto rimarrà in quell’amicizia, la comunanza sarà totale. E funziona anche se a letto va poi male, perché l’amicizia si sarà depurata di quell’attesa, di quella speranza che almeno uno dei due “amici” cova da tempo. E rimarrà comunque l’amicizia. Più salda.
Oppure ci si innamora, e i due amici scoprono che l’amicizia intellettuale era solo un passaggio, per quanto lungo sia stato.
Se ci pensate bene, le storie importanti della vostra vita sono passate attraverso una complicità che era più attinente all’amicizia che all’attrazione fisica. Solo che la storia era invertita: si è partiti dal sesso e dall’attrazione, e poi si è diventati amici.
Con mia moglie Rita è successo così. Certo, mi era molto simpatica, ma io da lei volevo soprattutto una cosa. Ma siamo diventati subito amici, e questo mi ha sicuramente aiutato a fare breccia. Ci divertivamo un sacco, eravamo complici, siamo ancora come due bambini che fanno le marachelle insieme. Siamo amanti e siamo amici.
Non confondiamoci però con i cosiddetti trombamici. Quella è un’altra cosa. I trombamici non sono amici con la A maiuscola. C’è un patto bilaterale: si fa sesso e si parla, a volte uno, a volte l’altro, a volte tutti e due. Ma non si raggiunge la profondità della vera Amicizia fra uomo e donna, quella che rimane anche quando il sesso è ormai consumato e non si consumerà più.
Il miglior amico dell’uomo, dunque, è una donna. E se è una SuperDonna consiglio di sposarla.
Nella foto, una delle miniature medievali che illustrano la storia fra Lancillotto e Ginevra, tratte dalla collezione del British Museum che mio padre ha fotografato e raccolto in un libro. Anche i due famosi amanti si erano conosciuti come amici. Solo che Lancillotto ha violato la regola più sacra: le donne degli amici non si toccano. E per questo si è dannato, riscattandosi solo nell’ultima battaglia di Artù.
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