Tutte le storie d’amore finiscono. Molte per “morte” naturale, moltissime “uccise” dal tradimento. E sembra che la brava e affascinante Ambra Angiolini abbia subito la seconda sorte.
Mi riferisco alla vicenda che in questi giorni è su tutti i media: fine della storia di Ambra con Allegri, mister Juve, parrebbe proprio a causa di un tradimento.
Della causa della fine della storia si sussurra, si dice e si evincerebbe anche dalle parole della figlia di Ambra, Jolanda Renga, che su Instagram dice: «E anche se questa persona alla fine si è rivelata diversa, la colpa è di chi si fida o di chi tradisce la fiducia e tradisce in ogni senso possibile? Cosa c’è di riprovevole o “perdente” nel fidarsi e nell’amare?».
Ambra ha aggiunto: Esiste per tutti il giorno Zero, è un momento in cui non si vince, non si perde, ma si riparte. Ci si allontana dalle persone che diventano ricordi, da quelle che non restano, da quelle che in fondo non ci sono mai state. Si chiama giorno zero perché quello che segue lo zero è sempre un inizio e negli inizi non si conosce la sconfitta
È la cronaca di questi giorni, tradimento vero o presunto che sia. Ed è di tradimento come titolo di coda di una storia che qui voglio parlare.
LA PARTNER UFFICIALE TRADITA
Un vecchio adagio popolare recita che il tradito è sempre l’ultimo a saperlo. In questo blog, attraverso le vostre storie, sappiamo che non è sempre così. Molte mogli sanno (o, più spesso, hanno sentito odore di bruciato) ma decidono di guardare dall’altra parte, per nobili (la tutela dei figli, perché sono ancora innamorate) e meno nobili (la convenienza economica, chissà cosa dirà la gente…) motivazioni. Nel caso di Ambra possiamo fare solo supposizioni (anche il presunto tradimento, visto che non è stato detto a chiare lettere, rimane per ora presunto, nel momento in cui scriviamo), ma a quanto pare è stato un fulmine a ciel sereno, visto che i due erano appena andati a convivere (pare). Un fulmine che si è abbattuto su una casa appena costruita, distruggendola. Il tradimento, subito dal partner ufficiale, è la tempesta perfetta. Crolla tutto in un istante: la persona nella quale riponevi la massima fiducia ti ha tradito, non hai più certezze, il mondo si capovolge, spesso non hai neanche più la forza di lavorare o badare ai figli. Ma, come dice la coraggiosa Ambra, “è un momento in cui non si vince, non si perde, ma si riparte. Ci si allontana dalle persone che diventano ricordi, da quelle che non restano, da quelle che in fondo non ci sono mai state”. Dopo il dolore, dalle ceneri comincia la rinascita e, per fortuna, ha ragione Montanelli: i cimiteri sono pieni di persone insostituibili. Certo è dura, durissima, ma ce la si fa, magari facendosi aiutare da un esperto. Ma ce la si fa, è solo questione di tempo. E non è vero che si perde fiducia negli uomini come genere. Lo dico anche se su questo blog i peggiori sono presenti a migliaia. Per fortuna queste esperienze vaccinano, donano alle donne quegli anticorpi che serviranno, la prossima volta, a fare una severa selezione del personale, a non mettere in secondo piano il prezioso sesto senso femminile che vi tutela da sempre, a ritrovare la felicità con chi è davvero degno di essere al vostro fianco. Hai ragione Ambra, le storie finiscono e bisogna ripartire e guardare dall’altra parte, senza rimpianti. PS: ci sono anche le mogli che ricostruiscono dalle ceneri proprio con chi ha tradito: leggete qui la storia emblematica di Molly, una delle più assidue commentatrici di questo blog come moglie.
L’AMANTE TRADITA
Sì, il tradimento non riguarda solo le mogli e le compagne ufficiali: anche le amanti vengono tradite. Spessissimo. E non è meno doloroso del tradimento “ufficiale”. E non vengono tradite solo con altre amanti. Il seriale Doc, quando si stufa dell’amante ufficiale o questa diventa troppo ingombrante (si innamora e inizia a “rompere”, chiedere, lamentarsi…), ritira fuori l’agendina dal cassetto e inizia di nuovo una caccia sui social di una sostituta. Succede quando vi accorgete che, più o meno velocemente, lui vi frequenta di meno (sai il lavoro…), inizia a tirare bidoni con varie scuse da liceale che non ha studiato, fa anche meno l’amore. Già in questa fase il seriale è in caccia, o ha persino già contattato un’altra per un primo aperitivo, e le chat si fanno sempre più confidenziali, mentre i messaggi e le telefonate con voi calano di frequenza e qualità. Ma l’amante, molto più spesso, e da quasi tutte le tipologie di uomini che descrivo in questo blog, viene tradita con la moglie stessa. Con la quale lui nove volte su 10 non smette di avere rapporti, sparuti, frettolosi ma regolari. Con la quale esistono chat affettuose che voi neanche vi immaginate, e mentre lui vi descrive per l’ennesima volta la sua noiosa vita matrimoniale sul telefonino le scrive amore, mi manchi, e lei risponde quando vieni a casa, sabato stiamo un po’ da soli… Quante di voi hanno scoperto con orrore che la cosiddetta sorella moglie era una innamorata ricambiata e all’oscuro di tutto: migliaia. Infine, l’amante viene tradita nelle promesse. Sono milioni gli uomini che ogni giorno giurano alla propria amante che lasceranno la moglie per scegliere voi. E sono sempre milioni gli uomini che giurando sanno, nel momento stesso del giuramento, che non lasceranno mai la moglie. Oppure, sono milioni di “finti tonti” che decidono di vivere la favola da fotoromanzo e poi? Poi si vedrà, pensano varcando la soglia di casa all’insegna di “ciao amore sono tornato cosa c’è per cena non mi dai un bacio?”. Sono quelli che poi quando vi lasciano vi dicono, in quel momento lo pensavo ma non ero lucido…
Se il tradimento del coniuge è un fulmine violento e distruttivo, il tradimento dell’amante è spesso una lenta ma inesorabile tortura, perché gli uomini, per paura di colpi di testa, per vigliaccheria, egoismo o perché non vogliono passare dalla parte del torto (e anche lasciarsi uno spiraglio di ritorno socchiuso per farsi altri giri di giostra), fanno spesso in modo di essere lasciati, facendo sputare sangue alle amanti fra bugie, bidoni, mezze ammissioni (sì, vado a letto con mia moglie) fino a stremare la povera amante, fino a farle dire “non ce la faccio più, ti lascio io”.
E poi anche le amanti hanno la loro tempesta perfetta: è quella di quando lui viene scoperto dalla moglie (leggi qui) e in un secondo passa dalle promesse di futuro insieme e i ti amo sei la vera donna della mia vita al “amo mia moglie, è stato un errore, ti devo lasciare”. Magari con un messaggio o con una telefonata scarna e monosillabica come quella ormai famosa del commissario Montalbano (leggi qui). Uomini che, nella tempesta, vi ripudiano davanti alla moglie e vi lasciano di notte in pieno mare burrascoso, senza lasciarvi un salvagente, senza girarsi indietro.
Dunque le amanti spesso non subiscono un solo tradimento, ma ben tre nello stesso momento, nella stessa storia
MA DI CHI È LA COLPA
La figlia di Ambra non ha dubbi, quando dice: “la colpa è di chi si fida o di chi tradisce la fiducia e tradisce in ogni senso possibile? Cosa c’è di riprovevole o “perdente” nel fidarsi e nell’amare?”. In linea di massima sono d’accordo e, sicuramente, lo sono in questo caso, come nei casi che ho descritto della moglie veramente innamorata e ignara, o dell’amante alla quale era stato promesso esclusività e un futuro insieme. Con un solo distinguo, che esula dal fatto di cronaca in oggetto: il concorso di colpa nel matrimonio o nella coppia longeva. L’amante non è quasi mai causa della fine di un matrimonio che funziona, ne è solo il sintomo più grave. Ma se lui non è un seriale spesso, a scavare bene, nel matrimonio da tempo c’era un tarlo che lavorava mangiandosi l’interno del mobile, fuori apparentemente integro. E vale sia la maschile che al femminile. Il tarlo si chiama routine che spegne ogni desiderio, si chiama maternità faticosa, si chiama non valorizzare più la propria donna, si chiama trascurare il partner o metterlo in fondo alla lista delle priorità, facendolo diventare una non priorità. Il tarlo mangia il mobile per anni finché non si sgretola.
Quindi di chi è la colpa? Facile dire “del traditore”, ma la domanda giusta dovrebbe essere “perché ha tradito”.
Si è innamorato di un’altra? E perché? Colpo di fulmine? Raro. Annosi problemi all’interno della coppia? Spesso. Mi preoccupano sempre quelle coppie che, ai primi sintomi di una crisi, dicono “facciamo un figlio“. I figli danno ma tolgono tantissimo, e mettono alla prova della stanchezza e della scala di priorità anche la coppia più omologata. Per far figli bisogna essere felici e senza ombre, altro che figlio che aggiusta…
Dunque, prima di puntare il dito contro chiunque, solo perché ha tradito, chiediamoci innanzitutto che cosa lo ha spinto a farlo e come lo ha fatto. Solo così il giudizio può essere davvero sereno, altrimenti dividiamo il mondo fra buoni e cattivi per etichette. Ambra ci dà una lezione di dignità anche in questo.
Le storie, poi, finiscono. Certo, dovrebbero finire prima di tradire, ma noi maschi siamo molto meno autonomi di voi donne, e abbiamo spesso bisogno di avere già una nuova pista di atterraggio bella pronta prima di lanciarci dal “vecchio” aereo, così come possiamo tranquillamente passare in un istante da un letto a un altro, cosa che voi non siete capaci di fare (ci mettete mesi, quando siete innamorate, solo a frequentare semplicemente un altro uomo). Non vale come scusa, ma è così, e la dice lunga sui due mondi e i loro limiti.
Insomma, in conclusione non me la sento di condannare chi tradisce per amore e perché si innamora di un’altra/o, mentre condanno chi tradisce per convenienza, indole, abitudine, chi sottovaluta la portata del tradimento soprattutto come danno collaterale nei confronti di chi ha amato prima.
Condanno poi e condannerò sempre chi tradisce le amanti illudendole e promettendo un futuro insieme, non importa se lo fa con dolo o troppo a cuor leggero: le premeditazione in questo, il dolo e la superficialità nei sentimenti sono i tradimenti peggiori. E, badate bene cari uomini cosiddetti “corretti” che dite all’amante da subito “io non lascerò mai la mia famiglia” che le parole non bastano di fronte ai fatti, e che frequentare una persona per anni la illude, anche se gli ripeti il non lascerò mai come un mantra. Non nascondiamoci dietro a un anello al dito.
Infine, come dice Ambra, ti accorgi proprio attraverso il tradimento delle persone che in fondo non ci sono mai state.
Non puoi perdere ciò che non hai, non hai più o non hai mai avuto
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